Si tratta di
una serie tv in grado di sensibilizzare e avvicinare il pubblico a svariate tematiche
di carattere psicologico in maniera ironica, delicata e leggera, dando
particolare rilievo alle dinamiche familiari che possono intercorrere laddove è
presente un membro con disturbo dello spettro autistico. Atypical
dimostra questa capacità nel rappresentare la vita della famiglia Gardner con
un mix di serietà e leggerezza, arricchendo il pubblico con informazioni circa
i disturbi dello spettro autistico e le dinamiche umane che vi ruotano attorno.
Partita quasi in sordina, è composta di otto episodi della durata media di
circa mezz'ora. Una durata strana, che colloca la serie a metà strada tra le
serie tv classiche (intorno ai tre quarti d'ora) e le sit-com (sui venti
minuti).
Personaggi importanti nella vita di Sam sono i genitori e la sorella. In particolare la sorella minore Casey è molto protettiva e sente un forte senso di responsabilità nei confronti del fratello, mettendosi spesso in secondo piano e rinunciando ai propri desideri per venire incontro alle difficoltà di Sam. Emerge, inoltre, nel corso della serie tv il vissuto di trascuratezza dovuto alle attenzioni rivolte completamente al fratello da parte dei genitori. Il padre Doug è il membro della famiglia che ha avuto maggiori difficoltà nell'accettare la diagnosi di Sam. Non sentendosi in grado di affrontare la situazione, ha abbandonato la famiglia per otto mesi quando Sam era piccolo. Ha sempre avuto difficoltà a comprendere e a relazionarsi con il figlio ma, con il sopraggiungere dell'adolescenza e la richiesta di chiarimenti sul mondo femminile, Doug ha così l'occasione di ricostruire il rapporto con Sam. La madre Elsa è iperprotettiva nei confronti del ragazzo, a tratti soffocante. Sa come gestirlo quando c'è una crisi, ha lottato col mondo esterno per potergli fare accettare meglio Sam, ha modificato la sua stessa famiglia per aiutarlo. Frequenta un gruppo di sostegno per genitori di figli con autismo e cerca di coinvolgere il marito in tutto ciò che riguarda Sam. Ha investito così tanto le proprie energie nel ruolo di madre che ha trascurato sé stessa e questo la porterà a tradire il marito nella prima stagione.
La serie alterna abilmente momenti comici e drammatici. Capita di sorridere per alcuni comportamenti di Sam, senza però che questo si traduca mai in una presa in giro nei suoi confronti, anche perché si ride spesso anche degli atteggiamenti di alcuni neurotipici. Il risultato è una storia piacevole da seguire e molto dolce, ma allo stesso tempo in grado di far riflettere su tematiche importanti.
Sam ha una passione smisurata per i pinguini e per
l'Antartide, forse tanto amati perché destinati a scegliere una compagna per la
vita e amarla per sempre: vorrebbe tanto trovare una fidanzata ma non sa da
dove cominciare, ad esempio non sa di quali aspetti deve tenere conto per
potersi definire innamorato; inoltre fatica a comprendere i comportamenti e le
intenzioni altrui, soffermandosi sul significato letterale di ciò che gli viene
detto non riuscendo a leggerne i significati impliciti. Ciò lo porta a cercare
di interpretare il mondo esterno tramite continui parallelismi col mondo
animale, per lui più comprensibile. Munito di quaderno e matita si appunta
tutti i consigli che gli vengono dati, a cui aggiunge una ossessiva e scrupolosa
osservazione di ciò che lo circonda. Ciò comporta delle difficoltà nelle
relazioni, anche se non gravi, ma che a volte causano qualche fraintendimento.
Conseguenza della sua mancanza di filtri è la sincerità con cui si rapporta
agli altri. Come scrive lo stesso protagonista in un tema, a lui manca quello
strato di significato in più che i neurotipici tendono ad applicare alla realtà
per darle significato. Questo atteggiamento, tuttavia, per quanto imbarazzante
in alcune occasioni, rende ciò che fa e i suoi sentimenti molto trasparenti. Nel
corso del tempo ha sviluppato una serie di strategie che gli permettono di
affrontare situazioni per lui particolarmente stressanti, ad esempio l'utilizzo
di cuffie antirumore in spazi affollati e rumorosi. Quando si agita, inoltre,
pratica rituali e gesti ossessivi, un esempio è la ripetizione del mantra "Adelia Antartico Imperatore Papua" ad libitum, ovvero la lista in ordine
alfabetico delle specie di pinguino che popolano l'Antartide. A ciò si aggiunge
una particolare predisposizione per il disegno e l'illustrazione: alcune
persone con autismo, spesso con QI nella norma, presentano isolate capacità
speciali, per esempio nella lettura, nella matematica o nel disegno. Le sue stranezze lo rendono inadatto al mondo da quando era bambino, i suoi genitori hanno sacrificato la propria vita e hanno sofferto per lui per consentirgli di vivere una vita del tutto normale; l'autismo è davvero presente nel cast in alcuni attori come Anthony Jacques nel personaggio di Christopher, ma in scena ci sono anche i dubbi i fallimenti di chi ruota attorno a Sam: la madre tormentata dall'infedeltà, il padre sopraffatto dalla crisi coniugale e da una paternità impegnativa, e la sorella che attraversa la fluidità sessuale dell'adolescenza cercando se stessa.
Personaggi importanti nella vita di Sam sono i genitori e la sorella. In particolare la sorella minore Casey è molto protettiva e sente un forte senso di responsabilità nei confronti del fratello, mettendosi spesso in secondo piano e rinunciando ai propri desideri per venire incontro alle difficoltà di Sam. Emerge, inoltre, nel corso della serie tv il vissuto di trascuratezza dovuto alle attenzioni rivolte completamente al fratello da parte dei genitori. Il padre Doug è il membro della famiglia che ha avuto maggiori difficoltà nell'accettare la diagnosi di Sam. Non sentendosi in grado di affrontare la situazione, ha abbandonato la famiglia per otto mesi quando Sam era piccolo. Ha sempre avuto difficoltà a comprendere e a relazionarsi con il figlio ma, con il sopraggiungere dell'adolescenza e la richiesta di chiarimenti sul mondo femminile, Doug ha così l'occasione di ricostruire il rapporto con Sam. La madre Elsa è iperprotettiva nei confronti del ragazzo, a tratti soffocante. Sa come gestirlo quando c'è una crisi, ha lottato col mondo esterno per potergli fare accettare meglio Sam, ha modificato la sua stessa famiglia per aiutarlo. Frequenta un gruppo di sostegno per genitori di figli con autismo e cerca di coinvolgere il marito in tutto ciò che riguarda Sam. Ha investito così tanto le proprie energie nel ruolo di madre che ha trascurato sé stessa e questo la porterà a tradire il marito nella prima stagione.
A ciò si aggiungono
le difficoltà col mondo esterno, estraneo alla tematica dell'autismo. A causa
della particolarità di Sam, gli amici di famiglia si sono allontanati da loro
portandoli a un vero e proprio isolamento. Episodio emblematico sulla scarsa
sensibilizzazione e conoscenza del disturbo è l'arresto di Sam da parte di un
poliziotto poiché gli risultava sospetto il comportamento del ragazzo. Oltre ad
avere una famiglia che lo ama tantissimo, ha la terapeuta Julia che lo aiuta
nel suo percorso di crescita, e l'amico Zahid, un singolare collega di lavoro da "Techtropolis", un ragazzo di origini asiatiche, spigliato ed estroverso,
ossessionato dalle ragazze e dal sesso. È uno dei principali punti di
riferimento per Sam per quanto riguarda il mondo esterno, ed è realmente
affezionato all'amico. Poi c'è Evan, colui che diventerà da subito il ragazzo
di Casey, un ragazzo molto gentile ed empatico che si affeziona a tutta la
famiglia Gardner. Infine c'è Paige, una ragazza strana, un po' secchiona e un
po' iperlogorroica, la notiamo cercare più volte di stabilire un contatto con
Sam prima di venire compresa dal ragazzo. È interessata a lui, ne è innamorata,
e resiste a tanto, a molto, per poter stare con lui. Si è informata, accetta i
problemi del ragazzo, li sopporta e ci passa sopra. Lo perdona quando sbaglia ed
è protagonista degli sfoghi più esilaranti della serie.
Ovviamente Sam deve
combattere ogni giorno con le sue fobie, deve affrontare il bullismo di chi a
scuola non lo capisce e lo considera "strano", oltre ad altre mille altre
difficoltà. Il bravissimo interprete di Sam, Keir Gilchrist, si cala
perfettamente nei panni di un giovane autistico dimostrando notevoli doti
attoriali, prendendo per mano lo spettatore e rendendolo partecipe del
coinvolgente viaggio di Sam alla scoperta di sé. La serie deve molto questo giovane attore protagonista. Notevoli anche le
interpretazioni degli altri componenti della famiglia. Ci sono state associazioni
di genitori con figli autistici che hanno criticato la serie per avere
affrontato con troppa leggerezza e anche comicità una malattia così complicata,
ma è proprio questa la forza di Atypical: trattare un tema atipico come
l'Asperger nei suoi risvolti più normali. Perché anche chi soffre di queste
patologie vive i nostri stessi stati d'animo, le nostre stesse emozioni, ha bisogni
ed esigenze molto simili a quelli di tutti.
Tema principale della prima stagione è l'amore. Sam, infatti, è alle prese con i primi approcci con le ragazze, la sorella ha un
fidanzato, mentre Elsa comincia una relazione extraconiugale in cui si rifugia
per evadere dal suo ruolo di madre, che svolge con grande, spesso troppa,
apprensione. Da quando hanno diagnosticato l'autismo al figlio, la vita della
donna ruota attorno a questo. Spinta dal desiderio di avere il controllo su
tutto per cercare di proteggere Sam, a volte è così concentrata su di lui da
pensare di essere la sola in grado di aiutarlo. Contrariamente a Sam, ad essere
molto legata al padre è Casey, un'adolescente scontrosa, soprattutto con la
madre. Il fatto che Sam catalizzi l'attenzione della famiglia a suo discapito a
volte la fa soffrire, ma si comporta comunque da buona sorella. Soprattutto non
lo tratta con pietismo, ma pur proteggendolo si diverte anche a prendersi gioco
di lui e delle sue fisse. La giovane ha trovato nella corsa un modo per fuggire
alle incombenze familiari, una valvola di sfogo per sentirsi libera.
Sam è
deciso a trovare una fidanzata, una ricerca che diventerà presto la ricerca di
una ragazza con cui fare pratica in attesa di potersi dichiarare alla persona
cui lui davvero tiene, ovvero Julia, la sua terapista, ma l'unica che sembra
disposta ad uscire con lui è Paige. Ad un certo punto lui non ne può più dell'attaccamento
della ragazza e la lascia, usando parole molto offensive nei suoi confronti,
senza mai chiederle scusa. Verso la fine della stagione si fissa ossessivamente
con Julia, ma quando lei lo allontana, Sam soffre talmente tanto che diventa
ingestibile a casa. La affronta in malo modo, costringendo la madre Elsa ad
interrompere il percorso di terapia tra i due. Alla fine capirà di dover
chiedere scusa a Paige, decidendo di voler tentare una relazione seria con lei,
ma la ragazza non è pronta perché si sente ancora ferita. Così lei gli propone di
divertirsi un po' in una relazione aperta.
Nella stagione successiva,
infatti, Sam si ritrova a dover cambiare molti terapeuti, senza trovare nessuno
adatto a lui. Il resto della famiglia è anch'esso in una fase di crisi. Casey è
sempre più concentrata sulla sua carriera sportiva, ma si trova alle prese con
alcuni turbamenti di tipo sentimentale: è stata presa alla nuova scuola prestigiosa,
la Clayton, ma non si sente a suo agio. Presto capirà di avere molte più cose
in comune con Izzie di quanto pensasse e finalmente si sente accettata nella sua comitiva. Il ragazzo
di Casey, Evan, incontra il nuovo gruppo di amici della ragazza, ma si sente un
pesce fuor d'acqua, in particolare nota il disagio di lei in presenza di lui.
Se
la prima stagione era incentrata su nuove relazioni amorose, la seconda ma
soprattutto la terza sono quelle del cambiamento. Adesso, senza l'ossessione di
trovare una ragazza e anzi immerso in una relazione aperta con Paige, il
ragazzo può focalizzarsi sul suo futuro e sulla ricerca di una propria
indipendenza, aiutato dal gruppo di supporto scolastico. Alle prese con l'ultimo anno di scuola, per prepararsi alla vita universitaria futura Sam deve decidere a quale college iscriversi e decide di andare a vivere per un periodo da Zahid, ma scopre ben presto che la convivenza non è semplice. E così abbiamo la
decisione di uscire dalla sua comfort zone: dorme fuori casa, rinuncia ad alcuni
rituali, cede spazio agli altri, fa richiesta per un college che sembra
perfetto per lui, apre un conto in banca per poter gestire i propri soldi,
vince la paura di parlare di fronte a un pubblico. Ad un certo punto della
serie ci si sorprenderà quasi a vedere Sam comportarsi in maniera così
naturale, come fosse un errore della trama. Ovviamente non lo è, siamo noi ad
avere una visione distorta di ciò che pensiamo debba fare o non fare un Sam.
In
tutto questo la relazione tra Elsa e Doug continua a vivere un momento di
stallo. La donna, da sempre super protettiva con Sam, impara a lasciare andare
sia il figlio che il resto della famiglia, staccandosi pur con qualche
difficoltà dal suo ruolo di mamma chioccia. Doug deve affrontare il tradimento
di Elsa e, finalmente, prende una decisione cacciando via di casa la moglie che
va a vivere nella stanza degli ospiti dell'amica, portando a conseguenze,
quali un percepito odio nei confronti di Elsa da parte dei figli, e quelle più sottili,
come il senso di colpa di Casey per aver fatto scoprire tutto al padre
devastandolo. Ma le conseguenze di questa scoperta non sono solo negative. Elsa, riflettendo sul suo comportamento, arriva alla decisione di abolire le
menzogne, e di cercare di essere più come Sam: pura, innocente, veritiera.
Intraprende così un percorso sicuramente difficile di riabilitazione, tentando
in ogni modo di riavvicinarsi alla sua famiglia e di ricucire un rapporto ormai
incrinato e forse spezzato per sempre. Un altro effetto positivo di questa
situazione è che ora Doug è più presente nella vita quotidiana dei figli. Quando
Doug decide di perdonare Elsa, si vede ancora ossessionato dal barista, l'uomo
con cui Elsa l'ha tradito, ma ci mette poco a rovinare tutto.
Julia, che
finalmente ha accettato la gravidanza, si è scusata con Sam per quanto accaduto
e riesce a ricucire col ragazzo una sorta di rapporto, non più professionale ma
di interesse per quel che farà. Un rapporto nato dalla nuova maturità di Sam,
che prima la tiene informata per telefono e poi si presenta allo studio per
ringraziarla di tutto e invitarla alla cerimonia di consegna dei diplomi. È proprio
qui che assistiamo alla scena epica in cui, dopo lo sfogo di Paige nei
confronti di alcuni bulli che hanno pasticciato la foto di Sam nel suo
annuario, il ragazzo prende coraggio e si presta, al posto di Paige, a parlare davanti
a tutti leggendo il suo discorso di fine anno, poiché Paige è rimasta senza voce a causa dello sfogo.
La terza stagione si focalizza sull'amicizia tra Sam e Zahid: l'amico sta
a poco a poco perdendo quell'eccentricità che lo ha sempre distinto per
compiacere la nuova fiamma (quasi la donna della sua vita), che esercita su di
lui un'influenza tossica. La scoperta da parte di Sam che la ragazza ha rubato
un prodotto da "Techtropolis" e la conseguente sua decisione di rispettare le
regole e denunciarla non può, quindi, che compromettere gravemente l'amicizia tra
i due colleghi. Assistiamo all'allontanamento tra i due amici e alla trasformazione
del simpatico "guru" quasi in un estraneo che arriva addirittura a ferire Sam
sminuendo la sua relazione con Paige, ormai sua ragazza fissa; smarrito senza
la sua guida, Sam si sente solo anche se sa di avere Paige a suo fianco (in maniera, forse, troppo asfissiante). Per Sam è arrivato anche il momento di dover affrontare la vita adulta e questo passaggio dal mondo del liceo, difficile ma a cui era comunque abituato, a quello universitario non è semplice. Vengono a mancare una serie di punti fissi della sua vita e inizialmente il protagonista fatica ad adattarsi ai nuovi ritmi e all'ambiente, ma ben presto si rivela non essere il solo.
Elsa e Doug sono ancora
alle prese con la crisi matrimoniale, complicata anche da un flirt dell'uomo
con un'altra donna. Grazie ad un'evidente maturazione da parte loro (in
particolare di Elsa, che sta imparando sempre più a lasciare ai propri cari il
loro spazio), le cose alla fine sembrano risollevarsi per il meglio, anche se
ritengo che insistere così a lungo su una dinamica già centrale nella scorsa
stagione è stata forse una scelta poco felice.
La storyline di Casey,
incentrata quasi esclusivamente sui dubbi della ragazza riguardo i propri
sentimenti, già palese al termine della scorsa stagione del feeling tra lei e
Izzie, deve affrontare tutte le conseguenze con il suo fidanzato Evan: questo
triangolo amoroso è certamente un buon pretesto per studiare meglio il rapporto
di Casey con sé stessa. I molteplici tira e molla tra le due ragazze, però, non
hanno aiutato la storyline. Fortunatamente, però, l'ottima costruzione del
personaggio, che sotto la scorza da "dura" nasconde una profonda saggezza e un
forte istinto alla comprensione e alla protezione di chi la circonda, in
particolare nel rapporto con sua madre (particolarmente interessante è notare come
la ragazza, prima così inflessibile nei confronti del tradimento della madre,
si ritrovi ora a vivere la stessa situazione). In tutto questo Evan è afflitto
da grosse indecisioni sulla strada da intraprendere a livello professionale e si
concentrerà proprio su questa sua ricerca, oltre a concedersi un gradito cenno
al suo background famigliare.
La terza stagione si mantiene su un buon livello
ma non raggiunge gli ottimi risultati delle precedenti, nonostante dimostra di
riuscire ancora a coniugare risate e commozione.
Arriviamo, poi, alla stagione
finale, la quarta, che chiude la serie. La scrittura, come sempre, si
contraddistingue. In particolare la storia tra Casey e Izzie fa un salto di
qualità, senza tralasciare, però, la storyline di Evan. Casey ha ancora bisogno
di interrogarsi su quali siano la sua identità e i suoi bisogni profondi, che
non coincidono necessariamente con ciò che gli altri si aspettano da lei. La
sua ambizione è sempre stata quella di ottenere un'ulteriore borsa di studio in
una buona università, ma il problema è che sta crollando sotto il peso delle
aspettative di tutti. La madre di Izzie è uno spirito libero che legge i
tarocchi, che adora Casey ma trascura i bisogni di sua figlia. La tematica
LGBTQ+ - come tutte le tematiche affrontate dallo show - trattata con
grande tatto e delicatezza - è un percorso di scoperta, di presa di
consapevolezza, di autodeterminazione e di identità, sessuale e personale.
Nel
frattempo Sam va di nuovo a vivere con Zahid, ritrovandosi a dover imparare a negoziare
la gestione di spazi e stile di vita. Forte sarà la paura di fallire con Elsa
pronta a riaccoglierlo a braccia aperte a casa Gardner. Anche Elsa e Doug avranno
il loro periodo di assestamento ora che hanno deciso di tornare insieme, in
particolare il signor Gardner non è affatto entusiasta della nuova relazione
della figlia. Senza dimenticare due personaggi cardine dello show, Zahid e
Paige, a cui viene dato maggiore spazio nel loro rapporto con Sam. Questi ha
deciso di fare il desiderato da tempo viaggio in Antartide, accompagnato inaspettatamente
dal padre, perciò con grande sofferenza dovrà dire addio al resto della famiglia,
ai suoi amici, ma soprattutto a Paige. I due affrontano la relazione a distanza
andando in due college diversi e, successivamente, il momento della rottura viene affrontato con
molta maturità. La chiusura del cerchio per Sam e compagni è, in realtà, l'inizio
di un nuovo capitolo delle loro vite, e questo dà non solo grande speranza agli
spettatori ma anche ampio respiro alla narrazione.
Gli episodi finali di Atypical
riprendono l'efficace metafora del mondo dei pinguini per parlare di una
capacità straordinaria e fondamentale: l'adattamento. Alle prese con il primo
vero volo fuori dal nido (la condivisione dell'appartamento con Zahid), Sam si
trova ad affrontare i prevedibili ostacoli del doversi adattare ad un'altra
persona, mentre cerca di individuare cosa vuole veramente dalla vita.
Quest'ultima
stagione, però, nonostante rimanga un bel prodotto, a volte indugia un po' troppo sull'aspetto comico, risultando meno equilibrata delle precedenti. Si
comincia a risentire un po' il peso delle puntate, dando l'impressione che la
storia di Sam e della sua famiglia stia sciogliendo tutti i suoi nodi, dando
vita a un nuovo equilibrio e, di conseguenza, preparandosi anche a mettere la
parola fine a questa serie tv. Una stagione che chiude un cerchio: dopo avere
superato paure e insicurezze, il protagonista raggiunge il suo sogno grazie a
una determinazione fuori dal comune e col pieno appoggio della famiglia. Il suo comportamento smette ben presto di connotare un disturbo al di fuori della normalità per ricordarci in continuazione quante volte abbiamo provato qualcosa di analogo. Se lui
è "atipico" lo è anche la sorella Casey, alla scoperta della sua sessualità, e la
fidanzata Paige, fuori le righe, quanto Zahid o i suoi genitori (perché tutti a modo nostro siamo
atipici).
La serie alterna abilmente momenti comici e drammatici. Capita di sorridere per alcuni comportamenti di Sam, senza però che questo si traduca mai in una presa in giro nei suoi confronti, anche perché si ride spesso anche degli atteggiamenti di alcuni neurotipici. Il risultato è una storia piacevole da seguire e molto dolce, ma allo stesso tempo in grado di far riflettere su tematiche importanti.
Atypical affronta il tema dell'autismo
in modo leggero e costruttivo, raccontando le vicende di un ragazzo adolescente:
la sua scoperta del sesso, le relazioni coi compagni di scuola, i contrasti con
la famiglia, il desiderio d'indipendenza pur tra mille ostacoli. Atypical
è un prodotto rivolto principalmente, anche se non in maniera esclusiva, ad un
pubblico giovane e si inserisce in una serialità sempre più attenta ad una rappresentazione
inclusiva. In conclusione Atypical si dimostra una serie tv in grado di
offrire interessanti spunti sulle difficoltà relazionali di chi è affetto da
disturbo dello spettro autistico e sulle dinamiche che caratterizzano il nucleo
familiare quando un membro presenta disabilità.
Quindi che cosa vuol dire
normale, soprattutto oggi? Normale è qualcosa che la società, il retaggio, gli
altri decidono essere tale rispetto a chi? In fondo Atypical racconta di
una semplice famiglia come tutte le altre che tenta di affrontare una sfida alla volta, come tutte le altre: che cosa c'è di più
"normale" in questo?