Riverdale
è una delle numerose serie tv teen drama degli ultimi anni che vuole raccontare, con una base di thriller, qualcosa di diverso rispetto alle serie per adolescenti del passato; adattata per The CW e, in seguito, resa disponibile prima su Netflix e poi su Amazon Prime Video, è ispirata ai
personaggi degli Archie Comics, una casa editrice di fumetti specializzata
nelle serie rivolte al giovane pubblico (dello stesso universo ne fa parte
anche Le terrificanti avventure di Sabrina). Ideata dal
fumettista Roberto Aguirre-Sacasa, i protagonisti sono un gruppo di
giovani ragazzi liceali di nome Archie Andrews (K. J. Apa), Betty Cooper (Lili
Reinhart), Jughead Jones (Cole Sprouse) e Veronica Lodge (Camila Mendes).
Il racconto si
svolge nella tranquilla e isolata cittadina di Riverdale, dove Archie,
studente dai capelli rossi, aspirante musicista e giocatore di football, e i
suoi due migliori amici, Betty e Jughead, sono impegnati a districarsi nella
routine di tutti i giorni di ogni teenager.
Betty, tipica ragazza
della porta accanto, presto si innamorerà di Jughead, ribelle solitario ed
aspirante scrittore, ribaltando il cliché dell'amore impossibile tra i due
migliori amici. Ma una serie di terribili
avvenimenti scombussola la tranquillità di questo silenzioso e misterioso paese:
appena arriva in città la bella Veronica, aristocratica in rovina - a cui piace
continuare a fare la bella vita - che fa andare fuori di testa "Archie-bello",
il gruppo di ragazzi, legati tra loro da una forte amicizia, cotte e primi
amori, vestirà i panni di giovani investigatori per svelare una serie di
misteri.
Nel vasto e popolato panorama delle serie televisive dedicate ad un
pubblico giovanile, Riverdale non riesce a
contraddistinguersi né per qualità né per creatività. Guardando i vari episodi
non emerge nessun particolare che riesca a scollegarlo da altri prodotti
televisivi più o meno contemporanei (Pretty Little Liars, Élite, Tredici).
Lo show si ispira anche a Twin Peaks per i suoi toni dark, e, nonostante
la forte caratterizzazione dei personaggi che non vediamo cadere troppo spesso
negli stereotipi, aggiunge al fumetto una componente mystery e
un'atmosfera cupa e inquietante già vista.
Le trame sono differenti per tutte e tre le stagioni: la prima stagione narra la scomparsa di Jason Blossom, gemello di Cheryl e figlio della famiglia più potente di Riverdale, avvenuta il 4 luglio sulle rive dello Sweetwater River; la seconda - che raddoppia il numero degli episodi e dei personaggi come il diabolico padre di Veronica appena uscito di prigione e ricongiunto con la moglie ricattata da lui - si incentra sull'arrivo di un serial killer di nome Black Hood che spaventerà e scombussolerà la città con lo scopo di colpire i peccatori di Riverdale, ricorrendo ai mezzi sopraffini di A di PLL con tanto di cappuccio rosso; nella terza i ragazzi indagheranno su un misterioso gioco, "Gryphons & Gargoyles", con un'oscura setta che sbarca in città e provocherà dei suicidi misteriosi.
Le trame sono differenti per tutte e tre le stagioni: la prima stagione narra la scomparsa di Jason Blossom, gemello di Cheryl e figlio della famiglia più potente di Riverdale, avvenuta il 4 luglio sulle rive dello Sweetwater River; la seconda - che raddoppia il numero degli episodi e dei personaggi come il diabolico padre di Veronica appena uscito di prigione e ricongiunto con la moglie ricattata da lui - si incentra sull'arrivo di un serial killer di nome Black Hood che spaventerà e scombussolerà la città con lo scopo di colpire i peccatori di Riverdale, ricorrendo ai mezzi sopraffini di A di PLL con tanto di cappuccio rosso; nella terza i ragazzi indagheranno su un misterioso gioco, "Gryphons & Gargoyles", con un'oscura setta che sbarca in città e provocherà dei suicidi misteriosi.
Onestamente la prima
stagione, a differenza delle non poche critiche che ha ricevuto, a me era
piaciuta abbastanza poiché dava quel tocco di novità rimanendo sempre una serie
per ragazzi. La cotta di Betty per il suo amico d'infanzia Archie ricorda molto
quella noiosa di Joey Potter per il suo amico Dawson. Fortunatamente non ha
preso lo stesso andazzo, ma con il proseguire delle stagioni ho dovuto storcere più
volte il naso nel vedere le rare limonate tra loro senza un logico senso. Inoltre
la storia vista e rivista tra studente e professore che vediamo all'inizio della serie è ancora una volta ispirata a Dawson's Creek; è inoltre somigliante a Pretty Little
Liars poiché Aria si innamora del professor Ezra. Archie si convince di voler inseguire la propria passione ed il
proprio talento per la musica grazie alla sua insegnante ma, nonostante la
fine della sua relazione proibita con la signora Grundy, decide di proseguire i suoi sogni e conosce la cantante Josie McCoy, leader della band "Pussycats". Alla fine, tra milkshake e inchieste giornalistiche, Betty scoprirà l'amore con Jughead.
Intanto la sorella di Betty, Polly, descritta come una malata rinchiusa in un
manicomio per tre mesi - tutto questo nella più totale indifferenza della
sorella - aspetta, in realtà, due gemelli dalla sua relazione con Jason, così da
qui si intrecciano le improbabili relazioni tra i personaggi, in particolare tra le famiglie Cooper e Blossom. La seconda e la
terza stagione, cercando di proseguire sempre sulla stessa linea,
hanno confermato che si trattasse di una semplice serie come le altre e che
effettivamente non dava molto di più.
Per rimanere in tema di cliché, osserviamo che Riverdale è
la classica cittadina americana che nasconde una buona dose di violenza e
oscuri segreti sotto un'immagine patinata di perfezione e tranquillità. Un
altro paesino con il tasso più alto di omicidi per intenderci. Le
interpretazioni, tra le quali per ora non spicca nessuna in particolare,
seguono una recitazione mediocre, tipica delle serialità americane per
teenager. È chiaro che la serie non parla solo ed esclusivamente agli
adolescenti di oggi, ma ammicca anche ad un pubblico adulto, annoverando tra
gli attori Luke Perry (scomparso nel 2019) e Molly Ringwald. Non sono una di
quelle persone pronte ad evitare a priori teen drama, ma dopo aver visto Luke
Perry giovane, comprendi come i tempi siano cambiati rispetto a Beverly Hills 90210 e sinceramente mi sono un po' scocciata di vedere tutte trame molto simili.
Nella seconda stagione vediamo
approfondite una serie di cose: il "lato oscuro" di Betty che comprende diversi segreti della sua famiglia (il tradimento della madre e la scoperta di un fratellastro), Cheryl che apre
finalmente il suo cuore alla "Serpents" Toni diventando una piacevole sorpresa
per il suo personaggio di ricca manipolatrice snob sulla scia dei classici cliché adolescenziali, Archie che dimostra tutto il suo
affetto verso il benevole padre trovandosi diviso tra
l'amore per Veronica e i valori paterni, Jughead che inaspettatamente diventa "Re
dei Serpents" succedendo il padre e riottenendo un rapporto con quest'ultimo, il quale vorrebbe, invece, tenere alla larga il figlio dalla sua vita non proprio tranquilla. Vita che neanche Betty approva. Tra i due ci sarà, così, un periodo di rottura dovuto, però, alle minacce di Black Hood che costringe Betty a rompere con Jughead, anche se lei farà di tutto per entrare a far parte dei "Serpents" per stare più vicino a lui, provocando, ulteriori incomprensioni tra i due. Alla fine torneranno insieme e risolveranno magicamente i loro problemi. Mentali, aggiungerei.
La terza stagione, la più criticata delle tre per via della
trama poco sviluppata e di molti buchi nel corso degli episodi, sarebbe stata un mezzo flop se non fosse stato per il finale. Il thriller, già accennato
nelle prime due stagioni, diventa più esagerato e cade nel trash. Anche
qui la storia non sembra essere particolarmente originale, anzi sembra ricalcare
volutamente uno degli innumerevoli film horror che Jughead cita continuamente
come Scream, Non aprite quella porta, La Casa, per arrivare
addirittura al recentissimo Stranger Things (qui la recensione).
In particolare, in un flashback nel primo episodio, i nostri protagonisti passano il classico weekend di paura nella casa dell'uomo malvagio che è Hiram Lodge, facendo emergere le paure più
nascoste dei personaggi: Archie ha la paura
costante di finire in prigione, incastrato da Hiram per l'omicidio di un ladro che si era introdotto nella sua casa al lago; Veronica patisce il conflitto familiare dovendo
cercare delle prove che incriminino suo padre e scagionare il fidanzato; Betty accusa ancora il tormento
di Black Hood, rivelatosi sotto la maschera del padre, nonostante sia finito in prigione; e il povero Jug cerca una
possibile visione del suo futuro, magari proprio con Betty. Quest'ultima dovrà fare i conti, inoltre, con la madre e la sorella, uscite fuori di senno dopo la rivelazione di Black Hood, che si mostrano soggiogate dalla "fattoria", una setta che fa il lavaggio del cervello alla gente per indurla al suicidio; nel frattempo Jug cercherà di incastrare il Re Gargoyle giocando lui stesso, in particolare teme che quest'ultimo e Black Hood siano alleati, e F.P., ora diventato padre modello per Jug e sceriffo della città, aiuta i ragazzi radunando i "Serpents" ed affrontare il nemico. Betty, intrufolatosi in un ospedale psichiatrico nel quale la gente ha l'ossessione per il gioco su cui lei e gli amici stanno indagando per poi finire per essere reclutata dalla "fattoria", riesce a scoprire che Edgar, il capo della fattoria, attraverso l'ipnosi convince i suoi pazienti a fare qualsiasi cosa: riuscendo a portarli in sala operatoria per asportare alcuni organi, e impazzire. In questa rete di traffico di organi ci cascano anche Cheryl, ormai diventata una "Serpents" anche lei, e Tony, che riusciranno ad essere salvate da Betty, costretta a giocare l'ultima carta del gioco con i suoi tre amici.
Gli ultimi episodi faranno chiarezza sul gioco pericoloso - si scopre che dietro c'è sempre stata Penelope, la madre di Cheryl, stufa del troppo marciume nella città (il marito che uccide il figlio e poi si suicida è già stato archiviato) e il Re Gargolyle non è Hiram come molti avevano pensato fin dall'inizio, bensì Chic, il finto fratellastro di Betty che aveva consegnato a Black Hood nella seconda stagione - a cui partecipavano ai loro tempi già i genitori dei ragazzi. Ragazzi che si mostreranno molto più adulti dei propri genitori. Sul finale assistiamo ad un salto temporale in cui vediamo Chic in prigione, Black Hood morto, Penelope in fuga, e la madre di Veronica, Hermione, ormai stanca dell'ex marito, arrestata con l'accusa di averlo ucciso. In realtà quest'ultimo è vivo e pronto a vendicarsi sulla figlia Veronica.
É così che pare evidente che in questa stagione vengono narrate troppe sottotrame raccontando più cose in uno stesso episodio. Alcuni di essi li ho trovati troppo ripetitivi e noiosi.
Così, nonostante i
buchi di trama e l'eccessivo ritmo delle sottotrame – specialmente nella
terza stagione – lo show ci lascia incollati allo schermo puntata dopo puntata.
Ad
accompagnare le vite avvolte nel buio dei cittadini di Riverdale ci
pensa un'accattivante colonna sonora deliziosamente pop, memore della passione
di Archie per la musica. Nell'attesa di vedere la quarta stagione (recensita qui) in uscita su Netflix, alla
fine, di fronte a queste premesse ci si chiede: una trama intrigante e dei protagonisti
di bell'aspetto bastano a definire una serie di successo?