Più che prequel lo definirei uno spin-off di Breaking
Bad (recensione qui), ma fa lo stesso perché come lo chiami, lo chiami. Better Call Saul è qualcosa di unico che ci fa
sentire ancora Breaking Bad tra noi, per questo ritengo che abbia il merito di avere assolutamente un suo spazio a parte. Non nego che l'inizio è parecchio lento
e solo se sei un vero fan di Breaking Bad ti viene quell'assoluta voglia
di proseguire. Tra alcuni momenti morti e grandiosi colpi di scena, arriviamo
alla quinta stagione che risolleva decisamente quel calo delle precedenti. Ma cominciamo dall'inizio.
Il prodotto è ambientato nel 2002, circa sette anni prima della comparsa di Saul Goodman nell'universo di Breaking Bad. Racconta la genesi di Saul, in particolare si concentra sul rapporto che lega Jimmy McGill (Bob Odenkirk), il futuro Saul, al fratello maggiore Chuck, uno straordinario avvocato di successo, nonché socio fondatore di uno studio legale (HHM) e che si è ritirato dal mondo del lavoro a causa di sospetta sindrome da ipersensibilità elettromagnetica.
Come in Breaking Bad, la
forza di Better Call Saul sta nell'andare a fondo nella tragicità
dell'uomo e trovare la forza per risollevarsi. Jimmy non ha scelto
Chuck come fratello maggiore, e il suo miglior modo di adattarsi a questa
scomoda situazione è stato quello di fuggire alle responsabilità ma soprattutto
al confronto con il fratello.
Il primo episodio si apre due anni dopo i fatti
narrati in Breaking Bad, e Saul Goodman lavora come panettiere, sotto
falsa identità, in un centro commerciale, trascorrendo una vita piuttosto
tranquilla. Tormentato dal rischio di essere riconosciuto, la mente gli rievoca
i momenti del suo passato.
Jimmy è un truffatore da quattro soldi che passa le
giornate tra il bancone del bar e l'ideazione di nuovi imbrogli. Di fronte
all'ultima bravata il fratello gli propone un aut-aut: o Jimmy mette la testa a
posto, o Chuck lo manda in galera. Così Jimmy tenta di spostarsi sulla retta
via, decidendo di intraprendere la strada dell'avvocatura e di diventare
come il fratello, ma scoprirà l'ipocrisia di questi ed un modus operandi che
non gli appartiene. Ogni volta che, però, cerca di redimersi viene messo di
fronte alla cruda realtà: lui è buono e cerca a tutti i costi la verità e
l'onestà, ma a differenza di Walter White che ha scelto di far emergere la sua
parte oscura e diventare Eisenberg, Jimmy prende coscienza della propria
identità e non ha scelta che agire in modo diverso e costruirsi la sua seconda
identità, Saul Goodman. Jimmy è un avvocato con poco spirito di iniziativa, si
occupa di aiutare i pensionati, e vediamo che ha un rapporto particolare con la sua
collega Kim Wexler. Nella stagione di apertura, oltre a concentrarsi sui casi
che coinvolgono Jimmy e la sua natura di avvocato di poco conto, vediamo anche
il passato dell'ex poliziotto Mike e i motivi per cui si è avvicinato alla
criminalità.
La seconda stagione si mostra diversa dalla prima,
secondo me ancora più matura. La mancanza di azione, a volte, si sente, poiché
si tratta principalmente di una storia di avvocati, dando qui molto più
spessore alla storia d'amore tra Jimmy e Kim e alla loro stretta
collaborazione, ma ciò non toglie il suo riuscire a tenere alto il cuore delle
vicende. La parte più di "azione" è rappresentata da Mike che cerca di mettere
i bastoni tra le ruote ai Salamanca provocando però la morte di un innocente: Nacho,
scagnozzo di Tuco Salamanca e con cui Mike ha già lavorato in gran
segreto, chiede a Mike di uccidere per conto suo Tuco, Mike si oppone, quindi
elabora un piano decidendo di farsi picchiare dal messicano e fargli trovare
addosso un'arma non dichiarata, così Tuco viene arrestato. A questo punto entra in gioco
Hector Salamanca, il capo del cartello, che fa minacciare Mike dai due cugini
gemelli di Tuco.
Quando arriviamo agli ultimi due episodi, anche nella
storia di Jimmy accadono dei colpi di scena. Jimmy, assunto dalla "Davis
and Main", uno studio di Santa Fe molto prestigioso, grazie al colpaccio del
caso Sandpiper, accetta solo per compiacere Kim che, proprio grazie
alle spinte di Jimmy, riesce a trovare la forza di abbandonare lo studio HHM che non la sta valorizzando e che invece continua a sottovalutarla
nonostante l'ottimo lavoro svolto. La decisione di Jimmy di mandare in onda
uno spot pubblicitario di dubbia moralità lo mette immediatamente nei
guai, ma soprattutto mette nei guai Kim, il che porta Jimmy
a sabotare uno dei documenti del fratello Chuck, facendogli così fare
una pessima figura di fronte al cliente soffiato da Chuck a Kim.
Credendo
ancora di imbrogliare Chuck e Kim, la quale sorprendentemente crede a lui anziché
a Chuck, che invece un pochino colpevole lo è nell'aver rubato la Mesaverde a
Kim, il giovane McGill non si limita a mentire, anzi arriva al limite e mette
in pericolo la vita del fratello. In un momento di isteria all'interno della
sua abitazione, Chuck si deve confrontare con la sua malattia quando il
fratello assiste all'incidente da fuori, dall'interno del locale, e inizialmente
non interviene. Non interviene perché pensa che così facendo Chuck sospetterebbe
subito di lui. Quando la coscienza morale di Jimmy fa capolino, decide di
intervenire. Interessante il flashback nel passato di Chuck e Jimmy i quali, di
fronte al letto di morte della madre, Chuck non la vuole abbandonare, a
differenza di Jimmy, e nel presente è proprio Jimmy che non vuole abbandonare
il fratello.
La stagione è terminata con Chuck, che registra una
conversazione con il fratello in cui Jimmy confessa di aver manomesso il documento redatto dal fratello per aiutare Kim. La terza stagione inizia
con una faida tra i due fratelli mostrando ancora di più i legami con la serie
da cui nasce. Da quella che sembrava un'intensa trasformazione di Jimmy in Saul
dal finale della seconda stagione, abbiamo la conferma che dobbiamo ancora
aspettare. L'incidente accaduto a Kim e il discorso avvenuto con Chuck hanno
permesso a Jimmy di ripensare alle sue priorità, così dice addio all'accordo
Sandpiper, anche se aveva tramato nella stagione precedente, e addio all'ufficio
condiviso con Kim nonostante l'impegno e i sotterfugi.
Kim rappresenta la
coscienza di Jimmy che, nonostante le continue bugie, continua ad amare e
restargli accanto. D'altro canto Jimmy, analogamente alla fiaba di "Mabel",
titolo del primo episodio - fiaba che verrà ripresa nell'ultimo - possiede due lupi nella sua
anima, proprio come le due anime che si dividono tra i due fratelli. Howard, socio di Chuck e capo della
HHM, allontana Chuck ritenendo che non è più in condizioni di lavorare.
Mentre Mike
è sempre più invischiato nella faida tra Fring e Salamanca, intanto Hector
Salamanca porta il suo tributo a Don Eladio, ma viene umiliato quando Gus Fring
invia un tributo di gran lunga maggiore, guadagnando il favore di Don Eladio. La
storia di Mike può dirsi conclusa ormai assoldato da Gus. Così come quella di
Hector, colpito dall'infarto tanto atteso.
La sua apparente integrità morale costringe Chuck a ricorrere a metodi sempre più estremi per radiare dall'albo il fratello minore.
Convinto che la sua carriera ancora non può finire a causa della malattia,
Chuck fa di tutto per riprendersi ciò che il fratello gli ha tolto, addirittura
arrivando a dire al processo che è più importante la giustizia piuttosto che il bene nei suoi confronti. Jimmy, d'altro canto, umilia pubblicamente il fratello che ne esce
sconfitto. Ma Chuck è caparbio e non si arrende, lavorando giorno dopo giorno
per superare la malattia che è convinto di avere, fino ad arrivare al crollo
definitivo. Il suo bisogno di affermazione personale e di giustizia lo hanno
portato a rifiutare il perdono di Jimmy; è solo, è stato abbandonato
dalla HHM e, durante una delle sue crisi nevrotiche, distrugge casa in cerca
del congegno elettronico che fa girare il contatore.
Il primo episodio della quarta stagione riprende
esattamente dove la stagione precedente l'aveva lasciato: racconta il fumo dopo l'incendio, la depressione
di Jimmy dopo il lutto, la ricerca delle sue responsabilità e le sue
riflessioni. Tuttavia, Jimmy non intende prendersi la colpa e sceglie,
da Saul Goodman quale sarà, di passare la responsabilità ad Howard
nel presiedere l'elogio funebre di Chuck. Jimmy,
obbligato ad attendere il verdetto circa il suo reinserimento nel mondo degli
avvocati, attende la sua vendetta e fa finta di cercare un nuovo lavoro, mentre
Kim fa i conti con sé stessa e col suo desiderio di proteggerlo. Scegliendo di
farsi annientare proprio come Skyler, perderà di vista i suoi obiettivi lavorativi.
Intanto
avviene l'ascesa al potere di Gus per mezzo di Nacho. Ma il desiderio di
libertà porterà Nacho, sempre più simile a Jesse Pinkman, a fuggire con il
padre mediante dei documenti falsi a fine stagione.
Jimmy, sempre più lontano da Kim,
sopraffatta dal lavoro con Mesaverde, si avvicina sempre di più al futuro Saul
Goodman, dopo aver visto Howard sopraffatto dai sensi di colpa e, coprendo la
sua relazione con Kim di bugie, finisce per essere pestato e derubato davanti
al "Dog House".
Jimmy torna da Howard per ritirare la sua parte
esigua di eredità, e si nota come la scomparsa di Chuck abbia fatto enormi
danni alla HHM; sfoga, quindi, la sua rabbia verso Howard ed escogita diversi
trucchi per rientrare nelle grazie della commissione. Kim
si mostra disposta ad aiutare Jimmy nel trovare i modi per affrontare il
discorso durante il processo, ma ne rimarrà lei vittima dello stesso inganno in
cui sono incorsi tutti gli altri.
Nell'episodio finale vediamo l'ingegnere
tedesco, responsabile della costruzione del laboratorio di Gus Fring, Werner Ziegler, parecchio simile sia nei modi che
nell'aspetto a Walter White, consapevole di aver firmato una
probabile condanna a morte, ma è alla fine che deciderà di fuggire; messo
alle strette da un rischioso inconveniente che rischia di mettere a repentaglio
l'indispensabile esplosione, crolla in preda ad un apparente attacco
di panico. Seguito da Mike sotto ordine di Gus, verrà ucciso.
Allo
stesso tempo Jimmy ha ormai acquisito la sua nuova identità definita dalla sua ultima
battuta "It's All Good, Man".
Arriviamo alla quinta stagione che supera di qualità
tutte le precedenti. Sotto lo sguardo perplesso
di Kim, Jimmy cambia legalmente identità ed è pronto a gettarsi in un futuro
luminoso, ricco di successi e di opportunità. Jimmy/Saul comincerà a riprendere in mano la sua vita e ad iniziare un lungo e pericoloso rapporto con il male, rappresentato da Lalo
Salamanca, che si presenta come cugino di Tuco, e assolda Saul come avvocato trascinandolo all'inferno, così facendogli vivere
un'esperienza nel deserto che non dimenticherà per tutta la vita.
Dall'altra
parte c'è Kim, il motivo per cui Jimmy non è ancora diventato del tutto Saul,
che si divide tra il suo lavoro per la Mesaverde, che la costringe in qualche
modo ad essere un avvocato senza scrupoli, e le cause pro bono, a cui dedica
anima e corpo per aiutare i più bisognosi. La sua fascinazione per le
truffe orchestrate da Jimmy la portano ad essere sempre più stanca del lavoro
con la banca, fino a giungere ad un punto di rottura. Piano piano inizierà
ad ordire sotterfugi ed inganni, che aveva tanto rimproverato a Jimmy, per poi avanzare
una proposta di matrimonio quando Jimmy tradisce la sua fiducia agendo di testa
sua nel loro piano per mettere alle strette Mesaverde. Ad un certo punto la
vedremo ordire un piano piuttosto diabolico per danneggiare il suo ex capo
Howard, un piano che rischierebbe di rovinargli per sempre la carriera. Non a
caso uno dei passi successivi sia il primo faccia a faccia prima con Krazy-8, quando cerca di capire che fine abbia fatto il suo amato disperso nel deserto, e successivamente con Lalo, in presenza di Saul, momento in cui emerge il lato diabolico della donna nascosto fino ad ora.
È
proprio lì, nel deserto, che Saul verrà aiutato da Mike.
Poi c'è Gus
che perde i propri uomini, distrugge con le sue mani uno dei punti
vendita del "Los Pollos Hermanos", la catena messa in piedi con tanto sudore e
sangue. La notte stessa Nacho viene costretto da Gus, sotto minaccia, di far del male a suo padre.
Se
nel caso di Mike e Saul sappiamo dove si arriverà, i destini di Kim e di Nacho rappresentano uno dei grandi interrogativi della serie.
Dal punto di vista registico Better Call Saul racconta
molto tramite le immagini più che i dialoghi; anche le inquadrature sono
studiate nei minimi dettagli proprio come in Breaking Bad. Il ritmo è
più lento rispetto alla sua serie madre perché, almeno nelle prime stagioni,
non viene affrontato l'aspetto della criminalità. L'attore protagonista, Bob Odenkirk, insieme al personaggio di Kim, interpretata da una bravissima Rhea Seehorn, affronta, nelle prime stagioni, una competizione schiacciante con un fratello genio della giurisprudenza, all'interno di una relazione di amore e odio come solo nei ring familiari, tra fratelli, può crearsi. Solo nella quinta stagione notiamo un cambiamento radicale del protagonista, anche se qua e là viene mostrata un po' di azione grazie ai personaggi criminali originali di Breaking Bad, Gus, Mike ed Hector Salamanca.
Il fatto che gli eventi di
questa serie siano stati girati dopo Breaking Bad, ci fa vedere i
personaggi invecchiati, nonostante sia un prequel. Il prodotto rimane comunque
di grande qualità come Breaking Bad, concentrandosi piuttosto molto di più
sull'aspetto psicologico dei personaggi. La sesta stagione sarà l'ultima, prevista per il 2021 (qui la recensione).