Non so bene
da dove iniziare per fare un'introduzione adeguata poiché, quando si tratta di
scrivere di serie tv così lunghe e complesse, mi perdo sempre in discorsi
infiniti ed inutili. So già che si tratta di una di quelle recensioni che
rileggerò per il resto della vita, perché Orange is the New Black, come
già qualcuno ha detto, non è una serie tv, ma un modo di pensare. C'ho messo un
po' a terminarla perché vuoi la pandemia, vuoi le stagioni sempre un po'
uguali, vuoi per il tempo sempre poco e usato per guardare altre serie tv,
perché di ossessioni non ne hai mai abbastanza, allora eccomi qui. L'ho
iniziata forse poco prima che terminassero le ultime due stagioni e poi
continuata a rilento durante il primo lockdown, poi il secondo; ad oggi posso
dire di essermi divorata anche le ultime due stagioni, forse le più belle.
Inizialmente un po' lente, poi cominci ad affezionarti ai molti personaggi
poliedrici che fanno da contorno alle sbarre di Litchfield. La serie è tratta dalla biografia di Piper Kerman,
Orange is the new black: My year in a women's prison, sebbene sia stata
romanzata e alcuni eventi stravolti. Utilizzando un tono unico, capace di incrociare drama e
comedy, senza far sembrare uno dei due aspetti forzato o fuori posto, si passa
dal dramma alla risata in continuazione, creando un'atmosfera in cui i due
fattori si mischiano, senza rendere estremamente noiosa la serie per i temi
importanti che affronta.
Per
cominciare questo viaggio, è giusto iniziare da una breve sinossi introduttiva
fino ad arrivare all'analisi di personaggi, di temi e di significati intrinseci
di ogni storia.
Piper Chapman è una donna proveniente dal Connecticut,
residente a New York, che viene condannata a scontare quindici mesi al
Litchfield, un carcere federale femminile gestito dal Dipartimento Federale di
Correzione, per aver trasportato una valigia piena di soldi di provenienza
illecita per Alex Vause, una trafficante di droga internazionale e un tempo sua
amante. Piper è fidanzata e in procinto di sposarsi con Larry Bloom che le sta
accanto per un breve periodo in cui si trova incarcerata. Dietro le sbarre
Piper rincontra Alex, alla quale, nonostante un iniziale astio, si riavvicina.
Oltre a loro, in carcere faremo la conoscenza di tante altre donne dalle
bianche, a quelle afroamericane, a quelle sudamericane.
Dunque man mano che la
prima stagione di Orange Is The New Black avanza, ci si accorge che si
tratta di una serie corale, in cui le altre carcerate non sono delle comparse
utili solo a contestualizzare la storia di Chapman, ma protagoniste in grado di
occupare tranquillamente il centro della scena con carisma e storie importanti.
L'ottimo espediente di mostrare
in ogni puntata come queste donne sono arrivate lì, e non solo i continui
flashback su Piper, evidenzia come questi personaggi funzionano bene sia come
carcerate che nella vita normale.
Il concetto di fondo per cui non sempre si finisce in carcere perché si è criminali incallite è giustissimo e lodevole, ma rischia di perdere di significato per alcune di esse perché non sempre è così nella realtà: Miss Claudette, scorbutica compagna di stanza di Piper, aveva una ditta di pulizie con cui nascondeva gli ingressi clandestini di minorenni negli Stati Uniti, e viene condannata per aver ucciso un uomo che picchiava e molestava una delle sue ragazzine dell'impresa di pulizie (prima stagione); quando si scopre la sua drammatica storia è facile amarla un pochino di più. Lo stesso non si può dire per Suzanne "Occhi Pazzi" e Dogget "Pennsatucky" che, con tutto l'affetto e la comprensione per il loro passato, hanno chiaramente dei problemi psichici importanti. Altre storie molto commoventi sono quelle di Miss Rosa e di Tricia. Miss Rosa Cisneros è una donna malata di cancro. A causa della sua condizione risiede permanentemente nelle celle di accoglienza. È stata incarcerata per rapina ad una banca. Quando la sua situazione si complica e viene a conoscenza che non le rimane più tanto tempo per vivere, durante uno dei suoi spostamenti per i controlli in ospedale, accompagnata da Lorna alla guida e una guardia che la sorveglia, le si presenta la possibilità di scappare alla guida del furgone che tiene Lorna, la quale distraendo la guardia, ha volutamente lasciato le chiavi alla guida per regalarle l'ultima ebrezza di vita (seconda stagione). Patricia "Tricia" Miller è una delle detenute più giovani; è finita in carcere a causa di furto e probabilmente per questioni legate alla droga. Insieme alle altre giovani ragazze fa parte del gruppo delle "figlie di Red", la quale le è molto legata. La sua ragazza è Mercy Valduto. Morirà al termine della prima stagione per overdose in prigione (a causa di una dose fornita da "Pornobaffo").
Protagonista
indiscussa, però, rimane l'essere donna, che sia pazza, criminale, bianca,
nera, tutte all'interno del penitenziario vivono la stessa condizione: vengono
trattate come degli oggetti, denigrate, insultate e minacciate. Condizione che
anche nella realtà fuori dal carcere, purtroppo, non è diversa. Gli uomini – le
guardie - non escono bene da questo quadro: Mendez "Pornobaffo", uno dei personaggi
peggiori all'interno del penitenziario, ha se non altro il pregio di essere
coerente con sè stesso, soprattutto quando, senza neanche rendersi conto, si
ritrova incastrato nel crescere un figlio non suo (stagioni 1-2-3); su Bennet
c'è poco da dire, visto che è proprio per colpa sua che Mendez è stato
incastrato per la gravidanza di Daya, avendola messa incinta lui e poi
scappandosene a gambe levate nella terza stagione per vigliaccheria, dopo aver
confessato il suo crimine; Luschek, responsabile del reparto elettrico,
a cui spesso viene chiesto di fare dei lavoretti per evitare di pagare un
esterno, ha un rapporto d'odio-amicizia con Nicky, che la aiuterà nel suo spaccio
di eroina (stagione 3), e frequenterà per un breve periodo la sua collega Susan
(stagione 2), fino a diventare l'antagonista delle ultime due stagioni; Charlie
Coates, subentrato dalla stagione 3, come agente che, dopo averla
violentata, inizia una relazione segreta con "Pennsatucky", che non riesce a
liberarsi del rapporto tossico se non nella stagione 6, durante la quale andrà
a costituirsi dopo essere scappata con lui nei boschi, a seguito della rivolta
nella stagione precedente; Piscatella, antagonista della quarta e della quinta
stagione, è sicuramente il personaggio più crudele che, dopo diversi soprusi e
minacce dalla stagione 4, ha torturato le donne carcerarie durante la rivolta
(stagione 5), prima di morire per mano di un agente della polizia e per
la cui morte è stata accusata ingiustamente Taystee, condannata all'ergastolo
tra la sesta e la settima stagione; Humphrey, uno dei principali
antagonisti delle stagioni 4 e 5, insieme a Piscatella, contro i quali, a
seguito di maltrattamenti subiti dalle donne, le detenute si ribellano per la
morte di Poussey, circondando le guardie e facendo cadere la pistola di
Humphrey che, presa da Daya, spara contro la guardia ferendolo, incitata dalla
furia delle altre donne, portandolo poi alla morte nella stagione successiva; Baxter,
giovane inesperto alla sua prima esperienza in un carcere, che entra nella
stagione 3, per poi soffocare Poussey, durante una ribellione delle detenute ai
soprusi delle guardie alla fine della stagione 4, uccidendola, e successivamente
si ritirerà nella stagione successiva dopo aver tentato di costituirsi e di
suicidarsi; Hopper che, dalla stagione 4, si inserisce come guardia nel
carcere di Litchfield per rubare le scene nelle ultime due, nelle quali si
avvicina ad Aleida Diaz (rilasciata nella stagione 4) che, furba, si stabilisce
a casa dell'uomo e, una volta riottenuti i figli e portati con sé, lo usa per
spacciare droga all'interno del carcere.
Tra le donne "guardie" di spicco,
oltre alla mite ma vendicativa Susan Fischer, spuntano McCallaugh, introdotta nella stagione 4, che diventa
uno degli ostaggi nella stagione successiva, insieme ad altre guardie, per poi
essere spostata al carcere di massima sicurezza nelle ultime due stagioni e
intrattenere una relazione sessuale con Alex verso la fine, minacciata nel
vendere caricabatterie (per i telefoni introdotti nel carcere da Luschek) per ottenere soldi in cambio, e Tamika,
vecchia amica di Taystee, che arriva nel penitenziario nelle ultime due
stagioni per poi diventare direttrice al Litchfield, non ben vista dalle
altre guardie che pensano che non si sia guadagnata il posto per i suoi meriti
ma, nonostante ce la mette tutta per portare un po' di ordine e di umanità nel
carcere, come assunta viene presto licenziata da Linda Ferguson.
Abbiamo, poi, personaggi un po' più magnanimi: Joe Caputo, assistente del custode che, in seguito al licenziamento di Natalie Figueroa, gli verrà affidata la gestione del carcere di Litchfield, il quale, a differenza di Fig, si preoccupa molto delle carcerate e cerca spesso di aiutarle; si prende una cotta, non ricambiata, per Susan Fischer che lo costringerà alle dimissioni dall'incarico come insegnante (ottenuto nella sesta stagione a seguito del licenziamento dopo la rivolta), avrà una relazione prima con Linda Ferguson (responsabile per gli acquisti per la MCC) e poi con Natalie che, a differenza di Linda, ha avuto un notevole cambiamento: prima direttrice dispotica, donna spocchiosa ed esigente, attenta solo alle apparenze e al proprio tornaconto personale, che mette terrore nel carcere di Litchfield, poi nel corso delle sette stagioni è passata da antagonista a protettrice dei diritti delle detenute; Healey, il custode delle guardie, subisce un'inversione di rotta, verso metà della prima stagione, rendendo il suo personaggio interessante proprio per la sua lesbo-fobia, pretesto che porterà Piper in isolamento, e lo vedremo poi, con il passare delle stagioni, sempre più malinconico, depresso per il suo matrimonio, con uno spiraglio di luce nell'unico rapporto con Red, seppur fasullo perché costruito solo con l'intento di lei di rientrare come capo chef nella cucina, arrivando così a portare l'uomo a ritirarsi del tutto nella quinta stagione (dopo un tentativo di suicidio in quella precedente). Altri uomini, come Larry Bloom, seppur al di fuori delle dinamiche del carcere, di sicuro non ne escono meglio: da un atteggiamento empatico e servizievole fino al massimo grado di egoismo e di cattiveria (senza contare una certa dose di idiozia: seriamente, ma chi non avrebbe capito che certe cose non sono proprio da dire in un'intervista radio?!).
Prima di
venire alla conoscenza dei singoli principali personaggi femminili, che ne vale
la pena, faccio una premessa. Per non confondere le trame delle sette stagioni
con le storie di ogni personaggio, preferisco ricordare prima le parti
fondamentali delle singole stagioni. La prima è una sorta di introduzione
alle storie delle principali protagoniste, a cominciare da Piper e da Alex, da
Red, da Dogget, da Nicky, da Lorna, a Taystee, a Cindy, a Suzanne "OcchiPazzi",
a Poussey, per poi arrivare a Daya e Aleida Diaz, Gloria, Maria, Blanca, fino a
personaggi minori, ma non meno importanti, come Frieda, Watson, Sophia Burset,
Claudette, Marisol, Maritza, Norma, Big Boo, Tricia, Gina e Rosa. Poi Leanne,
Angie, "Yoga" Jones, MeiChang, Sorella Ingalls, Anita De Marco e altri. Tutte
storie condensate nei 13 episodi, chi più e chi meno, che si aggiungeranno ad
altre nelle stagioni successive. Passato e presente si uniscono per dare una
conoscenza a tutto tondo di tutte le donne, principali e non. Soffermandosi in
particolar modo a quella che è la storia di Piper Chapman, che non subisce una
sorta di trasformazione, bensì fa scoprire a noi il suo lato oscuro; gli altri
personaggi fanno sì da contorno al presente di Piper ma riescono ad essere
anche un deterrente per mantenere alta la qualità degli episodi, scoprendo il
loro passato. Nella seconda stagione, che mantiene la qualità
strutturale e di scrittura della prima, oltre ad approfondire le stesse, ne
conosceremo altre di figure femminili, come Yvonne Parker e Brook Soso, che si incontreranno/scontreranno
con le protagoniste che già conosciamo. Penso soprattutto alla subdola Vee
(Yvonne), la cui parabola fatta e finita è servita a dare una spina dorsale
all'intera stagione. Ex amica e poi nemica di Red, appena metterà piede a Litchfield,
metterà i bastoni tra le ruote a questi e porterà dalla sua parte il gruppo
delle afroamericane. Cercherà di sabotare lo spaccio di droga, gestito da Red
nel giardino della prigione, per poi trovare proprio da lì un modo ingegnoso
per evadere dalle guardie. Farà una brutta fine al termine della stagione. La sceneggiatrice aveva fatto sapere che la seconda
stagione avrebbe visto il personaggio di Piper meno centrale, aprendo a una
visione più caleidoscopica delle detenute di Lietfield. Anche il ruolo di Alex
è ridotto ai minimi termini per impegni dell'attrice, per questo motivo vediamo
poco di loro due insieme. Nella terza stagione viene introdotto il
personaggio di Lolly Whitehill, con problemi psichici, e di Stella Carlin, con cui Piper avrà un
breve flirt e inizierà lo spaccio delle mutandine; nella quarta proseguiranno
tensioni con le altre detenute che ormai temono Piper al punto che avrà un
acceso scontro con Maria. La stagione si conclude con una ribellione progettata
dalle detenute, stufe dei maltrattamenti, ai danni delle guardie e vedrà la
morte di Poussey per mano di una di esse. Nella quinta stagione le
detenute hanno assunto il controllo del Lichtfield, mentre le guardie sono
state sottomesse. Non si tratta, tuttavia, solo dello scontro fra carcerate e
secondini, ma anche di quello fra uomini e donne. Le ultime due stagioni (sesta e settima) si spostano di ambientazione: le detenute conosceranno il carcere di massima sicurezza e verranno smistate tra i blocchi C e D, dove conosceranno le spietate Madison (chiamata Badison) Murphy e le sorelle rivali Carol e Barbara Denning. Altre detenute verranno portate al reparto psichiatrico "Florida" (blocco B), altre ancora al centro d'immigrazione. Coloro che non saranno più presenti nelle ultime due stagioni saranno trasferte nel penitenziario dell'Ohio.
Così
iniziamo ad analizzare queste fantastiche donne. E cominciamo proprio da Piper,
la protagonista dichiarata dalla prima stagione ma che passerà in secondo piano
rispetto alla vastissima schiera di donne presenti al Litchfield. Questo
aiuterà anche a trarre una trama un po' più approfondita delle singole
stagioni. Perché OITNB non è fatta di trame, ma di singole storie e di personaggi. Quelli femminili, appunto. Dal pilot, Piper Chapman emergeva come una
bambolina naif, impacciata, in balia degli eventi e vittima di un mondo
cattivo. Una sensazione confermata nei primi episodi, visto che lo scontro con
Red viene risolto grazie a un'intuizione che porterà Chapman ad essere
accettata dal gruppo delle carcerate. Incastrata per uno scherzo del destino,
architettato per avere uno sconto di pena proprio dalla sua ex fidanzata, che
inizialmente negherà di essere la parte in causa della sua prigionia, farà la
pace con Alex, con la quale si avvicinerà a livello sentimentale e tradirà
Larry. Quest'ultimo indagherà sul coinvolgimento di Alex nella carcerazione di
Piper, che non crederà all'uomo, pur di non dubitare della lealtà di Alex. Ma
presto verrà messa alle strette da Alex che le chiederà di fare una scelta tra
lei e Larry e, a sorpresa, Piper sceglierà proprio lui. Il finale della prima stagione
è solo la conferma di una Chapman del tutto diversa da quella mostrata nel
primo episodio: il carcere e l'abbandono da parte di Larry, a causa della
scoperta del tradimento, sembra che l'abbiano trasformata e, dal visetto angelico
dei primi episodi, ci rendiamo conto, nel corso dei flashback, che nella storia
con Alex la vera stronza è stata proprio lei, lasciandola in un momento
difficile della sua vita, ovvero la morte di sua madre. Questa cattiveria,
arrivata allo sfinimento, la vediamo emergere proprio nel momento in cui sta per mettere
le mani al collo di Dogget, una tossica che si crede di essere la parabola di
Dio, che ha individuato Piper come sua nemica da annientare; "le puttane devono
imparare" commenterà lei alla conclusione dell'episodio: quella rabbia sfogata
e che nasce dalla frustrazione di essere rimasta sola. Bullizzata nuovamente
nella stagione 6 da Badison, chiederà a Taystee perché se la prendono tutti
con lei, ottenendo come risposta che è vista dagli altri come la ricca borghese
che ha sempre avuto tutto.
Nella seconda stagione tra lei e Alex i
rapporti continueranno ad essere tesi e le due si troveranno nuovamente in
disaccordo quando verranno chiamate a confessare il loro coinvolgimento diretto
con il boss trafficante di droga, con cui Alex aveva rapporti fin da ragazza, Kubra.
Quest'ultima negherà ogni coinvolgimento, al contrario di quanto detto a Piper,
che invece affermerà il vero e rimarrà in prigione a scontare i suoi mesi.
Senza Alex, ormai in libertà vigilata, Piper in un momento di sconforto tenterà
di riavvicinarsi a Larry, nella giornata del funerale della nonna concessa
sotto permesso e per il quale verrà odiata dalle altre donne carcerate,
scoprendo però che il suo ex si è messo con la sua migliore amica. In tutto
questo Alex verrà rispedita in carcere per aver infranto la libertà vigilata. Il
lato oscuro di Piper emergerà anche nel suo rapporto con la nuova arrivata
Brook. Inoltre Piper avvia una newsletter sulla prigione e
fa un accordo con un giornalista per indagare sugli eventi finanziari della
prigione, scoprendo prove sulla direttrice Figueroa, costringendola alle
dimissioni.
Nella terza stagione Chapman avvia un'attività vendendo mutandine usate a persone al di
fuori di Litchfield, arruolando suo fratello Cal come intermediario. Fa molti
soldi ma si rende conto che deve pagare tutti i dipendenti del Litchfield che
ha assunto per lavorare, così perdendo tutto. Dopo un avvicinamento con Alex che terminerà a causa
della paranoia di quest'ultima nel timore di essere minacciata dal suo boss, inizia
una relazione con una prigioniera australiana, Stella, appena arrivata, ma
quando scopre che la ragazza le ha rubato i soldi del contrabbando, orchestra
il suo mandato in massima sicurezza prima della sua data di rilascio.
Nella quarta stagione Chapman,
ormai temuta da molte detenute, sceglie una di esse che possa proteggerla,
Stephanie Hapakuka (che poi la tradirà perchè sfruttata), e continua la sua attività di mutandine ma si
ritrova in concorrenza con un gruppo di dominicani guidati da Maria Ruiz che ha
deciso di farla fuori con continue minacce. Quando Chapman si allea con una
banda di suprematisti bianchi, si fa forza e parla con Caputo, pensando di punirla con
l'isolamento, dopo aver piantato il contrabbando nella cuccetta di Maria, reputandosi responsabile di altri anni aggiunti alla condanna di Ruiz, così Maria si vendica
rapendola e facendola marchiare con una svastica. Nel frattempo cerca di riavvicinarsi
ad Alex (quinta stagione), dopo averla aiutata ad elaborare la colpa per aver dovuto uccidere
Aydin Bayat, mandato da Kubra per vendicarsi di lei, e, venuta a conoscenza diretta delle ingiustizie nel modo in cui le guardie stanno trattando i detenuti, si
unisce al gruppo delle detenute per la ribellione. Dopo la morte di
Poussey, Piper e Alex decidono di restarne fuori e si divertono ad "addestrare" Linda Ferguson su come essere una vera
detenuta ma, quando Piper capisce che sa di Aydin, la minaccia. Alex, che
probabilmente conosce meglio Piper, le fa notare più volte che non riesce a
sopportare di non avere il controllo di una situazione, rendendola
presumibilmente una "maniaca del controllo". Un buon esempio di ciò
viene mostrato quando Piper si unisce al gruppo delle afro, durante la rivolta
carceraria per aiutare con i negoziati e, secondo Alex, riprendere il controllo
sulla sua situazione attuale. Tuttavia, ci viene mostrato in seguito che Piper
si rammarica e si rimprovera per essersi concentrata sulla rivolta invece di
passare del tempo con Alex. Dopo che Alex e Piper hanno affrontato insieme il
rapimento di Piscatella, si rende conto che vuole stare con Alex per il resto della
sua vita e le propone di sposarla, prima che gli ufficiali fanno saltare in aria
l'entrata della piscina.
Siamo alla sesta stagione e le detenute vengono
mandate in massima sicurezza, dove vengono divise in due blocchi: C e D. Piper,
dopo aver temuto di averla persa, ritrova Alex e le due stanno insieme nello
stesso blocco. Qui fa
la conoscenza di gente
pericolosa come le sorelle Carol (blocco C) e Barb (blocco D), e Madison –
appartenente al blocco C - sua compagna di stanza che la bullizza. È molto protettiva
e pronta a fare qualsiasi cosa per tenere Alex fuori dai guai ma sarà la prima a crearne. Piper ricatta la
guardia Luschek per aver fatto entrare i telefoni cellulari, facendogli
approvare il gioco del pallone, occasione che unisce tutte le detenute e
permette a Piper e Maria di chiarirsi. Nel frattempo Alex ha fatto un patto con Carol per proteggere
Piper da Madison in cambio di lei che lavora per Madison. Alla fine della
stagione Piper scopre che sta per essere rilasciata. Alex è scioccata poiché
pensava che avrebbero trascorso altri nove mesi insieme; tuttavia è entusiasta
per lei. Le due si sposeranno in una stanza, sorvegliata da Luschek, che ha
concesso a Nicky di officiare il matrimonio.
Nell'ultima stagione vediamo
una Piper in libertà vigilata che fa fatica ad ambientarsi di nuovo nella
realtà fuori dal carcere; le manca Alex ma è consapevole che portare avanti un
rapporto a distanza è estremamente difficile, così le due concordano di poter
frequentare altre persone. Piper difficilmente si lascia andare fino a quando
fa la conoscenza di Zelda per poi dover interrompere il rapporto con Alex.
Nell'ultimo episodio vediamo che Piper riesce a trovare la sua strada e, dopo
un po' di tempo, le due riescono a ricongiungersi, dopo che Alex è stata
trasferita in Ohio per mano di McCallaugh.
Alex
Vause è un'ex
narcotrafficante per un non ben specificato cartello internazionale. Dieci anni
prima aveva una relazione con Piper, che aveva coinvolto nei suoi affari
illegali. Dopo che Alex le chiede per la seconda volta di trasportare
narcodollari, Piper la lascia, ormai insofferente a quella vita illegale; non
cambia idea neanche di fronte alla morte della madre di Alex, facendo cadere, quindi, Alex nella disperazione dopo il suo abbandono. Alex inizia ad abusare di
eroina e viene poi mandata in riabilitazione dal suo capo e boss del cartello
di droga, Kubra. Dieci anni dopo la rivediamo in carcere: è proprio lei a fare il nome
di Piper durante la sua testimonianza in cambio di uno sconto di pena, visto
che da anni non aveva più sue notizie e non le aveva mai perdonato di
averla abbandonata e di non essersi presentata al funerale della madre. Alex ha vissuto un'infanzia difficile, senza un padre
ed in gravi difficoltà economiche. Raggiunta l'età adulta rintraccia il padre,
scoprendo che non era la grande rock star di cui la madre le aveva parlato ma
ormai un tossico che suona in piccoli locali e garage: durante questo incontro
fa la conoscenza del suo futuro spacciatore che la "assume".
All'interno
del penitenziario si avvicina nuovamente a Piper, per poi essere abbandonata di nuovo,
nonostante alla fine le avesse detto la verità sull'aver fatto il suo nome per
uno sconto di pena. Dopo aver testimoniato contro il suo boss, contrariamente a
quanto aveva detto a Piper di fare, si trova in libertà vigilata, e fuori dalla
prigione cerca di comunicare, inutilmente, con Piper attraverso lettere di
scuse che lei puntualmente butterà. Rientrerà in prigione per aver infranto la
libertà vigilata.
Solo allora, nella terza stagione, si avvicinerà di
nuovo a Piper. Quando
una nuova detenuta, Lolly, inizia a osservare ossessivamente Alex, lei diventa
paranoica, pensando che la detenuta sia stata inviata dal suo boss per
ucciderla. Infine riesce ad avere una discussione con lei, scoprendo che in
realtà Lolly soffre di una malattia mentale, sente le voci e ha allucinazioni
che la rendono paranoica. Piper si fa sempre più sprezzante nei confronti della
paranoia di Alex, rifiutandosi di credere che qualcuno potrebbe infiltrarsi in
prigione e tentare di ucciderla e la tradisce con Stella. Nel finale di stagione Aydin Bayat,
mandato dal suo boss, si fa vivo nella serra di Litchfield, travestito da
guardia carceraria, e la mette con le spalle al muro.
Nella quarta
stagione Alex viene quasi strangolata a morte da Aydin, quando Lolly si
presenta nella serra, sentendo lo scompiglio. Salva Alex calpestando il petto e
la gola di Aydin, finché questo non muore apparentemente. Quella notte Alex va
con l'intenzione di seppellire il corpo, quando scopre che è ancora vivo,
benché paralizzato, e tra le lacrime lo uccide soffocandolo con un panno. Il
giorno dopo Alex, Lolly e Frieda fanno a pezzi il corpo e lo seppelliscono in
giardino. Alex trascorre il resto della stagione completamente consumata dai
sensi di colpa e cercando di trattenere Lolly, inutilmente, dal confessare il
suo omicidio. Piper le starà vicino e si trovano insieme fino ai primi minuti
della ribellione.
Dopo
gli ultimi eventi della rivolta della quinta stagione, Alex è stata
portata in ospedale a causa del suo grave infortunio procurato da Piscatella.
Lì ha subito due interventi chirurgici. Una volta che si è ripresa, è stata
smistata nel blocco C, insieme a Piper, al Litchfield di massima sicurezza.
Alle prese con le minacce da parte di Madison, Piper si confida con Alex che,
in seguito, parla con Madison e la convince a lasciare in pace Piper. Madison
prende da parte Alex che le rileva quale guardia è corrotta all'interno della
prigione, e la possibilità di importare telefoni. Inoltre fa visita a Carol, con la quale fa un
patto: lei lavorerebbe per Carol, mentre Madison lascerebbe in pace Piper.
Prima di uscire di prigione, Piper insieme ad Alex si fa sposare da Nicky. Si
intuisce che Alex abbia mentito a Piper sulla presentazione della sua domanda
all'università, a causa della sua insicurezza, e la getta nel cestino. Alex si vede costretta da parte di Carol
di far parte del blocco che attaccherà Barb per ucciderla, ma fortunatamente
nessuna delle detenute vuole la guerra fra i blocchi, così, mentre
tranquillamente tutte giocano a pallone, Carol e Barb si uccidono a vicenda.
Nell'ultima stagione Alex e Piper cercano di portare avanti la relazione a
distanza con lei nel carcere e Pip fuori alle prese con una nuova vita che la
porterà a riflettere e ad allontanarsi nuovamente da Alex. Solo nel finale di
stagione vedremo le due di nuovo insieme.
Galina "Red" Reznikov si
trova reclusa in questo carcere per aver intessuto rapporti con la mafia russa
quando gestiva assieme al marito un ristorante in Astoria. Prima di arrivare in
America e sposarsi, ha tradito il compagno con un altro uomo, poiché lo reputava noioso e debole. Ha deciso, poi, di acconsentire al
matrimonio e iniziare un'altra vita in America, come lui le ha promesso; Red si è attirata le ire dei
boss mafiosi per aver commesso un grave atto su una delle loro mogli,
rompendole una protesi mammaria. Successivamente, però, grazie alle sue capacità,
la donna è riuscita ad impressionare i capi russi, dando loro dei buoni
consigli, cosa che gli ha permesso di scalare rapidamente le fila
dell'organizzazione. In
carcere Red è temuta e rispettata dalla maggior parte delle detenute. Essendo
una donna forte ed incisiva, ha una grande influenza sulle altre compagne di
carcere che la prendono come punto di riferimento e possiede, inoltre, una grande
influenza su Healy. Ha tre figli grandi fuori dal carcere, ma nutre un profondo
affetto per Nicky, con cui ha sviluppato una relazione madre-figlia, ed è spesso accompagnata da Frieda, Norma e Gina. Red ricopre il ruolo di capo chef
nella cucina del penitenziario (che le toglieranno durante la seconda stagione a seguito delle vicissitudini con
Vee ma che riotterrà nella terza persuadendo Healy) ed è anche la
leader del gruppo conosciuto con il nome di "le ragazze di Red", che
rappresenta l'etnia "bianca" che popola la prigione.
Si preoccupa che rimangano pulite Tricia (prima stagione) e Nicky (quarta stagione), ma non sempre i suoi consigli materni vengono ascoltati.
Dopo l'inizio
della ribellione (quinta stagione), si trova con Blanca a trovare prove per incastrare
Piscatella, utilizzando Humphrey moribondo per mandargli un messaggio chiedendogli
di evitare di entrare in prigione. Verrà torturata proprio da Piscatella
dinanzi alle sue "figlie" prima di fuggire nel bunker-nascondiglio creato da
Frieda e aspettare che venga presa dalla polizia insieme alle altre detenute.
Viene trasferita nel carcere di massima sicurezza (sesta stagione) dove farà amicizia con Carol.
Dopo essere stata tradita da molte delle sue "figlie" e aver tentato di
strangolare Frieda verso la fine della stagione, viene mandata in
isolamento, dove trascorrerà il resto della stagione insieme a Gloria, con cui
parlerà attraverso un muro; questo gesto le costerà caro poiché soffrirà in modo
significativo di demenza.
Nella settima stagione, infatti, verrà spostata al
reparto psichiatrico.
Sono state proprio le sue ossessioni a averla portata alla rovina:
un pollo (prima stagione), Vee (seconda stagione), la cucina (terza stagione),
Piscatella (quarta e quinta stagione), Frieda (sesta stagione).
Nicole "Nicky" Nichols è un’ex
eroinomane, arrestata per possesso di droga, nata in una famiglia alto-borghese
nella quale si è sempre sentita trascurata e cresciuta da una tata che sembrava
essere la causa di divorzio dei suoi genitori. Al suo bat mitzvah una Nicky bambina esprime le sue frustrazioni per la mancanza di amore e sostegno dei suoi
genitori nei suoi confronti di fronte all'intera congregazione. Il suo discorso
fa sì che entrambi i genitori litighino davanti a lei su chi dovrebbe portarla a
casa. Da alcune battute fatte, sembra che da piccola sia stata abusata
sessualmente da suo zio Peter e che l'abuso sia stato ignorato da sua madre. In
carcere cerca spesso di superare la sua dipendenza dall'eroina, grazie
all'aiuto della "madre" Red, ma ricadendo nel circolo molto spesso
(quarta stagione). Durante l'intera serie ha una relazione occasionale con
Lorna Morello, che però la lascia vivendo nell'illusione di un matrimonio con
un uomo che si trova fuori dal carcere. Nicky ne soffre terribilmente,
mostrandosi però sempre forte e cercando di consolarsi con altre donne.
Quando
Vee le vende dell'eroina (seconda stagione), Nicky non sa cosa fare, fino a quando alla fine la
porta a Red perché sa che non può fidarsi di sè stessa.
Nella terza stagione Nicky
collabora con la guardia Luschek, con il quale ha un'amicizia contraddittoria,
per vendere l'eroina rubata a Vee nella precedente stagione. Dopo che Caputo
trova un sacco di eroina nella scrivania di Luschek, perquisito per le
informazioni riportate da Angie e Leanne, e che Nicky aveva nascosto lì, Luschek
fa la spia, incastrando Nicky, per salvarsi, e Caputo la manda in massima sicurezza.
Nella quarta stagione Luschek riceve molte lettere
arrabbiate da Nicky, che è in massima sicurezza, e inizia a sentirsi in colpa
per quello che ha fatto. Dall'esterno parla brevemente con Sophia che si trova
nell'isolamento della massima sicurezza, passandole una rivista da leggere per
passare il tempo. Mentre fa i suoi giri regolari, pulendo l'isolamento, una
guardia dice a Nicky di pulire una cella vuota ricoperta di sangue. Nicky
guarda in basso per rendersi conto che si tratta della cella di Sophia e pensa che probabilmente si sia tagliata i polsi con le riviste che Nicky le ha dato.
Luschek, sentendosi in colpa per aver mandato Nicky in massima sicurezza, le fa
visita e si scusa, il che suscita indignazione e lacrime a Nicky, poichè le
ricorda che è completamente sola, senza famiglia o amici a causa sua, e se ne
va. Scossa da ciò che ha visto nella cella di Sophia e dalla visita di
Luschek, Nicky rompe il suo periodo di sobrietà per la prima volta dal suo
arrivo a Litchfield. Tornata
in minima sicurezza, Nicky
giura a Red, preoccupata per la sua ricaduta, di uscirne, ma non riesce a
farlo, mentendo e rubando a Red. Red, da parte sua, cerca di sbarazzarsi di
tutte le droghe nella prigione in modo che Nicky si pulisca, Dogget l'aiuta a
superare la sua crisi di astinenza e verso la fine della stagione riesce a
ripulirsi.
Durante la rivolta della quinta stagione, Lorna e Nicky
decidono di nascondersi in farmacia, e lei cerca di riprendere la sua relazione
sessuale con Lorna ma, poiché quest'ultima ora è sposata, Lorna la rifiuta
ripetutamente e in modo aggressivo. Successivamente, delusa dal rifiuto di Lorna
dopo averle apertamente confessato i suoi sentimenti, viene a conoscenza che
Lorna è incinta e decide di destare gelosia, inutilmente, in Lorna, per poi
rendersi conto che la cosa giusta da fare è che il marito di Lorna si prenda le
sue responsabilità. Nicky
viene rapita da Piscatella e viene legata in una stanza con le altre detenute
che vengono torturate fisicamente e piange quando Piscatella tortura Red sotto
i suoi occhi.
Nella sesta stagione, in massima sicurezza si trova nel
blocco D insieme a Lorna, e fa amicizia con Barb. Si è allontanata da Red
poiché è stata costretta da suo padre a fare il suo nome per uscirne pulita.
Aiuta Blanca a rimanere
incinta, poiché ha imparato a inseminare le mucche in una delle sue strutture
di riabilitazione e dice che vuole aiutare a portare del bene nel mondo. Mentre
Nicky sta inseminando Blanca in biblioteca, vengono picchiate dal blocco D per
la vendita inter-blocco di droga (necessaria per ottenere lo sperma di Diablo,
il ragazzo di Blanca). È proprio in ospedale che fa la conoscenza di Barb e la
esorta a diventare sobria. Il giorno della partita di pallone, Nicky officia il
matrimonio di Piper e Alex, in una cerimonia toccante tra le battute di Nicky e
le lacrime di Lorna. Successivamente, Nicky fa notare a Lorna di aver appena
assistito a un matrimonio del blocco C, il che alla fine fa capire a Lorna
quanto sia ridicola la guerra tra i due blocchi, guidata da Carol e Barb. Le
due si nascondono in un
ripostiglio in lavanderia ma Nicky è
costretta a rivelarsi dopo che Lorna ha accidentalmente fatto rumore. Durante la partita, programmata per
la guerra in atto, le detenute continuano a giocare dimenticandosi di Carol e
Barb, quando altre fanno notare di attaccare, ma Nicky dice loro che lei non
ha problemi con nessuna delle ragazze presenti. Continuano a giocare e il massacro
previsto non si realizza, mentre invece sono Carol e Barb ad uccidersi a
vicenda.
Nella settima stagione, insieme a Lorna, Red e le detenute
latine, viene portata alla cucina del reparto delle immigrate e costrette ad
occuparsi del cibo da cucinare e servire. Lì fa la conoscenza di Shani,
un'egiziana di cui si innamora ma, quando si rende conto di aver trascurato
Lorna e Red, è troppo tardi anche per Shani, poiché l'hanno trasferita e lei
non ha avuto il tempo di salutarla. Alla conclusione della serie Nicky dirigerà
la cucina, come le ha insegnato Red, e dopo essere stata accanto sia a
quest'ultima che a Lorna, capisce con sofferenza che il loro posto è nel
reparto psichiatrico e non più accanto a lei.
Lorna
Morello Muccio, proveniente
da una numerosa famiglia italo-americana, in alcune occasioni è presentata un po'
bizzarra, sognatrice e razzista nei confronti delle ispaniche. Lorna ha una
relazione di sesso occasionale con Nicky, nella prima stagione, mentre
continua ad organizzare e sognare il suo matrimonio con il suo fantomatico
fidanzato Christopher. Si scoprirà, invece, che Christopher non è affatto il
suo fidanzato, ma un uomo con il quale Lorna era uscita una volta e, dopo
esserne diventata ossessionata, l'ha denunciata per stalking, motivo per il
quale ora si trova in carcere. La sua mansione in carcere è quella di guidare
il pulmino, finché Rosa non scappa (seconda stagione), da qui in poi la mansione sarà affidata a "Pennsatucky".
Durante la terza stagione decide di avviare dei colloqui per cercare un
marito. Riuscirà a sposarsi con uno di loro, Vince Muccio, del quale rimane in
seguito incinta (quarta stagione) e partorirà alla fine della sesta stagione.
Perderà il bambino, a seguito di una polmonite, ed entrerà in uno stato di
shock, autoconvincendosi, grazie ad un account creatogli per tenerlo in vita, che il bambino è guarito e sta bene. Nella quinta stagione, in un momento di confusione, si avvicinerà nuovamente a Nicky, spezzandole il cuore definitivamente.
È proprio nell'ultima stagione che, dopo la perdita del bambino, verrà trasferita nel reparto psichiatrico.
Tiffany
"Pennsatucky" Doggett ha avuto un'infanzia infelice, poiché la madre non le ha mai
insegnato a rispettare il proprio corpo, andando a letto con sconosciuti o con
uomini che l'hanno sempre trattata male. Per questo motivo durante
l'adolescenza praticava la prostituzione in cambio di birra ed è stata vittima
di stupro. La ragazza è in carcere per aver ucciso un'infermiera che l'aveva
offesa ironizzando sul numero di aborti a cui si era sottoposta. La stampa
interpreta il gesto come una manifestazione contro l'aborto e Tiffany diventa
un simbolo ed un idolo per tutti i cattolici e gli antiabortisti, che la
supportano durante e dopo il processo. Mentre sconta la pena manifesta di
essere intollerante nei confronti delle detenute omosessuali e mostra
una religiosità fanatica convincendosi che Dio agisca attraverso il suo corpo e
che le abbia dato la capacità di guarire i malati con l'imposizione delle mani:
per questo passerà un periodo nel reparto psichiatrico del carcere. In seguito
abbandonerà il fanatismo religioso e stringerà una forte amicizia con Big Boo (che le starà vicino dopo lo stupro da parte di Coates) e successivamente con Occhipazzi. È una tossicodipendente, da molti ritenuta pazza al punto da
creare una forte rivalità con Piper, fino a quando non si ripulisce e
costruisce dei rapporti con le altre detenute; dopo la relazione tossica con la
guardia Charlie Coates (quarta e quinta stagione) che, dopo averla stuprata, manipolata e fatta fuggire
durante la ribellione, decide di lasciarlo e tornare in carcere di massima
sicurezza per scontare la sua pena. Morirà nel penultimo episodio della serie per una
ricaduta di eroina, assunta a seguito della non concessione del
tempo extra che, dopo aver scoperto di soffrire di dislessia, le sarebbe stato
dovuto concedere per il test finale di maturità.
Tasha "Taystee" Jefferson, rappresentante
del gruppo delle afro, lavora nella biblioteca del carcere. Figlia di genitori
troppo giovani per prendersi cura di lei, viene spesso mostrata volenterosa di
imparare e di avere una vita normale, sebbene abbia vissuto per anni in
orfanotrofi e case-famiglia, finché alla soglia dei 18 anni, ancora non
adottata, riceve una lettera dalla madre biologica che vuole incontrarla e
portarla a vivere con la sua nuova famiglia, ma Taystee si rende conto che lei non è pronta
ad accoglierla, quindi trova rifugio a casa di Vee, la quale sfrutta le sue capacità
di venditrice per i suoi traffici di droga e che ritrova nella seconda
stagione proprio in carcere. Lì dentro la manipola ancora fino a quando Taystee
non troverà la forza di ribellarsi – forza che le servirà per affrontare la
morte di Poussey (quarta stagione).
Dalla quinta stagione passa da
personaggio materno (con Poussey e Suzanne) a personaggio così arrabbiato da
scatenare una rivolta carceraria, incitando Daya a sparare su di una guardia,
prendere a pugni Caputo, dopo essersi sentita tradita, e non curandosi più di
Suzanne, fino a quando, recuperate le sue forze, scopre di essere stata
incastrata ingiustamente per l'omicidio di Piscatella. Un personaggio solare,
divertente e intelligente, con grandi ambizioni, con la quale la vita non è
stata particolarmente gentile, e che purtroppo non riuscirà mai a realizzare al
di fuori delle mura del carcere.
Durante la settima stagione esce il
lato più oscuro, lato che mai aveva mostrato, tuttavia riesce a superare questo
periodo nero, trovando nuove ambizioni e cercando di aiutare le altre ragazze
una volta uscite da prigione. È un personaggio che scherza per nascondere il dolore ed è per questo che Taystee
ci sembra più vicina ed umana.
Cindy "Black
Cindy" Hayes, prima
di essere rinchiusa, lavorava in un aeroporto. Ha una figlia di cui si occupa
sua madre, e a cui è stato detto che Cindy è sua sorella maggiore.
Probabilmente è in carcere per furto, dato che rubava dai bagagli smarriti
degli oggetti di valore per poi fare dei regali. In carcere si avvicinerà alla
fede ebraica, sebbene all'inizio lo facesse solo per usufruire dei pasti kosher
della cucina. Nella sesta stagione sarà colei che tradirà l'amicizia con
Taystee per aver fatto il suo nome sulla possibile colpevolezza dell'omicidio
di Piscatella, scatenando così una rottura profonda tra le due, che porterà
Taystee a confessare la verità sul passato di Cindy, in una lettera indirizzata
proprio alla figlia. Insomma, se l'è cercata.
Suzanne "Occhipazzi" Warren è
una detenuta mentalmente instabile, ma generalmente dolce e molto amichevole.
Viene da una famiglia adottiva che le ha sempre voluto bene, ma spesso esclusa
e mal giudicata sia dalla comunità che dalle amiche della sorella. Viene
condannata per omicidio colposo. Prima della condanna, infatti, ormai
ventottenne, lavorava in un supermercato e viveva con la sorella adottiva e il
suo fidanzato. Quando i due partono per un week end, Suzanne si reca al parco
dove incontra il figlio di una delle clienti abituali del supermercato e lo
invita a casa sua a giocare, pensando di essere gentile. Il bambino, dopo
qualche ora, vuole ritornare a casa, ma, spaventato dall'insistenza di Suzanne
cerca prima di chiamare la polizia, poi di fuggire, ma cade dalle scale
anti-incendio e, presumibilmente, muore. All'inizio la si percepisce come una
stalker potenzialmente pericolosa, data la sua ossessione per Piper, ma pian
piano si scopre il suo lato più mite e sentimentale. Soprattutto si scopre il
suo lato letterario e artistico, quando inizia a recitare versi a memoria e a
scrivere componimenti lei stessa, fino a diventare spacciatrice di racconti
erotici.
Tra la terza e la quarta stagione conosce Maureen che
inaspettatamente proverà dei sentimenti per lei. Maureen sembra soffrire di
diversi problemi mentali come Morello e la sua amata Suzanne.
Nella sesta
stagione, durante il trasferimento in massima sicurezza, è stata ritenuta
instabile e poco affidabile, perciò portata nel reparto psichiatrico, il blocco
B, insieme a "Pennsatucky", Frieda, Lolly, a cui si aggiungeranno Red e Lorna. Cercherà di mettere pace tra Taystee e Cindy, sebbene non abbia compreso il motivo della lite tra le due; quando Tiffany la farà riflettere, si metterà da parte, anche se soffrirà moltissimo per la lontananza delle sue amiche. Non comprenderà fino in fondo nemmeno la non colpevolezza di Taystee. Oltre al gruppo delle nere, Suzanne si lega facilmente a Piper, Lorna e "Pennsatucky", alla quale dedicherà un memoriale alla sua morte (settima
stagione).
Poussey
Washington, figlia
di un maggiore dell'esercito americano, orfana di madre, si trasferisce in
Germania dove ha una relazione con la figlia dell'ambasciatore tedesco. Quando
quest'ultimo scopre la relazione, riassegna il padre di Poussey di nuovo negli
Stati Uniti, causando la fine della relazione tra le due ragazze. Verrà, poi, incarcerata per spaccio di marijuana.
Poussey nella stagione 3 si innamora di Brook,
muore nella quarta stagione per mano di una guardia che la soffoca per
errore e l'intera quinta stagione si basa sulla rivolta che le detenute
organizzano per ottenere giustizia per lei. Brook cadrà nuovamente nella
depressione dopo la sua morte e, a seguito della rivolta, verrà trasferita,
insieme ad altre detenute, in un altro penitenziario. È con la morte di Poussey
che abbiamo veramente pianto – ma di quei pianti che durano ore e che ti
lasciano un vuoto dentro che non vorresti più continuare la serie. Con lei si è
potuto approfondire il movimento del "Black Lives Matter": non è un caso che
una guardia inesperta uccide una detenuta di colore soffocandola con il
ginocchio. Mentre tutti noi, davanti a quella scena, diciamo "fermati", le ultime parole di Poussey sono "I don't breathe" e non è un caso neanche questo.
Dayanara "Daya" Diaz è una
delle detenute ispaniche. Viene incarcerata a causa del traffico illegale della
madre Aleida, che aiutava il compagno a produrre della droga nella loro cucina,
in cui viene involontariamente coinvolta dopo l'incarcerazione della madre.
Finisce nello stesso carcere di sua madre e riuscirà pian piano a ristabilire
il loro rapporto. Mostra molta cura e affetto per i suoi fratelli, dopo che la
madre li ha lasciati da quando è stata incriminata e rinchiusa in prigione. Durante
la prima stagione ha una relazione segreta con la guardia John Bennet, della quale
rimarrà incinta, e dovrà perciò inscenare una relazione con la guardia
"Pornobaffo". Dopo che Bennett l'abbandona (terza stagione), Daya decide di dare la
bambina in adozione a Delia Powell, la madre di Pornobaffo. A seguito della
terza stagione sembrerebbe che la sua storia sia conclusa, insieme a quella
della madre scarcerata, ma è proprio al termine della quarta stagione
che vediamo una Daya ribelle che preme il grilletto contro una guardia,
partecipa alla rivolta organizzata dalle nere (quinta stagione) e, una volta
trasferita nel carcere di massima sicurezza (sesta stagione), si mette con Daddy
e si avvicina alla droga, creandosi un gruppo di alleate e facendosi
rispettare, per poi scontrarsi in maniera definitiva con la madre tornata
nuovamente dentro. La sua storia, dopo la morte di Daddy, termina incerta
all'interno del carcere, da cui mai uscirà, condannata all'ergastolo per aver
ucciso la guardia. Daya, da tenera e dolce ragazza arrivata al penitenziario
insieme a Piper e Watson, si trasforma in una persona spietata e senza scrupoli
che sottomette gli altri per ottenere quello che vuole.
Gloria
Mendoza è una delle
ispaniche, che nel corso della serie assume la mansione di cuoca al posto di Red. Critica
spesso Daya perché non conosce lo spagnolo, ma finirà per fare da "madre
sostitutiva" alla ragazza. Ha quattro figli, che ha affidato
temporaneamente alla sorella Lourdes e ha subito abusi dal marito che, tuttavia, ha sempre perdonato. Si scopre che la donna ha cercato di rifarsi una vita
lontana dai primi due figli per potergli garantire un futuro, ma presto costruirà una nuova famiglia e i rapporti con i primi figli rimarranno sempre tesi. Si spende
spesso per organizzare giochi o nel dar consigli o offrire
"incantesimi", chiamati "Catholic plus", a dimostrazione
della sua inclinazione affettiva verso le sue compagne. Gloria è una donna
molto compassionevole ed empatica. Nel timore che il marito avrebbe potuto far del male ai figli,
Gloria tenta di fuggire, ma prima di potersi allontanare viene arrestata. In
seguito l'uomo, nel tentativo di prendersi del denaro rubato nascosto in casa,
muore arso dalle fiamme di un incendio accidentale.
Dopo la rivolta (quinta stagione) avrà un
crollo: scopre di una rissa in cui era coinvolto il figlio, il quale dovrà
subire un'operazione, e si sente in colpa per non esser potuta stare con lui. Si
sentirà tradita da Maria quando questa, a sua insaputa, le ruba l'idea di
comunicare con il figlio sfruttando una guardia.
Nella sesta stagione,
nel carcere di massima sicurezza, tenta più volte di avere un confronto con
Daya che non trova interesse nemmeno nel ritornare in cucina, ma, delusa, ammetterà ad Aleida di aver fallito nel tentativo di proteggerla. Finirà in
isolamento, perché incastrata da Lutchtek che non ha intenzione di assumersi la
responsabilità dello spaccio dei telefoni, insieme all'antica rivale in cucina,
Red, a cui cercherà di dare forza e coraggio nel vederla affossarsi.
Nell'ultima
stagione chiarirà con Maria che ammetterà di non essersi comportata bene e,
nella commovente scena finale, una volta uscita di prigione, donerà a
quest'ultima un libro da leggere al figlio dal carcere.
Maria
Ruiz è figlia di un
importante boss della droga nella Repubblica Dominicana. Fin da piccola è stata
educata secondo le credenze del padre. Una volta adolescente si ribella e viene
quindi cacciata di casa. Si unisce ad un ragazzo messicano, che ha conosciuto
dopo che lo ha aiutato nascondendo la sua droga ed evitandogli quindi l'arresto
e con il quale avrà una figlia che nascerà in carcere. Durante l'ultima
stagione scopriamo che ha avuto una relazione con un uomo, tradendo il suo
fidanzato, ed è finita dentro per frode. Fin dalla prima stagione ha un
rapporto burrascoso con tutte le detenute, persino con le sue compagne
ispaniche. Dopo aver partorito, ha problemi anche con il compagno a causa del suo
carattere arrogante e autoritario.
Ha sfidato Piper, nella quarta
stagione, per la concorrenza della vendita delle mutandine e dopo che
quest'ultima ha conquistato una posizione di rilievo tra le detenute domenicane
del penitenziario di Litchfield.
Nella quinta stagione, durante la
rivolta, si mette in competizione anche con Gloria, facendo in modo di rubarle
la possibilità di parlare con il figlio in ospedale.
Nella sesta
stagione proverà ad incastrarla addossandole tutta la colpa per aver incitato
la rivolta, ma capirà presto i suoi errori e, dopo aver chiarito con Piper, nell'ultima
stagione tenterà più di una volta di cercare un chiarimento anche con Gloria, la
quale alla fine la perdonerà.
Blanca
Flores è un'altra
ispanica, incarcerata per furto. Nella prima stagione è riuscita a
portare all'interno della prigione un cellulare con cui chiama il suo compagno
chiudendosi in bagno; le altre detenute la credono pazza in quanto pensano che
parli da sola. Piper, dopo aver intercettato e usato il telefono, lo ha rubato
e lo ha consegnato. Quando Blanca ha saputo che il telefono era sparito, è
rimasta devastata. Nella sua rabbia, è impazzita e ha sfondato la porta della
stalla. Viene portata in psichiatria e nella stagione successiva farà di tutto
per manipolare le guardie e riavere un telefono cellulare. Lavora in cucina
insieme a Gloria, Daya, Maritza e Flaca, il gruppo delle ispaniche che hanno
preso il posto di Red. Prima di finire in carcere lavorava per una donna
anziana che la trattava come una schiava. Inizia una relazione con Diablo, il
giardiniere, nonostante la sua datrice di lavoro sia contraria.
Dopo una rissa avvenuta con altre
domenicane, Maria si mostrerà sua alleata quando, invece, rimarrà a guardare
mentre la buttano giù dalle scale (quarta stagione). Viene mandata in
isolamento perché costretta a farsi una doccia e si ribella ma, siccome
l'isolamento è pieno, viene punita in caffetteria senza cibo e senza acqua. Per
tre giorni per dispetto si fa la pipì addosso e non dorme.
Durante la rivolta (quinta stagione) cerca di incastrare Piscatella tendendogli un agguato, con l'alleanza di Red. In
seguito viene collocata nel blocco D e si fa aiutare da Nicky per rimanere
incinta di Diablo con l'inseminazione. Le due sono state colte da altri membri
del blocco D e sono state picchiate.
È stata rilasciata alla fine della sesta stagione, ma
inviata ad una struttura per l'immigrazione gestita da PolyCon Corrections.
Nella
stagione finale scoprirà da Diablo che, poiché si è dichiarata colpevole di
incitamento alla rivolta, la sua carta verde per la cittadinanza è stata
annullata. Per questo si trova lì. Allo stesso tempo quando le guardie scoprono che la carta verde di
Diablo è scaduta, anche lui verrà detenuto e portato in un penitenziario in
Georgia. Blanca cercherà in tutta la stagione di mettersi in contatto con
Diablo e trovare il modo per dichiararsi innocente. Davanti a un giudice la detenuta che
è apparsa immediatamente davanti a lei, Karla, conosce i suoi diritti legali e
chiede più tempo per poter trovare un avvocato, così Blanca la copia e il
giudice accetta di rinviare il caso per il momento. Presto si imbatte in
Maritza, che era stata arrestata durante un'irruzione in una discoteca mentre
non portava la sua carta d'identità; le due insieme cercano di trovare un
avvocato e aiutare altra gente. Quando Gloria e le altre vengono portate nella
cucina delle immigrate, riconoscono Blanca e Maritza e in tutti i modi le
aiutano ad uscire da lì. Grazie anche ai consigli di Karla (che, in un
commovente dialogo con i suoi bambini, compendiamo che purtroppo non potrà mai
più uscire e rivedere i suoi figli), la sua condanna viene ribaltata, la green
card di Blanca si rinnova e lei viene rilasciata. Nonostante ora sia libera e abbia una
carta verde, Blanca lascia immediatamente il paese per ricongiungersi con Diablo
che è stato deportato in Honduras.
Sophia Burset,
Big Boo e Janae Watson sono personaggi minori, nonostante abbiano belle storie
da raccontare, e poiché presenti fin dall'inizio della serie, per poi perdersi ogni tanto
tra le stagioni, dedico un approfondimento a parte. Sophia Burset è una
donna transgender, in carcere per frode per carte di credito di cui
rubava i dati durante il suo passato lavoro come vigile del fuoco: il denaro
rubato le serviva per finanziare le operazioni che le avrebbero permesso il
cambio di sesso e la terapia ormonale. In carcere fa la parrucchiera e continua
la terapia ormonale. Ha una moglie che ha accettato la sua transessualità, ma
che tuttavia inizia, durante la sua detenzione, una relazione con un altro
uomo: inizialmente Sophia si infuria, poi invece si riconcilia con quella che
diventa la sua ex moglie, anche per amore del figlio che hanno in comune, con
il quale, piano piano, sta ricostruendo il rapporto. Viene rilasciata al termine della
sesta stagione e la vediamo in un episodio della settima in cui Piper va nel negozio di Sophia a farsi i capelli. Anche se minore, è una figura, però, cruciale nel comprendere la rilevanza che questa
serie ha avuto nella rappresentazione della diversità.
Un altro personaggio cui
non ti aspetteresti mai di affezionarti è Big Boo: dal carattere ruvido e un
po' aggressivo e dagli istinti sessuali insaziabili, Carrie "Big Boo" Black
è una detenuta lesbica dall'aspetto decisamente mascolino. Proprio per questa sua estetica
maschile ha dovuto affrontare il pregiudizio di moltissime persone, in
particolare quello della madre, che non hanno mai accettato fino in fondo la
sua natura e con cui lei si è sempre scontrata in modo diretto e militante.
Ma dietro alla scorza
necessariamente indurita a causa delle avversità, Big Boo nasconde un cuore
d'oro, che soprattutto lo vediamo nell'amicizia profonda che sviluppa con "Pennsatucky", in particolare dopo lo stupro che quest'ultima subisce. Perfetta
confidente e all'occasione anche osservatrice comica, questa detenuta ci ha
insegnato a non giudicare mai le persone dalle apparenze.
Anche Janae Watson
ha un passato interessante: promessa stella nascente della corsa, scopre di non
poter più correre dopo un incidente e diventa un'ex atleta molto talentuosa per
cui è stato molto difficile rinunciare alla sua passione. La sua bravura l'ha
resa impopolare al Van Buren High School, il liceo che frequentava. I suoi
genitori hanno imposto regole molto rigide in casa, impedendole di uscire con i
ragazzi. In uno dei tanti flashback del suo passato scopriamo che aveva un
fidanzato che è il motivo per cui sta dentro. I due, infatti, iniziano a rubare
insieme e per una serie di eventi fortuiti, la polizia ha arrestato la ragazza.
Il fidanzato, invece, se l'è data a gambe.
Personaggi
presenti fin dalla prima stagione di cui, invece, non sappiamo quasi nulla sono:
Anita De Marco, Gina Murphy, Erica "Yoga" Jones, Angie Rice. A differenza di
altre, infatti, sono detenute che dopo la rivolta verranno trasferite in
un'altra struttura lontana da Lietchfield per giustificare la loro assenza
nelle ultime due stagioni. Un personaggio sicuramente molto più approfondito è Leanne
Taylor di cui abbiamo un background fin dalla prima stagione. Apparteneva ad una comunità di Amish
prima di arrivare a Litchfield. Dopo un momento di sbandamento in cui entra in
un brutto giro di droga, torna dalla sua famiglia. Purtroppo abbandona lo zaino
contenente sostanze illegali in periferia senza nasconderlo troppo bene. Non si
cura di non renderlo riconducibile a lei e la polizia non ha problemi a
rintracciarla. Patteggia con le forze dell'ordine sulla durata della pena
dimostrandosi collaborativa e passando informazioni sui suoi vecchi amici per
incastrarli per possesso di droga. Durante la sua permanenza nel penitenziario
è molto amica di "Pennsatucky", nonché sua protetta.
Nella seconda stagione si
ribella alla sua autorità, ma l'amicizia con Angie rimane forte e salda.
Nella stagione 3 entra nella
comunità che segue Norma come leader e si atteggia da bulla nei confronti di Brook.
Anche di Norma Romano sappiamo ben poco. Sappiamo soltanto che è muta ed
è un'amica devota e leale a Red, che l'aiuta persino a radersi le gambe.
Molto probabilmente è arrivata
a Lietchfield insieme a Red, ad Anita e ad Yvonne. Da giovane Norma si innamorò di un
carismatico leader di setta. Decenni dopo, tutte le altre sue mogli lo avevano
lasciato e lei era l'unica ancora in piedi. Sebbene fosse ancora ottimista
riguardo al loro potenziale, lui le urlò e insultò la sua intelligenza. Lo ha
prontamente spinto giù da un dirupo, uccidendolo. Oltre ad Anita, Gina e Norma,
un'altra amica di Red è stata sicuramente Frieda Berlin, di cui sappiamo
ben poco. Ha dovuto affrontare diverse difficoltà nella sua vita fin da giovane.
Merito del padre, che da piccolissima l'ha abituata a sopravvivere nelle
situazioni più estreme. Per questo, la Frieda adulta si costruisce un bunker in
un punto abbandonato della prigione. Ovviamente mascherata a dovere grazie a
tonnellate di fili elettrici. Nemmeno lei ricorda più per quanti anni ha ricevuto la condanna. Da
giovane si trovava in massima sicurezza ma, dopo aver incastrato la sua
migliore amica Carol e aver fatto scatenare la guerra tra i bracci C e D, verrà
trasferita in minima sicurezza, dove resta per quasi tutta la vita. Solo nelle
ultime due stagioni tornerà in massima sicurezza e si farà trasferire nel
reparto psichiatrico, per evitare Carol e dove starà lontana anche da Red, che avrà tradito insieme a
tante altre detenute. Per Red è un affronto che la porterà a scatenare la sua
rabbia e ad uscire fuori di testa proprio contro Frieda.
Da quelli di
contorno, a quelli secondari, a quelli principali, i personaggi di Orange Is
The New Black sono così normali, sono così simili a noi nel simboleggiare
la capacità di adattamento dell'essere umano, che alle volte ci stupiamo dei
loro comportamenti non-telefilmici. Si arriva così alla conclusione che la
presentazione migliore di questa serie stia nella sua apertura, cioè nella sigla
di Regina Spektor. E poi
tutto dice il titolo: l'arancione
è, quindi, diventato il nuovo nero? Titolo della serie che lancerebbe la metafora
che dietro le sbarre è più cool. Il classico cliché da prigione sembra venire smontato pezzo
per pezzo, per farci trovare solidarietà laddove ci si aspetterebbe cattiveria
o vendetta, ma anche momenti di autentica rabbia ed egoismo davanti a chi ha
sbagliato e avrebbe semplicemente bisogno di un aiuto. Le amicizie – solide,
come quella di Poussey e di Taystee – i legami quasi familiari, come quelli che
instaura Red con le ragazze sotto la sua protezione, sono tutti sintomatici di
circostanze che portano alla solidarietà incondizionata; sarebbe stato facile
dipingere un mondo fatto solo di cattiverie e di rapporti lesbo (giusto per
rimanere sul classico cliché da prigione femminile), e invece la serie decide
di osare e di mostrare quello che in genere si ritiene meno interessante. OITNB
ha messo in scena con sorprendente leggerezza e facilità un modo tutto nuovo di
vedere il carcere in tv, lontano da un crudo Prison Break. Non è un caso
che, dopo la lettura del libro e della serie stessa, molti altri prodotti si
sono fatti avanti per raccontare la vita dietro la prigione.