DARK



Dark è una serie televisiva tedesca, di genere fantascientifico e con un impronta thriller, prodotta e trasmessa da Netflix dal 2017 e conclusa quest'anno nel 2020. Dopo alcuni consigli ho deciso di vederla solo recentemente, così evitando di confondermi a causa della distanza temporale degli anni intercorsi nella storia; a parte Stranger Things (recensione qui), accessibile a tutti, e Black Mirror (recensione qui), scandita in episodi autoconclusivi, il genere fantascientifico l'ho sempre evitato, infatti l'ho trovata alquanto complessa e questa recensione sicuramente non sarà tra le migliori. Considerata da molti la migliore serie tv del momento su Netflix, posso dire che ne apprezzo la qualità, ma non c'è bisogno di capire tutto.

La storia ruota intorno a tre famiglie (Nielsen, Tiedemann e Doppler), che abitano in un piccolo cupo paesino della Germania, chiamato Winden, nella Foresta Nera (che in tedesco significa "spirale"), dominato da una centrale nucleare e da una caverna misteriosa. Sottoterra, infatti, esistono passaggi per viaggiare nel passato e nel futuro, per allontanarsi da sé ritornando però sempre al punto di partenza. Ogni personaggio custodisce dei segreti ed è collegato ai misteri del posto: tra loro emergono dei legami dapprima celati nelle pieghe dei ricordi. 
L'anno da cui parte la serie è il 2019 (un futuro presente): la città viene scossa dalla sparizione di due ragazzini, Erik e Mikkel. Le indagini della polizia non sembrano portare a niente e il mistero s'infittisce sempre più. Quello che molti non sanno è che Winden custodisce un terribile segreto: una maledizione che puntualmente si ripercuote su di essa ogni 33 anni. La scomparsa dei bambini porta alla luce una verità spaventosa e circolare che, a poco a poco coinvolge ogni personaggio nella sua ragnatela. Così dai mille misteri sulla scomparsa dei bambini, assistiamo ad un intreccio sul piano temporale attraverso un portale all'interno della grotta. Dal 2019 si torna indietro nel 1986, anno in cui è stata inaugurata la centrale nucleare con a capo Claudia Tiedemann, e addirittura al 1953. I personaggi, volenti o nolenti, scopriranno di essere sempre a Winden, ma in un'epoca diversa, entrando in diretto contatto con i propri parenti da giovani o addirittura con sé stessi. Ciò che risulta interessante è che tutte le loro azioni estremamente invasive non cambiano ciò che è successo in passato e ciò che accadrà in futuro. Mikkel Nielsen (figlio di Ulrich e fratello di Martha) non è altro che Michael Kahwald, scomparso e cresciuto nel 1986, per poi sposarsi con Hannah e avere Jonas. Il poliziotto Ulrich Nielsen, scosso ancora dalla scomparsa di 33 anni fa di suo fratello Mads, torna nel passato (1953) sperando di poterlo cambiare, riportando nel presente suo figlio Mikkel, che però è intrappolato nel 1986, e uccidendo un bambino Helge Doppler che nel 2019 è in combutta con il perfido e misterioso prete Noah (l'unico a rimanere uguale in tutte le epoche XD) e causa di numerosi morti di bambini. Purtroppo non ce la fa nella sua impresa, perché Helge sopravviverà ma si ritroverà privo di un orecchio e con delle menomazioni procurategli, per poi essere assorbito nello spaziotempo, causa del suo incontro con Noah. Proprio nel 1953 Ulrich viene arrestato da un giovane poliziotto Egon Tiedemann (padre di Claudia), suo acerrimo nemico, rimanendo incastrato negli anni '50. Sarà nei giorni nostri che un vecchio Helge capisce che le scomparse e le morti di molti bambini sono opera del sé stesso di 33 anni prima e cerca confusamente di mettere in guardia sua nuora Charlotte, capo della polizia, che la storia sta per ripetersi.


Nella prima stagione vediamo immediatamente un uomo misterioso che nel corso degli episodi capiremo essere Jonas Kahnwald venuto dal futuro e noteremo, sia in questa che nelle stagioni successive, che non sembra così diverso caratterialmente da quello giovane: testardo e ancora alla ricerca della verità che non è riuscito a trovare. In tutte queste epoche si cela lo zampino della setta "Sic Mundus", con a capo Adam, che vuole vedere realizzato il proprio disegno di un mondo libero dai vincoli temporali. Il protagonista Jonas, quindi, cercherà di salvare il pianeta e andando all'origine di tutto: evitare il suicidio del padre (Michael) che apre la serie, da evitare di mettere in moto tutti gli eventi successivi. 
Riuscire a stare dietro a tutti i legami di parentela tra i personaggi tra passato e presente non è affatto semplice tant'è che, qualche volta, mi sono ritrovata a chiedermi: "e questo chi è?". Con i diversi alberi genealogici che girano in rete è sicuramente più facile seguire gli intrecci delle famiglie e fortunatamente la serie stessa dal terzo episodio fa capire i corrispondenti personaggi tra passato e presente. L'intreccio non solo è complesso, ma procede anche in modo non lineare e perdersi è dannatamente facile. Come già detto non amo particolarmente il genere e possiamo notare che i personaggi non sono caratterizzati particolarmente tanto, ma quello che mi ha spinto a proseguire nella visione è la voglia di capire cosa sta succedendo, chi sta uccidendo tutti quei bambini e perché.
Mikkel, pur non avendo avuto lo stesso destino degli altri bambini, si è trovato derubato della propria vita ed è stato costretto a costruirsene una nuova in un'altra epoca. Il peso della gravità grava più di tutti sulle spalle di Jonas che, armato di una lettera/testamento lasciatagli dal padre, vorrà cercare risposte su come interrompere le linee temporali ed evitare la morte del padre. Non ci mettiamo molto a chiederci perché il padre si sia suicidato dopo aver ascoltato il contenuto della lettera. E l'intreccio è davvero sorprendente.
La misteriosa porticina recante l'iscrizione "Sic mundus creatus est" (così il mondo fu creato) condurrà un giovane Jonas nel 1986 dandogli così la possibilità di riportare Mikkel/Michael nel suo mondo, ma questa scelta potrebbe cambiare per sempre la sua esistenza. Il ragazzo si ritrova presto coinvolto nei misteriosi avvenimenti che hanno luogo a Winden, scoprendo di essere sede di viaggiatori del tempo, nonché luogo di innesco di un'Apocalisse e la morte delle persone a lui care. Scoprirà che Mikkel si è perso nell'anno 1986 e che crescerà col nome di Michael, fino a diventare il padre dello stesso Jonas. Questa scoperta metterà in crisi il suo rapporto con Martha, di cui è innamorato, sapendo ora che si tratta di sua zia.
La prima stagione, pur la narrazione risulta molto intricata, è abbastanza chiara rispetto alle successive; sicuramente è una di quelle serie che vanno viste con la massima attenzione per non perdersi nessun particolare. Il finale non dice nulla di nuovo: con la morte di Helge (la sua versione adulta) da parte di un Jonas nel 1986, quest'ultimo cerca di distruggere il tunnel che provoca i viaggi nel tempo, innescando però l'effetto contrario, creando l'accesso ad altre dimensioni temporali, così trovandosi nell'anno 2052 (anno della distruzione della città a seguito dell'Apocalisse).


"Il principio e la fine. Le cose devono accadere come sono sempre accadute". 

Questo è ciò che dice Adam (che si scoprirà essere Jonas del futuro) a Jonas all'inizio della seconda stagione. La stagione inizia, però, nel 1921 e due individui ignoti al momento stanno aprendo il passaggio nella caverna di Winden con una mazza. Il varco, che abbiamo visto nella prima stagione, permetterà di fare un salto temporale di 33 anni (1954), causando gli eventi che daranno inizio alla scomparsa di Mikkel. 
Intanto le ricerche condurranno Jonas, che abbiamo lasciato nel futuro, dentro la centrale nucleare, in cui esiste una strana forma di vita elettrica gassosa, che Jonas tenterà di attraversarla per tornare al suo tempo (2019). Ma le domande che ci poniamo in questa stagione sono: Chi è Adam? Tra sei giorni ci sarà l'Apocalisse? La seconda stagione non intende semplificare la trama, ma vuole aggiungere una difficoltà narrativa alla storia, giocando con il senso del destino e il libero arbitrio, come se tutto quello che abbiamo già visto non ci fosse bastato. Vediamo che gli eventi si susseguono senza più quel passaggio nelle caverne di Winden, che era un avviso allo spettatore che si stava per cambiare epoca, anzi vi è un rimbalzare tra luoghi e tempi, anche mediante altri mezzi, che si fa più fatica a seguire. Eppure tutto questo caos, a volte snervante, a cui non riusciamo a stargli dietro, continuiamo a seguirlo lo stesso. Da una parte c'è Adam e Noah che ritengono che il vero Dio sia il Tempo, dall'altro c'è chi crede nella libertà e nel libero arbitrio, Jonas e Claudia, che credono che il corso degli eventi può essere cambiato. "Dio ha un piano" sono le parole che Michael confida al figlio Jonas prima di togliersi la vita, ricalcando la teoria dell'eterno ritorno di Nietzsche.
La seconda stagione cerca di ridefinire caratterizzazioni di personaggi lasciati in sospeso, come lo stesso Michael, Egon o Noah, e vuole trovare le cause della trasformazione di Jonas in Adam. Jonas è l'incarnazione stessa del malessere esistenziale che dovrà scontrarsi ancora contro le leggi del tempo. Scopriamo che Jonas sarà colui che riuscirà a tornare nel 2019 dopo 33 anni senza rivelare il suo nome (verrà, dunque, identificato come lo Straniero) e tramite le conoscenze acquisite nel corso degli anni cercherà di impedire l'Apocalisse. Negli anni '80, intanto, verrà mostrato un Ulrich ormai anziano presente nel manicomio di Winden e, non avendo mai rivelato il proprio nome, è noto come l'Ispettore; qui incontra sua moglie Katharina venuta dal 2019 per salvare suo figlio Mikkel, ma muore nel tentativo di far evadere Ulrich per mano della sua stessa madre Helene che la crede una creatura infernale venuta a punirla per un aborto avvenuto in gioventù; intanto Tronte (padre di Ulrich e Mads) tradisce la moglie con Claudia ed è proprio in compagnia di quest'ultima la notte della sparizione di suo figlio Mads, il cui cadavere nel 2019 si è materializzato nel nulla sotto gli occhi del figlio di Helge, Peter. Nel frattempo qui Helge, dopo ormai essere stato rapito da Noah per diventare suo complice nei futuri rapimenti, viaggia nel 1986, pentito, nel tentativo di uccidere sé stesso da giovane, invece si schianta contro un'auto e muore. Questa stagione chiude il cerchio temporale portando l'Apocalisse e la potenziale distruzione del mondo come lo conosciamo. Ma l'arrivo di una persona all'ultimo minuto apre una nuova possibilità di redenzione: una dimensione alternativa.

Solo con la terza e conclusiva stagione avremo delle risposte a questo groviglio narrativo. Essendo qualcosa di estremamente distante dal mainstream, in primis per la scrittura, non è affatto semplice scrivere in due parole come finisce Dark. Tralasciando i numerosi ruoli dei personaggi e i loro intrecci poiché sarebbe troppo complicato spiegare tutto con estrema precisione, torniamo al finale della stagione precedente dove abbiamo visto morire nel 2019 Martha (appartenente all'Universo di Adam) davanti agli occhi di Jonas, che sorprendentemente è tornato dal futuro, per mano di Adam. Jonas disperato viene salvato dall'Apocalisse in corso da un'altra Martha proveniente da un altro mondo, nato dalla mancanza di Jonas, un mondo parallelo, ovvero speculare - vediamo il dettaglio delle date scritte in maniera speculare, ribaltata, una volta che lui va nel mondo dell'altra Martha.
Ora la domanda non è più relativa solo al tempo, ma anche alla dimensione. Martha nella realtà alternativa diventa una viaggiatrice temporale e interdimensionale, e cerca di impedire l'Apocalisse che devasta entrambi i mondi. Dal legame di questi due mondi, ovvero di Jonas e Martha (che saranno Adam ed Eva), nascerà il personaggio con il labbro sfigurato (chiamato lo Sconosciuto, concepito dal rapporto tra loro due), che sarà la chiave per viaggiare tra i due mondi. 
In realtà il legame tra Adam e Eva unisce i due mondi, ma non è la vera origine come invece loro credono. Dopo una disperata lunga guerra priva di senso per salvare i propri mondi, sarà un'anziana Claudia a metterli di fronte alla verità, ovvero che l'origine risiede solo al di fuori di essi, in una terza dimensione, da cui essi sono stati generati. In questa origine risiede l'orologiaio Tannhaus, studioso dei viaggi del tempo grazie a vari indizi (come ad esempio lo smartphone di Ulrich nel 2019 finito negli anni '50), che ha perso il proprio figlio e, per riportarlo in vita, decide di ricostruire questa sorta di macchina del tempo, sotto l'idea di una Claudia tornata indietro nel tempo, per scindere il suo mondo nei due mondi di Martha e Jonas. 
Cerchiamo di capire meglio. La prima versione di Jonas morirà per mano di un'altra delle versioni alternative di Martha anziana proveniente dall'Universo di Eva, all'interno di questo stesso universo del 2019. Da anziana, infatti, Martha diventerà il capo della società segreta chiamata "Erit Lux" con il nome di Eva, che ha il controllo sui viaggi del tempo nella realtà alternativa, mentre Jonas da anziano sarà capo della setta "Sic Mundus" con il nome di Adam (2052). Proprio dopo la morte della prima versione di Jonas, arriverà la Martha giovane pochi giorni prima dell'Apocalisse a salvare il ragazzo nel 2019. La seconda versione, ovvero lo Straniero e poi Adam, cesserà di esistere nel finale della serie, quando i due mondi alternativi si riallineeranno fondendosi nel riformare l'Universo Originale precedentemente distrutto da Tannhaus. Due "diverse" Martha, quindi, compiono due scelte differenti: uccidere Jonas per rompere l'Universo di Adam da quello di Eva e partorire suo figlio, e salvare Jonas per lasciare che negli anni tenti di salvarsi da solo, non intervenendo (e farlo diventare Adam), ma viaggiando indietro nel tempo fino ad essere catturata da Adam stesso che uccidendola è convinto di distruggere il loop. 
Superata l'impasse di metà stagione in cui non ci si capisce veramente nulla - non che ora abbia le idee molto più chiare - e, benché il finale non risponda a tutte le domande che ci si pone nel corso della visione (ad esempio "perché Mikkel nell'Universo di Adam non è mai tornato nel suo tempo?"), arriviamo ad un esito che non riesce mai a snaturarsi, come gli stessi personaggi. 
Scopriamo, infatti, che appartiene all'Universo di Adam Agnes Nielsen, la madre di Tronte (padre di Ulrich), la quale in un lontano 1953, torna a Winden, dopo aver viaggiato a lungo nel tempo, ed è molto vaga con chi le chiede chi sia il padre di Tronte, raccontando solo che era un prete e che è deceduto. In realtà non si sa se è Noah perché egli è suo fratello che si inserisce subito nella setta di Winden, sviluppando una fede cieca nei confronti del capo Adam, che promette ai suoi seguaci di dare loro accesso al Paradiso. Adam gli fa uccidere il padre e nel 1953 Noah diventa parroco di Winden col nome di Hanno (suo nome originale), viaggia nel tempo con Helge con cui rapisce i bambini per poi spostarne i cadaveri in altre epoche storiche. Il suo scopo è mettere in moto gli eventi previsti nel diario un tempo appartenuto a Claudia che negli anni in cui ha viaggiato ha riscritto la storia. Intanto Agnes abbandona un giovane Tronte dai Tiedemann (il quale da grande si innamorerà di Claudia) e viaggia nel 1921 dove uccide proprio il fratello Noah. Quanto a Claudia che dagli anni '50, dopo 33 anni dalla costruzione della centrale e della macchina del tempo, viaggia nel presente, dove viene a conoscenza della malattia di sua figlia Regina, sarà una viaggiatrice nel tempo in praticamente ogni epoca, per questo acquisterà molte informazioni sui viaggi del tempo e progetterà la macchina del tempo nel passato, per poi uccidere nel futuro la sua controparte dell'Universo di Eva, compiendo la primissima azione da innumerevoli cicli al di fuori del loop. Viene uccisa ormai anziana nel 1954 per mano di Noah, ingannato e manipolato da Adam. La sua versione alternativa dell'Universo di Eva, prima di essere uccisa dalla sua controparte nel futuro, viaggia nell'Universo di Adam nel 2020 e convince la sua controparte ad unirsi a lei nella setta. Suo padre Egon muore nel 1987 proprio a causa degli sforzi di sua figlia Claudia tesi ad evitargli una morte di cui era venuta a conoscenza nel futuro.
Dopo un breve viaggio nel 1987 grazie alla macchina del tempo donatagli da Noah, Bartosz (che nel 2019 è il fidanzato di Martha), figlio di Aleksander e Regina, torna nel presente per poi arrivare nel 1888 grazie al Jonas adulto, dove si sposerà e avrà, appunto, i figli Agnes e Noah. Nell'Universo di Eva, invece, sarà proprio colui che viaggia nell'Universo di Adam per fermare Martha dal proposito di salvare Jonas, dando così vita alla seconda versione di Jonas.
Il ritorno nel passato di Hannah Kanhwald (amante di Ulrich nel 2019 e madre di Jonas), con lo scopo di distruggere Ulrich che l'ha lasciata dopo la scomparsa del figlio, è completamente da egoista ma in linea con il suo personaggio: ossessionata da Ulrich fin da giovane, negli anni '80 è proprio l'adulto Ulrich a scoprire che è stata lei ad averlo denunciato per stupro ai danni dell'amica Katharina (attuale moglie di Ulrich), per poi vendicarsi ancora dell'uomo e rovinarlo nei giorni nostri, ricattando prima Aleksander Tiedemann (erede di Claudia e marito di Regina, la quale verrà soffocata da Tronte su ordine proprio di Claudia anziana con lo scopo di plasmare la sé stessa del passato e spingerla a diventare la donna che è destinata ad essere - nell'Universo di Eva Regina incontra lo stesso Aleksander a causa degli eventi modificati da Ulrich ma morirà di cancro, causato dallo smaltimento delle scorie radioattive della centrale); al resto ci penserà la stessa Hannah che tornando indietro nel tempo decide di stabilirsi nel 1954 e ricostruirsi una vita, fregandosene totalmente che il marito sia in realtà il figlio del suo amante, cosa che non ha nessun effetto su di lei, anzi l'interesse per un giovane Egon conferma il suo carattere egocentrico e bisognoso di attenzione. Una nuova figlia, nata in un tempo futuro (1988), dopo aver viaggiato nel tempo, e sorella per Jonas/Adam, verrà portata da Hannah nel passato (1911), la quale verrà uccisa dallo stesso Adam, dando la conferma riguardo uno dei tanti motivi della trasformazione di Jonas in Adam. La figlia di Hannah verrà affidata a Elisabeth nel futuro, la cui figlia Charlotte è stata appena rapita, e continuerà i viaggi del tempo; una volta adulta, finisce nell'800 per conoscere Bartozs e dare vita ad Agnes e Hanno. 
Hannah, nonostante la tragedia a cui il figlio accenna e l'imminente Apocalisse, continua a pensare solo a sé stessa, creando ulteriori casini per dei semplici capricci. Nell'Universo di Eva, Michael non esiste ed Hannah è diventata la moglie di Ulrich, ha viaggiato nel tempo dopo essere stata salvata da Egon dall'Apocalisse del 2019. Ulrich verrà ucciso da Helge nel 1986 senza finire in manicomio.
Durante l'Apocalisse del 2019 in entrambi gli universi alcuni vengono salvati (o si salvano nascondendosi nel bunker, come nel caso di Peter) e altri muoiono, tra cui Helge dell'Universo di Eva, mentre Magnus muore in quello di Eva e sopravvive in quello di Adam per convincere la Martha dell'Universo di Eva a tornare da Adam. Nell'universo alternativo molti viaggiano per compiere dei cambiamenti, a differenza di un Mikkel che nell'Universo di Eva non compie alcun viaggio, per cui non esiste alcun Jonas in questa dimensione, e muore durante l'Apocalisse.
Nella sequenza finale, dopo che Jonas e Martha riescono a distruggere i loro mondi, anche i cicli temporali sono stati finalmente spezzati: i sopravvissuti si ritrovano serenamente intorno a una tavola per una cena e scopriremo che Hannah chiamerà il suo futuro figlio proprio Jonas, facendoci intuire che il nostro destino non si potrà mai cambiare.


Sicuramente Dark ha mixato dentro al calderone scienza, fantascienza, thriller, filosofia e dramma psicologico ma, pur riconoscendo la sua originalità nel realizzare un prodotto simile, non l'ho seguito con molto piacere e con gli occhi incollati allo schermo. A parte la narrazione a tratti noiosa, c'è un attento lavoro sulla musica che dà quel senso di inquietudine, la fotografia piuttosto fredda, grigia e spenta ricerca angoscia e malessere in ogni scena e anche la regia fa il suo dovere immergendo i personaggi di Dark in un mondo buio, lento e angusto. I personaggi tentano di trovare un senso alle loro vite, senza sapere che probabilmente un senso non c'è, se non quello di far parte del loop temporale. Dark mette in scena la pochezza dell'uomo, morale ed esistenziale. Chi più e chi meno, i personaggi di Dark non sono delle belle persone: fedifraghi, vendicativi, depressi, approfittatori. In particolare Ulrich tradisce la moglie e ammazza bambini a sassate; come Noah anche Bartosz, Hannah e Mikkel scombussolano il tempo generando nuove famiglie; personaggi come Claudia, Jonas, Martha o altri cercano di modificare gli eventi fermando le azioni degli altri o uccidendo, mentre Helge ammazza bambini e trasporta cadaveri in altre epoche. Dark ci mostra quanto la debolezza dell'uomo non sia niente rispetto al loop temporale e a tutti gli ingranaggi del nostro tempo. Solo alla fine della serie capiremo che Noah non è affatto quel cattivo che credevamo, anzi sa che per far trionfare il bene e salvare sua figlia Charlotte servono dei grandi sacrifici, come Claudia. Dopo aver ucciso Claudia nell'Universo di Adam, Noah torna nel 1921 capendo di essere stato ingannato, ma viene ucciso da sua sorella, mentre nell'Universo di Eva viene inviato nel 2019 per conoscere Elisabeth e generare Charlotte: in entrambi gli Universi salva Elisabeth e sé stesso dall'Apocalisse. Sarà proprio Charlotte, nata in un lontano futuro da Elisabeth, rapita dalla versione adulta di sé stessa e subito affidata a Tannhaus nel 1971, che viaggerà dopo l'Apocalisse del 2019 per rapire sé stessa bambina per non cambiare il corso degli eventi come le ha insegnato suo padre Noah.

Non importa ciò che fai, la cosa importante è ciò che la storia ha già scritto per te. Ciò non significa che persone come Hannah siano giustificate, ma significa che il suo ruolo non è tanto diverso rispetto a quello degli altri, come a un Jonas o a un Michael. Dark, così, ci vuole dire che la nostra vita è legata ad un filo sottilissimo, per questo è ora di guardare a questo pessimismo che ci divora con un occhio adulto.