La serie tv Hellcats è stata trasmessa in prima
visione assoluta in USA dal 2010 al 2011 e viene trasmessa in Italia su Mya.
Ideata da Tom Welling, il Clark Kent di Smallville, racconta le vicissitudini
di un gruppo di cheerleader. L'ho vista ormai diversi anni fa in un momento di
inspiegabile follia – non ricordo nemmeno quando – ma, ritenuta abbastanza inutile
come serie, dimostrazione del fatto che l'hanno cancellata, non ho mai pensato
veramente di volerla recensire. Siccome è una di quelle che ho messo nel
cassetto e che risale a molto tempo fa, ho pensato di buttare giù qualcosa, per
quello che ricordo e spulciando qua e là.
In ogni teen drama che si rispetti, la squadra di football o
di basket del liceo o dell'università ha una team di cheerleaders che, partita
dopo partita, scende in campo per fare il tifo e dare supporto ai propri
compagni. In questo caso ci troviamo alla Lancer University di Memphis. Prendendo
spunto dal libro Cheer: Inside the Secret World of College Cheerleaders
della giornalista Kate Torgovnick (per questo in un primo momento era stato
scelto Cheer come titolo), Hellcats ci trasporta nel mondo
agonistico di uno sport sconosciuto in Italia, ma molto praticato e seguito
negli USA, dove riveste, invece, da oltre cinquant'anni un ruolo fondamentale, al
pari di altre discipline sportive.
Protagonista principale della serie è Marti
Perkins (Alyson Michalka), studentessa di legge, ballerina di street-dance e
atleta con un passato da ginnasta alle spalle, che si ritrova, suo malgrado, a
doversi pagare gli studi da sola, per colpa soprattutto di una madre sbadata e
combina guai. Ragazza di umili origini, indipendente, responsabile,
intelligente e con le idee molto chiare, dalla morte di suo padre Marti aiuta
sua madre Wanda nei lavori domestici e lavora nei week-end. All'improvviso in
difficoltà dopo aver perso la borsa di studio, a causa dell'irresponsabilità
della madre, Marti si unisce alla squadra di cheerleading degli Hellcats, nel
disperato tentativo di ottenere un sostegno economico dall'università e poter
quindi proseguire la tanto agognata carriera da avvocato. Tuttavia, deve
scontrarsi con un mondo apparentemente chiuso e superficiale. Il gruppo prepara
delle performance a livello agonistico ed è molto competitivo. Bella, temeraria e intelligente, Marti
porterà una ventata di freschezza ed entusiasmo negli Hellcats, dando ulteriore
riprova della forza di carattere e volontà che da sempre la contraddistingue.
Occhi azzurri, boccoli biondi e fisico scolpito, farà tesoro della sua
esperienza da ginnasta, durante gli anni del liceo, per guadagnarsi un posto da
flyer tra le fila degli Hellcats, e prendere il posto di Alice, ferma per un
infortunio, ma disposta a tutto, come nel migliore dei teen drama, per metterle
i bastoni tra le ruote, sin dal primo episodio. A sostegno di Marti, pronta a
incoraggiarla e supportarla nel corso dell'impegnativa preparazione atletica in
vista delle selezioni regionali, c'è Savannah Monroe, capitano della squadra e
sua compagna di stanza. Nel ruolo di Savannah, ragazza cattolica con un passato
familiare difficile alle spalle, abbiamo un volto già noto al grande pubblico,
quello di Ashley Tisdale. Dolce e comprensiva, Savannah si rivela, già nella
seconda puntata, un'amica fidata e altruista per Marti e per gli altri
componenti della squadra. La vita di Savannah viene scossa dall'incontro con
Dan Patch (One Tree Hill), il miglior amico di Marti, un dongiovanni
estroverso e affascinante, ironico e spigliato, in conflitto con il padre e con
gli schemi imposti dalla società. Il suo personaggio rivestirà un ruolo
fondamentale per via del suo legame con Marti, che, in maniera alquanto
prevedibile, sfocerà in qualcosa di più di una semplice amicizia. Lewis Flynn (One
Tree Hill), ex giocatore di football e stella della squadra di cheerleading,
ragazzo con la testa sulle spalle, premuroso con i suoi compagni di squadra e
non particolarmente propenso a creare problemi, nonostante nel terzo episodio si
faccia arrestare in seguito a una rissa scoppiata per difendere Alice, sua ex
fidanzata, si incrocerà con Marti, per cui nascerà una diatriba amorosa tra
quest'ultima e Alice. Parallelamente alla storyline dei ragazzi, viene
sviluppata anche quella degli "adulti", in questo caso quella degli
allenatori, Vanessa Lodge, capo degli Hellcats legata sentimentalmente al
medico sportivo Derrick Altman, e Red Raymond, allenatore della squadra di
football, che nascondono un passato da amanti. Il professor Julian Parish,
talentuoso avvocato, nonché futuro mentore di Marti, assumerà gradualmente un
ruolo molto importante nel contesto, ma rimane un personaggio aleatorio per
tutta la stagione, se non nel terzultimo episodio, nel quale si porta a
letto, come da cliché Marti. Con il passare degli episodi, Alice si intenerisce, e boh tutto, poi, diventa un po' confuso, banale e senza senso, prendendo una piega diversa.
Caratterizzata da una regia inguardabile e da una sceneggiatura "frizzante", la serie colpisce anche e soprattutto per le coreografie e i numeri acrobatici ben articolati ed eseguiti perfettamente dai ragazzi, e da una colonna sonora davvero esplosiva. Hellcats ha le carte in regola per sfondare, grazie a quel pizzico di originalità con cui si differenzia da altre serie del genere, ma questa serie non raggiunge apici assurdi, tant'è che viene cancellata al termine dell'ultimo episodio. In particolare, alcuni eventi sono talmente ridicoli che non ce ne frega più niente dell'originalità. Mentre Marti risulta un po' irritante, Savannah, sicuramente il personaggio meglio tratteggiato della serie, riesce ad essere il perno della squadra e della sua famiglia nei momenti bui. Il resto dei personaggi, soprattutto quelli di contorno, risulta delle macchiette. La trama orizzontale, purtroppo, ha qualche problemino: nella prima parte di stagione avevamo il caso legale, molto ben strutturato, peccato che finito il caso la serie si sia persa; prima puntate messe lì a caso, dove l'unica cosa importante erano le finali alle National, va bene che è una serie sulle cheerleader, ma allora non illudeteci all'inizio, no? Per poi passare alla ricerca del padre di Marti, che sinceramente cambia un po' tutta la struttura della serie. Inutile, poi, dire che lo scontato triangolo amoroso tra adulti fregava poco a tutti. Nessun pathos né per la gara, né per la nascita del nipotino di Savannah. Hellcats è uno dei tanti prodotti nato e finito dopo una sola season. Forse dovrei dire che è una serie per gli amanti del genere, per gli appassionati di sfide sportivo-danzerecce in ambienti universitari o liceali. Forse dovrei dire che è una serie che riprende il classico tema del confronto sportivo come sfida ai propri limiti e come catalizzatore di passioni positive e negative. O, forse, semplicemente, che Hellcats è stata un flop.