Nel 2004
andava in onda il pilot della serie cult d'eccellenza, Veronica Mars.
Nei suoi 38 minuti di
riproduzione, la 1x01 presenta fin da subito non solo i personaggi che
ricopriranno i ruoli principali nel corso della stagione (se non dell'intero show),
ma anche i meccanismi interni e le caratteristiche proprie dello show. Creata da Rob Thomas, è andata in
onda per i primi due anni su UPN e per l'ultimo su CW; Veronica Mars è
stata una serie decisamente sottovalutata dai piani alti della dirigenza
televisiva, che non hanno colto quelle potenzialità, invece subito chiare a
tutti i suoi fan. Una chicca che mancava nel mio catalogo (nel periodo dell'adolescenza, soprattutto), così pochi mesi fa l'ho recuperata su Prime Video, curiosa di riempire quel vuoto. Effettivamente non sembra una serie degli anni Duemila, se non per l'aspetto teen, poiché è molto attuale a causa di quello investigativo.
La serie ha seguito il filone dell'eroina femminile, già in
auge dopo Buffy, aggiungendo l'aspetto investigativo, ed è stata
pioniera nell'affrontare il tema dell'emarginazione e degli outsider, oggi
particolarmente in voga. Ogni
episodio vede Veronica risolvere un mistero a sé stante. Ma durante ogni
stagione deve anche risolvere un mistero più ampio e intricato che si dipana
per tutti gli episodi.
Ma nel cuore
della diciassettenne è nascosto ben altro, tenuto a bada con la stessa corazza
con cui lei si presenta al mondo esterno. La sua (quasi) perfetta vita
precedente, infatti, è stata bruscamente sconvolta mesi prima, quando il
fidanzato Duncan Kane la lascia senza motivo e la migliore amica Lilly Kane,
sorella dell'ex ragazzo della protagonista, è stata brutalmente assassinata a
bordo della piscina della propria abitazione. La morte di Lilly sconvolge la
città di Neptune, soprattutto perché la famiglia Kane è una delle più ricche e
influenti della zona. Lo stesso Keith Mars, allora sceriffo, viene inizialmente
messo a capo delle indagini; ma quando accusa dell'omicidio il padre di Lilly, Jake
Kane, magnate della tecnologia e milionario in una città estremamente classista, e quando un uomo di nome Abel Koonze si dichiara colpevole per l'omicidio della
sedicenne, Keith perde il lavoro e la reputazione. Keith è costretto a
dimettersi dalla propria carica e a lasciare le indagini. Veronica viene messa
all'angolo dai suoi amici 09er (soprannome dato ai ragazzi ricchi di Neptune) e
si ritrova, così, a dover scegliere tra amici e famiglia (una scelta che le
porterà l'emarginazione), mentre sua madre, incapace di sopportare
l'umiliazione, dapprima cede all'alcol, per poi abbandonare all'improvviso
figlia e marito.
La morte di Lilly segna anche la vita di Veronica, che perde
il suo status di "regina delle superiori" e viene bullizzata da molti dei suoi
ex amici. Come se non fosse abbastanza, la nostra protagonista viene drogata e
violentata ad una festa. Altri misteri, però, sembrano ancora avvolgere
l'omicidio di Lilly Kane, nonostante le indagini siano ora concluse. Per
riunire la propria famiglia, nonché ottenere giustizia per l'amica da lei tanto
amata, Veronica si rialza e decide di incanalare tutta la rabbia e il dolore
alla ricerca dei colpevoli che le hanno rovinato la vita. Come una fenice, la
nostra eroina rinasce dalle ceneri, lasciando le sue vesti da timida e ingenua
adolescente, e indossando un'armatura di determinazione ed ironia, con cui
combattere i torti subiti. Decide, così, di ricominciare, da sola, a indagare
sull'omicidio di Lilly, diventando rapidamente abile nell'uso delle tecniche di
investigazione, hackeraggio e nell'uso delle informazioni per ricattare
persone.
Le avventure di Veronica Mars prendono il via proprio da questo momento e tutta la prima stagione vede la protagonista indagare per scoprire chi sia l'assassino della sua amica Lilly (la guest star Amanda Seyfried); parallelamente, i singoli casi affrontati e risolti in ogni episodio permettono di inserire nuove storie autoconclusive e introdurre molti personaggi, evitando di annoiare lo spettatore e sfruttando al meglio le potenzialità della trama centrale. Veronica, quindi, attraverso dei flash, ci racconta come mai ha deciso di intraprendere la sua curiosa carriera di investigatrice privata a soli 17 anni.
Mentre studia l'omicidio principale, lavora
anche ad altre indagini, tra cui scoprire dove si trovi sua madre e affrontare
le conseguenze dell'essere stata drogata e violentata durante la festa 09er. Le
sue indagini hanno affrontato anche temi importanti, come le differenze di
classe (e le conseguenti vessazioni dei bulli ricchi sui ragazzi meno
abbienti), le aggressioni sessuali e il razzismo a Neptune. Nella prima
puntata ci vengono presentati coloro che diverranno i personaggi storici della
serie: come dimenticare l'introduzione di Wallace Fennel (Percy Daggs III),
futuro migliore amico di "V", che vediamo legato all'asta della
bandiera completamente nudo. O la prima comparizione di Logan (Jason Dohring),
all'epoca il ragazzo di Lilly e che per un certo periodo ha ritenuto Veronica
in parte responsabile della morte della sua fidanzata e ha fatto di tutto per molestarla.
Dal disprezzo per quest'ultimo nasce una storia d'amore epica. Non ho, in
realtà, fatto il tifo né per Duncan né per Logan (mi piaceva molto la sua storia con Leo), comunque il destino, o
meglio, la mano di Rob Thomas, è intervenuta nella seconda stagione, facendo volare Duncan in Australia e indirizzare la storia verso Logan. Nel primo capitolo della serie facciamo anche la
conoscenza dello sceriffo Don Lamb, un vero pallone gonfiato, ma soprattutto di
Keith Mars. Il rapporto padre-figlia che viene raccontato è semplicemente
fantastico, ed è uno dei motivi principali per cui lo show è diventato
appassionante. Lo scambio di battute tra i due personaggi, e il calore familiare
che emanano, buca senza dubbio lo schermo. Una storia che si apre col caso
irrisolto dell'omicidio di Lily, personaggio vivo più che mai grazie ai ricordi
e alle apparizioni, che ci fanno amare il personaggio, e personalmente
parlando, rattristare per la sua precoce scomparsa, e si conclude
(temporaneamente) con la sconcertante scoperta del suo assassino, nonché
misterioso amante della vittima, Aaron Echolls, ovvero il padre di Logan. Senza
dubbio un finale inaspettato e scioccante. L'ultima puntata mi ha tenuta
incollata allo schermo come da tempo non mi capitava con una serie. Se la stagione uno si concentra sul
caso di Lilly Kane, la seguente presenta due casi differenti: l'incidente di
uno scuolabus che causa la morte di alcuni compagni di scuola di Veronica e
l'omicidio di un altro ragazzo, Felix Toombs. Il caso di Lilly Kane è stato
risolto, ed ora Veronica può tornare alla normalità. È l'ultimo anno di liceo e
Veronica si può concentrare su argomenti normali, come gli esami finali, il
lavoro alla caffetteria e il suo fidanzato Logan. Com'era successo nella
prima puntata della prima stagione, la protagonista ci racconta, attraverso dei
flashback, cos'è successo durante l'estate. Logan ha subito un processo per
l'assassinio di Felix Toombs, amico del motociclista Weevil, amico/nemico di Veronica, e il suo rilascio fa scoppiare
il caos a Neptune. Agli occhi della gente, Logan diventa l'esempio lampante di
come i ragazzi ricchi della città non paghino mai per i loro crimini. Veronica
gli era rimasta accanto, ma le tensioni provocate dalla situazione, e
soprattutto dalle relazioni di Logan, li fanno allontanare. Nel frattempo,
Duncan aveva lasciato Meg, e passava tutti i giorni alla caffetteria dove
lavorava Veronica, e il giorno del suo diciottesimo compleanno tornano a stare
insieme.
Il bus della
scuola, di ritorno dalla gita, finisce fuori strada e finisce in mare.
Molti dei compagni di classe di Veronica muoiono e Meg finisce in coma. L'uomo
collegato all'incidente viene trovato morto, con il nome di Veronica scritto
sulla mano. Lo sfuggente
sceriffo Lamb, le persone di potere della città e varie cricche del liceo
sembrano ostacolare Veronica ad ogni passo. Mentre Veronica cerca di risolvere
il mistero, deve anche gestire i propri sentimenti e gli inciampi morali di
coloro che le sono più vicini. Tra le indagini intraprese per capire il
colpevole e gli esami finali, c'è in gioco un'altra situazione esplosiva: l'ex
fidanzata di Duncan, Meg, è incinta. Veronica aiuterà così il ragazzo a
scappare con sua figlia e fargli lasciare il paese, scoperta la morte della ragazza. La stagione termina sul tetto del Neptune Grand Hotel
(dove vive Logan), Veronica si trova davanti all'attentatore del bus, nonché al
suo stupratore, Cassidy "Beaver" Casablancas, il fratello minore di
Dick, amico di Logan. Logan
riesce a salvare la situazione e Cassify, senza via di scampo, decide di
togliersi la vita.
La seconda stagione segue lo stesso schema della
prima (il mistero principale è, qui, l'esplosione dello scuolabus), nonostante sia meno intrigante della prima, mentre la terza
presenta più archi narrativi spalmati su più episodi. Nella terza stagione i
protagonisti si trasferiscono all'Hearts College e si troveranno invischiati
nel caso di un misterioso stupratore seriale e l'omicidio del rettore. La
nostra coraggiosa eroina Veronica è una studentessa universitaria che si sta
laureando in criminologia e si trova all'università con i suoi due migliori
amici Wallace e Mac e, ovviamente, Logan, con cui ormai fa coppia fissa.
Sebbene bionda, carina e super intelligente, Veronica non si adatta facilmente
al suo nuovo ambiente. Proprio il primo giorno a Veronica viene chiesto aiuto
dal compagno di stanza di Wallace, Piz che, appena arrivato, viene derubato di
tutti i suoi averi da un finto comitato di benvenuto. Logan e Veronica si
allontanano sempre di più. Sono innamorati, ma non sempre l'amore è sufficiente
e, tristemente, si lasciano di nuovo. Ed è così che, nella lista degli amori di
Veronica, finiamo per aggiungere Piz: un bravo ragazzo, appassionato di
musica, ma la loro relazione di coppia non mi ha mai particolarmente convinto.
Veronica è stata accettata per lo stage dell'FBI, ma questa parte non verrà
particolarmente approfondita. In questo capitolo assistiamo ad una scena memorabile, anche se a
discapito dell'innocente Piz: quando un video scottante di Veronica e
quest'ultimo finisce in rete, Logan esplode di rabbia e, convinto che Piznarski
sia il responsabile, lo malmena violentemente. La terza stagione si conclude
con le elezioni del nuovo sceriffo, alle quali si era candidato Keith.
Personalmente
ammetto di aver apprezzato un po' meno quest'ultima trama, non tanto per la sua
impostazione, ma perché ho sentito la mancanza dell'atmosfera tipica del liceo
di Neptune. Questo perché ha sofferto dell'improvvisa cancellazione della
serie, costretta così a concludersi ben prima del tempo, con molte storyline
ancora aperte. Fortunatamente,
nel film hanno rimesso tutti i pezzi al giusto posto.
Quando un motel sulla spiaggia viene fatto esplodere con una
bomba, i Mars vengono assunti per indagare dal membro del Congresso Daniel
Maloof, la cui fidanzata del fratello è rimasta uccisa nell'esplosione. Un boss
del crimine messicano, il cui nipote è stato un'altra vittima, invia due
assassini, Alonzo e Dodie, per trovare e uccidere l'attentatore. Ferito
nell'esplosione è Penn Epner, un vero appassionato del crimine, che sfrutta i
riflettori per accusare Maloof del crimine. La figlia del defunto proprietario
del motel, Matty Ross, indaga da sola, e Veronica alla fine la prende sotto la
sua ala protettrice per supervisionarla. Veronica fa anche amicizia con la
proprietaria del nightclub Nicole Malloy e occasionalmente si consulta con Penn
e il suo club di risolutori di crimini dilettanti. Altre tre bombe esplodono a
Neptune.
L'esplosione della bomba iniziale durante lo spring break, infatti, si
rivela solo la prima di molte. Il mitomane sembra ce l'abbia con
quel periodo dell'anno in cui agli studenti in pausa e in villeggiatura è
consentito fare ogni porcata possibile, e gli indizi e i sospettati sono
ovviamente molti, compresi alcuni personaggi che già conoscevamo. I Mars
scoprono che il faccendiere di Casablancas, Clyde Pickett, ha assunto i
giovani delinquenti locali, organizzati dall'ex amico di Veronica Eli "Weevil" Navarro, per rapinare i visitatori delle vacanze di primavera, allontanando il
turismo; Casablancas è, quindi, in grado di acquistare a buon mercato proprietà
sulla spiaggia, progettando di riqualificare il terreno per attività più
esclusive. I Mars, alla fine, concludono che Casablancas sia responsabile della
bomba al motel, ma le successive bombe siano opera di un imitatore.
La stagione rischia di incartarsi in troppi plot twist nel finale, rientrando più
nello schema narrativo da spy story adulta, che Veronica Mars, nonostante gli
anni alle spalle, non è. Ciò di cui si sente la mancanza, nonostante il ridotto
numero di puntate a disposizione, è il cosiddetto "caso della
settimana" che permettesse a Veronica di dimostrare la sua ineffabile
bravura, ma allo stesso tempo stemperasse il caso stagionale. Questo
"stemperamento" è dato, invece, dall'attenzione per la vita privata di
Veronica e dei suoi affetti, e dai momenti "comici" e più leggeri che
li coinvolgono.
Caratteristica fondamentale di Veronica è sempre stata la sua
ricerca spasmodica della verità a qualunque costo. Colpa forse dell'omicidio
della sua migliore amica quando era adolescente e del conseguente abbandono
della madre, traumi che è difficile superare se non creandosi una corazza,
lasciando avvicinare pochissime persone e soprattutto diventando profondamente
cinici verso l'intero genere umano. In questa nuova stagione la nostra Veronica
non fa eccezione e metterà a dura prova non solo il suo rapporto con Logan e
con il padre, ma anche quello appena instaurato con la nuova amica Nicole.
La Mars, alla fine della
quarta stagione, appare cambiata, più consapevole di quello che è il suo
bisogno: essere aiutata a stare meglio con sé stessa e fare i conti con i
propri traumi. Anche la serie è, quindi, cambiata: i toni sono diventati più cupi e
drammatici e i protagonisti sono alle prese con problemi più adulti. Anche la
nuova sigla è indice della maturità raggiunta dalla protagonista.
Ma diciamoci
la verità, la trama gialla funziona abbastanza, ha tutte le sue cosine a posto,
ma onestamente del bombarolo di Neptune ci interessa il giusto e niente più. A
importarci sono i rapporti fra i personaggi, vedere cosa hanno fatto in questi
anni, capire come Rob Thomas è riuscito a reinserirli nella trama in modo più o
meno fluido. Wallace, il migliore amico di Veronica, ora è un insegnante,
sposato con un figlio (che
diviene il simbolo della vita matrimoniale con cui Veronica si trova a fare i
conti) – insegnante nello stesso liceo dove, nella prima scena in cui l'abbiamo
visto, era legato nudo a un palo. Weevil, da sempre teppista della scuola, è
ancora a capo della banda dei moticiclisti poiché, deluso da tutti, non è
riuscito a farsi strada nella vita senza ricorrere ad azioni illegali. Dick Casablancas, l'amico nullafacente di Logan, ora è una star del cinema e, dopo un paio di fugaci comparse,
lascia spazio alla figura del padre, direttamente coinvolto nell'esplosione
dell'albergo. Thomas, in
questi nuovi episodi, non utilizza l'escamotage della maxi-reunion - come nel
film, in cui aveva fatto tornare proprio tutti, perché la pellicola era stata
realizzata grazie al supporto (anche economico) dei fan - ma sceglie di
raccontare una versione matura e adulta della propria serie teen, facendo
quindi tornare solo chi è funzionale alla narrazione, divertendosi comunque
anche con qualche cameo a sorpresa. Tra i ritorni più apprezzati quello di Leo,
l'ex agente di polizia di Neptune ed ex fiamma di Veronica, ora agente
dell'FBI, che le permetterà di riflettere sul suo attuale rapporto con Logan.
Ne hanno già parlato in tutti questi anni, ma lui la vuole sposare lo stesso e,
così, dopo la sua proposta di matrimonio – rifiutata da lei – i due sembrano
proseguire la loro vita insieme, senza però discutere della faccenda. Adesso
lui va in terapia ed è un uomo diverso rispetto a quello conosciuto nella prima
stagione; suggerisce proprio alla ragazza di intraprendere anche lei la
terapia. Figlio di una star del cinema, Logan era uno dei ragazzi più popolari
della scuola sempre coinvolto in festini e risse e con evidenti problemi di
controllo della rabbia. Il Logan della nuova stagione è completamente diverso.
Ha imparato a incanalare la rabbia e le emozioni, esprimendole in modo più sano
e affrontando i propri demoni in lunghe sedute dalla psicologa. Logan è ormai
cresciuto e ha imparato a metabolizzare le disgrazie della sua vita, mentre
Veronica è rimasta quasi la stessa. Veronica non è cambiata, ha mantenuto la
sua sagacia e la lingua tagliente che ci ha fatto innamorare del suo
personaggio. Ma non è mai riuscita a esprimere davvero il dolore per le perdite
e le delusioni subite. A seguito delle peripezie e le indagini sul caso,
Veronica si rende conto che è unicamente Logan l'uomo con cui vuole passare il
resto della sua vita e, così mettendo da parte tutte le sue paure, decide di
sposarlo. Peccato che la felicità dura poco ed è proprio un'ultima bomba a far morire
Logan. Ecco così il retrogusto malinconico e non sempre piacevole che percorre
gli otto episodi (probabilmente finali) di una serie che proprio non ce la fa
ad andare in pensione. E intendiamoci, di questo noi fan siamo pure contenti,
perché l'ostinazione di Rob Thomas e Kristen Bell nel tenere viva la loro
creatura, in tutti questi anni, ha un che di commovente, ma soprattutto perché
viviamo in tempi di nostalgia imperante, e gli eterni ritorni ci scaldano il
cuore anche quando corrono il rischio di diventare un po' patetici.
Inutile dire che la morte di Logan,
largamente inattesa, ha smosso i fan nel profondo, e le risposte non sono state
tanto buone: a guardare in giro sul web si trovano soprattutto insulti e vesti
stracciate. L'interpretazione "razionale" di quella scelta può già di per sé
creare dibattito: da una parte sembra un twist un po' gratuito, una sorpresa
costruita giusto per avere un finale forte. D'altra parte, però, non è nemmeno
così assurda per una serie come Veronica Mars, che nasceva con una
tragedia (la morte di Lily) e finisce con una tragedia. Al tempo stesso, però, Logan
rappresentava il legame più forte di Veronica con il suo passato, quindi in
quest'ottica la sua morte, se letta insieme alla scelta di iniziare un percorso
di terapia e di maturità, potrebbe davvero rappresentare un momento di svolta, per quanto
doloroso, per il suo personaggio. Per questo, dunque, si decide per la morte del
fidanzato (ma almeno il padre è salvo, sennò era troppo), e per un'ultima
scena in cui Veronica, condannata a una via di mezzo fra il potersi allontanare
da Neptune e il non riuscire a tagliare davvero il cordone ombelicale, se ne va
nel tramonto con quel sorriso furbo da donna tosta che, per quanto tu la possa
colpire, cade sempre in piedi.
La serie mette in campo
un cast composto da attori come Kristen Bell, Enrico Colantoni, Charisma
Carpenter, Alyson Hannigan, Max Greenfield, Krysten Ritter e Amanda Seyfried;
ma non è solo la bravura degli interpreti a renderli così reali e a farli
entrare nel cuore dello spettatore. La loro caratterizzazione a
trecentosessanta gradi è un altro dei motivi che mi portano a osannare lo show.
Infine anche l'ambientazione merita qualche parola di lode, e non solo per le
caratteristiche che rendono Neptune una città unica e indimenticabile, ma anche
per il modo con cui la trama e i personaggi stessi si intrecciano con e si
trovano invischiati in esse. Nonostante venga spesso snobbata perché vista come serie per adolescenti
senza niente da dire, Veronica Mars stupisce sia sotto questo aspetto,
con dialoghi brillanti, sia dal punto di vista della narrazione; per esempio,
il finale della seconda stagione (2x22 "Not Pictured"), in cui Veronica
scopre l'identità del sabotatore del bus (che è anche colui che abusò di lei
anni prima), è un episodio di ottima qualità che nulla ha da invidiare a serie
più rinomate ed acclamate dalla critica. Ma la prima stagione è quella meglio
costruita: i dialoghi sono brillanti e ogni puntata tiene con il fiato sospeso
lo spettatore, dall'inizio alla fine, grazie all'uso di cliffhanger, che
ribaltano la direzione delle indagini o ne cambiano la rotta all'ultimo minuto.
Uno stacco netto rappresenta la terza stagione: cambio di location, niente più
flashback nella narrazione, la divisione in due parti della stagione, rapporti
personali e sociali molto meno curati e un acceleratore sull'aspetto lovely
della serie (Veronica e Logan si lasciano sì e no dieci volte in venti puntate
e ogni volta per un motivo diverso). Tutti questi aspetti fanno della terza una
stagione zoppicante e non all'altezza delle precedenti, ma che per fortuna
mantiene ironia, sagacia e una sempre buona scrittura di base.