COME UCCIDONO LE BRAVE RAGAZZE


Pur essendo stata prodotta per BBC nel Regno Unito e solamente acquisita a livello globale dal colosso dello streaming, Italia compresa, la serie rientra a pieno titolo nella Top 10 delle più viste nella piattaforma streaming nativa americana. Tratta dalla popolare trilogia di romanzi gialli di Holly Jackson - continuata con Brava ragazza, cattivo sangue e Una brava ragazza è una ragazza morta (ma c'è anche una novella prequel, Kill Joy) - Come uccidono le brave ragazze (A Good Girl's Guide to Murder) è la serie Netflix che vede protagonista Emma Myers, già nota per essere stata coprotagonista in Mercoledì nei panni della coloratissima licantropa Enid Sinclair. 
Myers interpreta la diciassettenne Pippa Fitz-Amobi, brillante studentessa del liceo di una piccola cittadina inglese, che decide di indagare per conto proprio sull'omicidio di una sua coetanea avvenuto cinque anni prima.

Nel 2019, in un paesino dell'entroterra inglese, in cui tutti o quasi si conoscono, Andie Bell, un'adolescente più grande della protagonista di questa storia, scompare misteriosamente: il corpo non viene mai ritrovato, ma il fidanzato confessa il suo omicidio e poi si suicida. Sono passati cinque anni dalla misteriosa scomparsa di Andie Bell e gli abitanti della cittadina inglese di Little Kilton, come anche la polizia che ha chiuso il caso, credono che l'assassino sia effettivamente il suo fidanzato, Sal Singh. Pip, però, non ne è convinta: conosceva Sal e non riesce a credere che possa davvero essere lui il colpevole, così decide di cominciare ad indagare da sola su un crimine che tutti sembrano voler dimenticare. L'indagine le servirà anche come progetto per l'EPQ da presentare per il suo diploma e accedere ad una delle prestigiose università del paese. Così, inizia a indagare intervistando tutte le persone che frequentavano Andie e Sal e, insieme al fratello di lui, Ravi, scopre che le cose forse non sono andate come gliele hanno sempre raccontate. Ovviamente in paese, soprattutto per quanto riguarda le famiglie coinvolte, nessuno vuole rivangare il passato e il dolore che questa vicenda ha causato a tanti, e quindi nessuno è disposto a parlare con Pip. Lei, però, determinata e cocciuta, non si fermerà davanti a nulla pur di scovare la verità, anche a proprio discapito. Come in ogni storia di provincia che si rispetti, il paesino tranquillo si trasforma in fretta in un luogo inquietante: man mano che appaiono nuovi personaggi si scoprono altrettanti terribili segreti. Quasi tutte le persone coinvolte nella sparizione di Andie nascondono qualcosa - dalla sorella della sua migliore amica al suo professore, padre delle due ragazze -, compresa Pip. Fin dalla prima puntata, infatti, scopriamo che a muoverla non è solo la ricerca della verità, ma anche un terribile senso di colpa: lo si intuisce nel flashback che ci viene mostrato nei primi minuti della serie, in cui Pip, che si trovava a scuola vicino al suo armadietto, indica a Sal il luogo dove la sua ragazza in lacrime, un attimo prima, si è nascosta. 
Così ci si ritrova a divorare la serie per due ragioni: per scoprire chi è realmente il colpevole dell'omicidio di Andie Bell e per scongiurare la possibilità che Pip possa essere indirettamente colpevole per la sua sparizione. Pip sembra ancora la bambina con gli occhioni sbarrati che vide Andie e Sal il giorno della scomparsa di entrambi. Vederla guidare fa un po' strano, perché sembra davvero ancora troppo piccola, ma soprattutto è il suo coraggio-incoscienza a risultare eccessivo. In particolare per una ragazzina che non ha mai fatto colpi di testa e si è sempre comportata bene. Durante tutta l'indagine Pip si caccia in situazioni sempre più pericolose e ovviamente se la cava sempre puntualmente. Il che, disgraziatamente, rende i suoi progressi investigativi poco verosimili. C'è un'eccessiva fretta nella scrittura nel momento in cui Pip "vede" chiaramente le rivelazioni sul muro-collage degli appunti sul caso che ha guardato così tante volte: sul finale intuisce che il suo professore non può essere stato l'unico coinvolto nella morte della ragazza, ma qualcuno di molto vicino a Andie che, per difesa, ha concluso ciò che l'uomo che ha ucciso Sal e spinto Andie aveva iniziato. Si scopre, infatti, che il professore le dava ripetizioni e poi inizia una breve storia con la ragazza. Aveva, inoltre, minacciato segretamente Max (anch'egli della cerchia di Sal e della sorella dell'amica di Pip) nel rivelare di non aver soccorso un uomo durante un incidente mortale e, così, costringendoli a mentire sull'alibi di Sal. Arriva tutto da un momento all'altro, all'improvviso. Becca, la sorella di Andie, ferita per essere stata drogata e stuprata da Max, dopo una discussione con lei, la spinge contro il muro, mettendo fine alla sua breve vita. Senza parole proprio.
Anche in questa serie, quindi, una ragazza non c'è più e si inizia ad indagare, in più troviamo sullo sfondo l'elemento delle discriminazioni etniche e sociali, dato che si presume che la famiglia Singh sia indiana o pakistana e che il colore della pelle di Sal non rendeva la relazione con Andie ben accetta al suo severo papà. Inoltre, anche la famiglia di Pip, di larghe vedute, ma comunque molto attenta all'educazione della figlia, è interrazziale: il padre biologico della ragazza è morto quando lei aveva un anno e chiama papà il compagno di colore della madre. 
Al centro del caso vi è la certezza di Pip sull'innocenza di Sal a cui nessuno crede e questo pone fra le vittime della vicenda anche qualcuno che non ha alcuna colpa, ma che ha dovuto pagare per qualcosa che non ha commesso, cosa che lascia senza dubbio una sensazione di disagio agli spettatori. Mio punto di vista: le altre persone, invece, che hanno commesso altri crimini verranno mai giustiziati? Il professore non è stato l'unico colpevole.

Ambientata in una classica, immaginaria, ma realistica cittadina del Somerset, Come uccidono le brave ragazze è un racconto che ricade perfettamente in quel genere definito "YA mystery", gialli per giovani adulti.
Little Kilton è la classica cittadina di provincia. Tutti sanno chi sei e cosa fai, frequentano la stessa scuola, conoscono le famiglie degli altri, vanno alle stesse feste e hanno più o meno lo stesso modo di divertirsi. In quello che solo all'apparenza pare un tranquillo paesino avviene un omicidio, un gruppo di adolescenti affiatati e un po' nerd supporta le ricerche della loro amica più brillante e un po' tutti si trovano invischiati in una rete di misteri, bugie e segreti che non avrebbero mai sospettato. Sospesa tra le atmosfere di un romanzo d'avventura, con qualche incursione nel thriller fantastico che, senza troppe pretese, vagamente ricorda I segreti di Twin Peaks, Come uccidono le brave ragazze è una serie che sa mischiare mistero e commedia, leggerezza e tensione nella giusta dose adatta ad un pubblico vario. Al tempo stesso i diversi plot twist tengono alto l'interesse verso la storia in cui anche l'aspetto sentimentale è ben bilanciato e mai sfruttato a pretesto per colmare eventuali lacune di una trama troppo debole. Come succede nei piccoli paesini famosi in altre serie tv, la serie utilizza il pretesto della scomparsa/morte della ragazza della porta accanto, reginetta di bellezza e amata da tutti, per mostrare il marcio che si cela dietro quelle porte e quelle finestre. Il racconto segue le indagini di Pip con i suoi alti e bassi, i suoi successi, i suoi rischi, spesso abbastanza folli, il suo entusiasmo e le sue ragionevoli delusioni, mentre nel contempo si sviluppano le sottotrame fatte di legami familiari, amicizie e primi amori, appena accennate, ma sufficienti a dare spessore ai personaggi e alla storia. 
È chiaro che per godere del racconto è necessario accettare di credere ciecamente ad una superficialità sconcertante da parte delle forze dell'ordine nella prima indagine, data un po' per scontata in ogni episodio. Ma nel complesso l'impressione generale è che se Come uccidono le brave ragazze non riesce ad arrivare ad alti livelli di tensione e smarrimento, come accade ormai di consueto in altre serie teen ben più impegnative e di grande successo (si pensi ad esempio ad Euphoria o Sex Education), semplicemente è perché non è questo l'obiettivo di questo prodotto. Impossibile non fare paragoni anche con il teen detective drama d'eccellenza, Veronica Mars, anche se fisiologicamente impari solo per la profondità di scrittura e caratterizzazione dei personaggi, che qui rimangono molto più in superficie e servono semplicemente a svolgere il proprio compito di tasselli del puzzle giallo che gli spettatori si possono divertire a ricomporre, pur provando a raccontarne backstory e dinamiche. Emma Myers è un'ottima protagonista che tiene in piedi il serial ma allo stesso tempo non è abbastanza carismatica e, soprattutto, coinvolta: ciò che la smuove è sempre qualcosa di personale come Veronica, ma con molto meno trasporto emotivo di quanto vorrebbe farci credere. Per quanto riguarda il resto dei personaggi, si ha poco tempo per elaborarli, c'è poco tempo per mettere a fuoco ed imparare a conoscere bene i tanti personaggi, come la migliore amica di Pip, Cara Ward, o sua sorella Naomi, che era nella cerchia dei migliori amici di Sal. Un po' più a fuoco viene approfondito il personaggio di Max Hastings, un personaggio a metà strada tra il villain e il loser. 
Il grande problema di questa serie, oltre alla sua sceneggiatura grossolana e frettolosa, così come alla debole caratterizzazione dei personaggi, è il fatto che il genere che ci si aspetta di vedere sullo schermo non appartiene a quello dichiarato da Netflix, perlomeno non del tutto. Ed è così che quello che ci aspettiamo essere un giallo è un teen drama con piccole sfumature di mystery. E anche se alcune caratteristiche dei crime le ritroviamo nella storia, come l'elemento del mistero, la tensione, la suspense e i colpi di scena di cui questa serie abusa decisamente, nel complesso la serie rimane adolescenziale.

Come uccidono le brave ragazze, con la sua cura nelle ambientazioni, la varietà di situazioni proposte e il paesaggio umano che rimane sempre entro certi canoni dell'ordinario, per quanto singolare è una serie avvincente che non mira allo sconcerto, ma ad un piacevole e per certi versi pittoresco intrattenimento.
Da questa storia, però, ci aspettavamo più cuore, più intensità, più anima e non solo un prodotto ben confezionato. Dunque, se vi state chiedendo se vale la pena iniziare o meno questa serie, non fatevi ingannare dal titolo intrigante perché Come uccidono le brave ragazze non vi lascerà più di tanto alla fine della sua visione. La seconda stagione? Tutto sta alle decisioni del pubblico e non manca di certo il soggetto ma, come la produzione stessa ha affermato, la prima stagione possiede già un finale soddisfacente.