ATYPICAL


Atypical è una serie televisiva statunitense, disponibile su Netflix, creata da Robia Rashid. Protagonista è Sam Gardner, un ragazzo di 18 anni con una forma lieve di autismo, che come tutti i suoi coetanei è alla ricerca della propria indipendenza a scuola, a lavoro e in amore. Grazie alla voce narrante di Sam, Atypical rappresenta dettagliatamente le caratteristiche tipiche dei disturbi dello spettro autistico. Il protagonista presenta la sindrome di Asperger, ovvero la condizione più lieve di autismo senza compromissione intellettiva e del linguaggio associata, categoria diagnostica eliminata con la pubblicazione del DSM-5 (APA, 2013). L'ultima versione del DSM, infatti, presenta un'unica categoria, i "Disturbi dello Spettro Autistico", caratterizzata da deficit socio-comunicativi e schemi di comportamento fissi e ripetitivi. 
Si tratta di una serie tv in grado di sensibilizzare e avvicinare il pubblico a svariate tematiche di carattere psicologico in maniera ironica, delicata e leggera, dando particolare rilievo alle dinamiche familiari che possono intercorrere laddove è presente un membro con disturbo dello spettro autistico. Atypical dimostra questa capacità nel rappresentare la vita della famiglia Gardner con un mix di serietà e leggerezza, arricchendo il pubblico con informazioni circa i disturbi dello spettro autistico e le dinamiche umane che vi ruotano attorno. Partita quasi in sordina, è composta di otto episodi della durata media di circa mezz'ora. Una durata strana, che colloca la serie a metà strada tra le serie tv classiche (intorno ai tre quarti d'ora) e le sit-com (sui venti minuti).

Sam ha una passione smisurata per i pinguini e per l'Antartide, forse tanto amati perché destinati a scegliere una compagna per la vita e amarla per sempre: vorrebbe tanto trovare una fidanzata ma non sa da dove cominciare, ad esempio non sa di quali aspetti deve tenere conto per potersi definire innamorato; inoltre fatica a comprendere i comportamenti e le intenzioni altrui, soffermandosi sul significato letterale di ciò che gli viene detto non riuscendo a leggerne i significati impliciti. Ciò lo porta a cercare di interpretare il mondo esterno tramite continui parallelismi col mondo animale, per lui più comprensibile. Munito di quaderno e matita si appunta tutti i consigli che gli vengono dati, a cui aggiunge una ossessiva e scrupolosa osservazione di ciò che lo circonda. Ciò comporta delle difficoltà nelle relazioni, anche se non gravi, ma che a volte causano qualche fraintendimento. Conseguenza della sua mancanza di filtri è la sincerità con cui si rapporta agli altri. Come scrive lo stesso protagonista in un tema, a lui manca quello strato di significato in più che i neurotipici tendono ad applicare alla realtà per darle significato. Questo atteggiamento, tuttavia, per quanto imbarazzante in alcune occasioni, rende ciò che fa e i suoi sentimenti molto trasparenti. Nel corso del tempo ha sviluppato una serie di strategie che gli permettono di affrontare situazioni per lui particolarmente stressanti, ad esempio l'utilizzo di cuffie antirumore in spazi affollati e rumorosi. Quando si agita, inoltre, pratica rituali e gesti ossessivi, un esempio è la ripetizione del mantra "Adelia Antartico Imperatore Papua" ad libitum, ovvero la lista in ordine alfabetico delle specie di pinguino che popolano l'Antartide. A ciò si aggiunge una particolare predisposizione per il disegno e l'illustrazione: alcune persone con autismo, spesso con QI nella norma, presentano isolate capacità speciali, per esempio nella lettura, nella matematica o nel disegno. Le sue stranezze lo rendono inadatto al mondo da quando era bambino, i suoi genitori hanno sacrificato la propria vita e hanno sofferto per lui per consentirgli di vivere una vita del tutto normale; l'autismo è davvero presente nel cast in alcuni attori come Anthony Jacques nel personaggio di Christopher, ma in scena ci sono anche i dubbi i fallimenti di chi ruota attorno a Sam: la madre tormentata dall'infedeltà, il padre sopraffatto dalla crisi coniugale e da una paternità impegnativa, e la sorella che attraversa la fluidità sessuale dell'adolescenza cercando se stessa.

Personaggi importanti nella vita di Sam sono i genitori e la sorella. In particolare la sorella minore Casey è molto protettiva e sente un forte senso di responsabilità nei confronti del fratello, mettendosi spesso in secondo piano e rinunciando ai propri desideri per venire incontro alle difficoltà di Sam. Emerge, inoltre, nel corso della serie tv il vissuto di trascuratezza dovuto alle attenzioni rivolte completamente al fratello da parte dei genitori. Il padre Doug è il membro della famiglia che ha avuto maggiori difficoltà nell'accettare la diagnosi di Sam. Non sentendosi in grado di affrontare la situazione, ha abbandonato la famiglia per otto mesi quando Sam era piccolo. Ha sempre avuto difficoltà a comprendere e a relazionarsi con il figlio ma, con il sopraggiungere dell'adolescenza e la richiesta di chiarimenti sul mondo femminile, Doug ha così l'occasione di ricostruire il rapporto con Sam. La madre Elsa è iperprotettiva nei confronti del ragazzo, a tratti soffocante. Sa come gestirlo quando c'è una crisi, ha lottato col mondo esterno per potergli fare accettare meglio Sam, ha modificato la sua stessa famiglia per aiutarlo. Frequenta un gruppo di sostegno per genitori di figli con autismo e cerca di coinvolgere il marito in tutto ciò che riguarda Sam. Ha investito così tanto le proprie energie nel ruolo di madre che ha trascurato sé stessa e questo la porterà a tradire il marito nella prima stagione. 
A ciò si aggiungono le difficoltà col mondo esterno, estraneo alla tematica dell'autismo. A causa della particolarità di Sam, gli amici di famiglia si sono allontanati da loro portandoli a un vero e proprio isolamento. Episodio emblematico sulla scarsa sensibilizzazione e conoscenza del disturbo è l'arresto di Sam da parte di un poliziotto poiché gli risultava sospetto il comportamento del ragazzo. Oltre ad avere una famiglia che lo ama tantissimo, ha la terapeuta Julia che lo aiuta nel suo percorso di crescita, e l'amico Zahid, un singolare collega di lavoro da "Techtropolis", un ragazzo di origini asiatiche, spigliato ed estroverso, ossessionato dalle ragazze e dal sesso. È uno dei principali punti di riferimento per Sam per quanto riguarda il mondo esterno, ed è realmente affezionato all'amico. Poi c'è Evan, colui che diventerà da subito il ragazzo di Casey, un ragazzo molto gentile ed empatico che si affeziona a tutta la famiglia Gardner. Infine c'è Paige, una ragazza strana, un po' secchiona e un po' iperlogorroica, la notiamo cercare più volte di stabilire un contatto con Sam prima di venire compresa dal ragazzo. È interessata a lui, ne è innamorata, e resiste a tanto, a molto, per poter stare con lui. Si è informata, accetta i problemi del ragazzo, li sopporta e ci passa sopra. Lo perdona quando sbaglia ed è protagonista degli sfoghi più esilaranti della serie. 
Ovviamente Sam deve combattere ogni giorno con le sue fobie, deve affrontare il bullismo di chi a scuola non lo capisce e lo considera "strano", oltre ad altre mille altre difficoltà. Il bravissimo interprete di Sam, Keir Gilchrist, si cala perfettamente nei panni di un giovane autistico dimostrando notevoli doti attoriali, prendendo per mano lo spettatore e rendendolo partecipe del coinvolgente viaggio di Sam alla scoperta di sé. La serie deve molto  questo giovane attore protagonista. Notevoli anche le interpretazioni degli altri componenti della famiglia. Ci sono state associazioni di genitori con figli autistici che hanno criticato la serie per avere affrontato con troppa leggerezza e anche comicità una malattia così complicata, ma è proprio questa la forza di Atypical: trattare un tema atipico come l'Asperger nei suoi risvolti più normali. Perché anche chi soffre di queste patologie vive i nostri stessi stati d'animo, le nostre stesse emozioni, ha bisogni ed esigenze molto simili a quelli di tutti.


Tema principale della prima stagione è l'amore. Sam, infatti, è alle prese con i primi approcci con le ragazze, la sorella ha un fidanzato, mentre Elsa comincia una relazione extraconiugale in cui si rifugia per evadere dal suo ruolo di madre, che svolge con grande, spesso troppa, apprensione. Da quando hanno diagnosticato l'autismo al figlio, la vita della donna ruota attorno a questo. Spinta dal desiderio di avere il controllo su tutto per cercare di proteggere Sam, a volte è così concentrata su di lui da pensare di essere la sola in grado di aiutarlo. Contrariamente a Sam, ad essere molto legata al padre è Casey, un'adolescente scontrosa, soprattutto con la madre. Il fatto che Sam catalizzi l'attenzione della famiglia a suo discapito a volte la fa soffrire, ma si comporta comunque da buona sorella. Soprattutto non lo tratta con pietismo, ma pur proteggendolo si diverte anche a prendersi gioco di lui e delle sue fisse. La giovane ha trovato nella corsa un modo per fuggire alle incombenze familiari, una valvola di sfogo per sentirsi libera. 
Sam è deciso a trovare una fidanzata, una ricerca che diventerà presto la ricerca di una ragazza con cui fare pratica in attesa di potersi dichiarare alla persona cui lui davvero tiene, ovvero Julia, la sua terapista, ma l'unica che sembra disposta ad uscire con lui è Paige. Ad un certo punto lui non ne può più dell'attaccamento della ragazza e la lascia, usando parole molto offensive nei suoi confronti, senza mai chiederle scusa. Verso la fine della stagione si fissa ossessivamente con Julia, ma quando lei lo allontana, Sam soffre talmente tanto che diventa ingestibile a casa. La affronta in malo modo, costringendo la madre Elsa ad interrompere il percorso di terapia tra i due. Alla fine capirà di dover chiedere scusa a Paige, decidendo di voler tentare una relazione seria con lei, ma la ragazza non è pronta perché si sente ancora ferita. Così lei gli propone di divertirsi un po' in una relazione aperta. 
Nella stagione successiva, infatti, Sam si ritrova a dover cambiare molti terapeuti, senza trovare nessuno adatto a lui. Il resto della famiglia è anch'esso in una fase di crisi. Casey è sempre più concentrata sulla sua carriera sportiva, ma si trova alle prese con alcuni turbamenti di tipo sentimentale: è stata presa alla nuova scuola prestigiosa, la Clayton, ma non si sente a suo agio. Presto capirà di avere molte più cose in comune con Izzie di quanto pensasse e finalmente si sente accettata nella sua comitiva. Il ragazzo di Casey, Evan, incontra il nuovo gruppo di amici della ragazza, ma si sente un pesce fuor d'acqua, in particolare nota il disagio di lei in presenza di lui. 
Se la prima stagione era incentrata su nuove relazioni amorose, la seconda ma soprattutto la terza sono quelle del cambiamento. Adesso, senza l'ossessione di trovare una ragazza e anzi immerso in una relazione aperta con Paige, il ragazzo può focalizzarsi sul suo futuro e sulla ricerca di una propria indipendenza, aiutato dal gruppo di supporto scolastico. Alle prese con l'ultimo anno di scuola, per prepararsi alla vita universitaria futura Sam deve decidere a quale college iscriversi e decide di andare a vivere per un periodo da Zahid, ma scopre ben presto che la convivenza non è semplice. E così abbiamo la decisione di uscire dalla sua comfort zone: dorme fuori casa, rinuncia ad alcuni rituali, cede spazio agli altri, fa richiesta per un college che sembra perfetto per lui, apre un conto in banca per poter gestire i propri soldi, vince la paura di parlare di fronte a un pubblico. Ad un certo punto della serie ci si sorprenderà quasi a vedere Sam comportarsi in maniera così naturale, come fosse un errore della trama. Ovviamente non lo è, siamo noi ad avere una visione distorta di ciò che pensiamo debba fare o non fare un Sam. 
In tutto questo la relazione tra Elsa e Doug continua a vivere un momento di stallo. La donna, da sempre super protettiva con Sam, impara a lasciare andare sia il figlio che il resto della famiglia, staccandosi pur con qualche difficoltà dal suo ruolo di mamma chioccia. Doug deve affrontare il tradimento di Elsa e, finalmente, prende una decisione cacciando via di casa la moglie che va a vivere nella stanza degli ospiti dell'amica, portando a conseguenze, quali un percepito odio nei confronti di Elsa da parte dei figli, e quelle più sottili, come il senso di colpa di Casey per aver fatto scoprire tutto al padre devastandolo. Ma le conseguenze di questa scoperta non sono solo negative. Elsa, riflettendo sul suo comportamento, arriva alla decisione di abolire le menzogne, e di cercare di essere più come Sam: pura, innocente, veritiera. Intraprende così un percorso sicuramente difficile di riabilitazione, tentando in ogni modo di riavvicinarsi alla sua famiglia e di ricucire un rapporto ormai incrinato e forse spezzato per sempre. Un altro effetto positivo di questa situazione è che ora Doug è più presente nella vita quotidiana dei figli. Quando Doug decide di perdonare Elsa, si vede ancora ossessionato dal barista, l'uomo con cui Elsa l'ha tradito, ma ci mette poco a rovinare tutto. 
Julia, che finalmente ha accettato la gravidanza, si è scusata con Sam per quanto accaduto e riesce a ricucire col ragazzo una sorta di rapporto, non più professionale ma di interesse per quel che farà. Un rapporto nato dalla nuova maturità di Sam, che prima la tiene informata per telefono e poi si presenta allo studio per ringraziarla di tutto e invitarla alla cerimonia di consegna dei diplomi. È proprio qui che assistiamo alla scena epica in cui, dopo lo sfogo di Paige nei confronti di alcuni bulli che hanno pasticciato la foto di Sam nel suo annuario, il ragazzo prende coraggio e si presta, al posto di Paige, a parlare davanti a tutti leggendo il suo discorso di fine anno, poiché Paige è rimasta senza voce a causa dello sfogo. 

La terza stagione si focalizza sull'amicizia tra Sam e Zahid: l'amico sta a poco a poco perdendo quell'eccentricità che lo ha sempre distinto per compiacere la nuova fiamma (quasi la donna della sua vita), che esercita su di lui un'influenza tossica. La scoperta da parte di Sam che la ragazza ha rubato un prodotto da "Techtropolis" e la conseguente sua decisione di rispettare le regole e denunciarla non può, quindi, che compromettere gravemente l'amicizia tra i due colleghi. Assistiamo all'allontanamento tra i due amici e alla trasformazione del simpatico "guru" quasi in un estraneo che arriva addirittura a ferire Sam sminuendo la sua relazione con Paige, ormai sua ragazza fissa; smarrito senza la sua guida, Sam si sente solo anche se sa di avere Paige a suo fianco (in maniera, forse, troppo asfissiante). 
Per Sam è arrivato anche il momento di dover affrontare la vita adulta e questo passaggio dal mondo del liceo, difficile ma a cui era comunque abituato, a quello universitario non è semplice. Vengono a mancare una serie di punti fissi della sua vita e inizialmente il protagonista fatica ad adattarsi ai nuovi ritmi e all'ambiente, ma ben presto si rivela non essere il solo. 
Elsa e Doug sono ancora alle prese con la crisi matrimoniale, complicata anche da un flirt dell'uomo con un'altra donna. Grazie ad un'evidente maturazione da parte loro (in particolare di Elsa, che sta imparando sempre più a lasciare ai propri cari il loro spazio), le cose alla fine sembrano risollevarsi per il meglio, anche se ritengo che insistere così a lungo su una dinamica già centrale nella scorsa stagione è stata forse una scelta poco felice. 
La storyline di Casey, incentrata quasi esclusivamente sui dubbi della ragazza riguardo i propri sentimenti, già palese al termine della scorsa stagione del feeling tra lei e Izzie, deve affrontare tutte le conseguenze con il suo fidanzato Evan: questo triangolo amoroso è certamente un buon pretesto per studiare meglio il rapporto di Casey con sé stessa. I molteplici tira e molla tra le due ragazze, però, non hanno aiutato la storyline. Fortunatamente, però, l'ottima costruzione del personaggio, che sotto la scorza da "dura" nasconde una profonda saggezza e un forte istinto alla comprensione e alla protezione di chi la circonda, in particolare nel rapporto con sua madre (particolarmente interessante è notare come la ragazza, prima così inflessibile nei confronti del tradimento della madre, si ritrovi ora a vivere la stessa situazione). In tutto questo Evan è afflitto da grosse indecisioni sulla strada da intraprendere a livello professionale e si concentrerà proprio su questa sua ricerca, oltre a concedersi un gradito cenno al suo background famigliare. 
La terza stagione si mantiene su un buon livello ma non raggiunge gli ottimi risultati delle precedenti, nonostante dimostra di riuscire ancora a coniugare risate e commozione. 
Arriviamo, poi, alla stagione finale, la quarta, che chiude la serie. La scrittura, come sempre, si contraddistingue. In particolare la storia tra Casey e Izzie fa un salto di qualità, senza tralasciare, però, la storyline di Evan. Casey ha ancora bisogno di interrogarsi su quali siano la sua identità e i suoi bisogni profondi, che non coincidono necessariamente con ciò che gli altri si aspettano da lei. La sua ambizione è sempre stata quella di ottenere un'ulteriore borsa di studio in una buona università, ma il problema è che sta crollando sotto il peso delle aspettative di tutti. La madre di Izzie è uno spirito libero che legge i tarocchi, che adora Casey ma trascura i bisogni di sua figlia. La tematica LGBTQ+ - come tutte le tematiche affrontate dallo show - trattata con grande tatto e delicatezza - è un percorso di scoperta, di presa di consapevolezza, di autodeterminazione e di identità, sessuale e personale. 
Nel frattempo Sam va di nuovo a vivere con Zahid, ritrovandosi a dover imparare a negoziare la gestione di spazi e stile di vita. Forte sarà la paura di fallire con Elsa pronta a riaccoglierlo a braccia aperte a casa Gardner. Anche Elsa e Doug avranno il loro periodo di assestamento ora che hanno deciso di tornare insieme, in particolare il signor Gardner non è affatto entusiasta della nuova relazione della figlia. Senza dimenticare due personaggi cardine dello show, Zahid e Paige, a cui viene dato maggiore spazio nel loro rapporto con Sam. Questi ha deciso di fare il desiderato da tempo viaggio in Antartide, accompagnato inaspettatamente dal padre, perciò con grande sofferenza dovrà dire addio al resto della famiglia, ai suoi amici, ma soprattutto a Paige. I due affrontano la relazione a distanza andando in due college diversi e, successivamente, il momento della rottura viene affrontato con molta maturità. La chiusura del cerchio per Sam e compagni è, in realtà, l'inizio di un nuovo capitolo delle loro vite, e questo dà non solo grande speranza agli spettatori ma anche ampio respiro alla narrazione. 
Gli episodi finali di Atypical riprendono l'efficace metafora del mondo dei pinguini per parlare di una capacità straordinaria e fondamentale: l'adattamento. Alle prese con il primo vero volo fuori dal nido (la condivisione dell'appartamento con Zahid), Sam si trova ad affrontare i prevedibili ostacoli del doversi adattare ad un'altra persona, mentre cerca di individuare cosa vuole veramente dalla vita. 
Quest'ultima stagione, però, nonostante rimanga un bel prodotto, a volte indugia un po' troppo sull'aspetto comico, risultando meno equilibrata delle precedenti. Si comincia a risentire un po' il peso delle puntate, dando l'impressione che la storia di Sam e della sua famiglia stia sciogliendo tutti i suoi nodi, dando vita a un nuovo equilibrio e, di conseguenza, preparandosi anche a mettere la parola fine a questa serie tv. Una stagione che chiude un cerchio: dopo avere superato paure e insicurezze, il protagonista raggiunge il suo sogno grazie a una determinazione fuori dal comune e col pieno appoggio della famiglia. Il suo comportamento smette ben presto di connotare un disturbo al di fuori della normalità per ricordarci in continuazione quante volte abbiamo provato qualcosa di analogo. Se lui è "atipico" lo è anche la sorella Casey, alla scoperta della sua sessualità, e la fidanzata Paige, fuori le righe, quanto Zahid o i suoi genitori (perché tutti a modo nostro siamo atipici).

La serie alterna abilmente momenti comici e drammatici. Capita di sorridere per alcuni comportamenti di Sam, senza però che questo si traduca mai in una presa in giro nei suoi confronti, anche perché si ride spesso anche degli atteggiamenti di alcuni neurotipici. Il risultato è una storia piacevole da seguire e molto dolce, ma allo stesso tempo in grado di far riflettere su tematiche importanti. 
Atypical affronta il tema dell'autismo in modo leggero e costruttivo, raccontando le vicende di un ragazzo adolescente: la sua scoperta del sesso, le relazioni coi compagni di scuola, i contrasti con la famiglia, il desiderio d'indipendenza pur tra mille ostacoli. Atypical è un prodotto rivolto principalmente, anche se non in maniera esclusiva, ad un pubblico giovane e si inserisce in una serialità sempre più attenta ad una rappresentazione inclusiva. In conclusione Atypical si dimostra una serie tv in grado di offrire interessanti spunti sulle difficoltà relazionali di chi è affetto da disturbo dello spettro autistico e sulle dinamiche che caratterizzano il nucleo familiare quando un membro presenta disabilità. 
Quindi che cosa vuol dire normale, soprattutto oggi? Normale è qualcosa che la società, il retaggio, gli altri decidono essere tale rispetto a chi? In fondo Atypical racconta di una semplice famiglia come tutte le altre che tenta di affrontare una sfida alla volta, come tutte le altre: che cosa c'è di più "normale" in questo?