This Is Us 5: serie quasi al termine

 

Arrivo con qualche mese di ritardo nel vedere l'ultima stagione andata in onda in Italia prima su Sky e poi su Amazon Prime Video di This Is Us. Nel migliore dei casi sono riuscita a seguire la serie anche durante la messa in onda in America, ma l'anno scorso è stato piuttosto impegnativo e sono riuscita a mettermi solo da poco in pari con molte serie tv. Alla fine ho sfruttato proprio la piattaforma di Amazon per vedere l'ultima stagione, anche se non sarò questa volta in contemporanea con la messa in onda americana che sta trasmettendo la sesta stagione, ovvero l'ultima di questa bellissima avventura della famiglia Pearson. L'effetto non è sicuramente stato lo stesso, dettato dall'ansia di scoprire gli ultimi episodi non ancora messi in onda, ma i pianti non sono mancati.
Prima di iniziare la recensione faccio una premessa: la produzione e la programmazione su Sky di This Is Us 5, creata da Dan Fogelman, sono state notevolmente rallentate e ostacolate dalla pandemia di Covid-19, che è entrata nella storia influenzando l'evolversi della serie. Infatti sono state bloccate proprio le riprese in America, poco prima della messa in onda della prima parte. Di conseguenza anche su Amazon Prime Video è sbarcata in ritardo rispetto al previsto. Arrivata a fine novembre scorso, non è escluso che This Is Us possa arrivare su Disney+ nei prossimi mesi, ma al momento non ci sono notizie ufficiali.

La pandemia non è l'unica che, inevitabilmente, è entrata di prepotenza nella trama della quinta stagione di This Is Us: l'altro è il movimento di "Black Lives Matter" e le conseguenze nella società statunitense dell'omicidio dell'afroamericano George Floyd per mano della polizia americana. Un avvenimento drammatico che tocca profondamente il personaggio di Randall, sempre alle prese con il complicato processo di costruzione della propria identità etnica e biologica, e quindi della ricerca delle sue radici. Questa volta farà i conti con la figura della propria madre biologica, mai conosciuta, persa pochi anni prima. Dopo l'omicidio di George Floyd anche qui sono seguite le proteste razziali negli USA. Questo appiglio ha fornito un espediente perfetto per la crescita del personaggio di Randall e per l'evoluzione della dinamica tra lui e i fratelli, fornendoci al tempo stesso un importante spunto di riflessione su quanto determinati pregiudizi siano radicati profondamente anche in persone da cui meno te lo aspetteresti. Pregiudizi che spesso persino le persone coinvolte sono inconsapevoli di avere. 
Siamo, dunque, nel 2020, in piena pandemia, alle prese con mascherine, videocall, didattica a distanza, primi tamponi e primi vaccini arrivati in America prima che in Italia. Espedienti più credibili che mai hanno fatto parte del cast in un momento particolare che abbiamo vissuto e che ha coinvolto tutto il mondo. Ne è un esempio il video virale del balletto sexy di Randall che gli ha permesso di mettersi in contatto con l'amico della madre biologica, Hai. In un altro momento storico, forse non sarebbe stato affatto credibile. Un altro esempio è la decisione di Kevin e Madison di andare a convivere: normalmente sarebbe stata una scelta affrettata e sconsiderata, e anche un cliché, vista poi la conclusione. Invece, in quel momento, aver deciso di trascorrere la quarantena e la gravidanza insieme, aveva totalmente senso. Infine, anche la chiusura della scuola di danza di Beth, dovuta al Covid, in realtà poi si è prestata benissimo al gioco dei parallelismi con il passato, tipico dello show.

Abbiamo visto il rapporto difficile tra Beth e sua figlia Tess, personaggi più di contorno ma essenziali per comprendere tanti altri temi, come quello dell'accettazione dell'omosessualità, altra forma di discriminazione celata. Non è stato l'unico confronto genitore/figlio. Randall si è finalmente aperto con Rebecca riguardo al tempo trascorso a New Orleans, là dove, tramite Hai, ha conosciuto la storia della madre biologica. Aveva evitato questa conversazione per molto tempo, ma ciò ha permesso ai due di guarire da tutto il dolore del passato, soprattutto nel momento in cui Rebecca si è scusata per averlo tenuto lontano dai suoi genitori naturali e non avergli dato uno spazio in cui parlarne. 
Per questo la figura di Rebecca necessita di una adeguata riflessione. Come già detto nella precedente recensione, tutto ruota intorno a lei: i suoi figli, il marito deceduto, i suoi nipoti, perfino Nicky. Per questo la serie dovrà finire quando lei non ci sarà più: è lei la colla della famiglia, le vite di Miguel e dei figli ruotano attorno a lei, al suo passato e ai suoi ricordi. Per questo è poetico il modo in cui se ne andrà: a causa di una malattia terribile che la porta via da sé stessa, facendola svanire a poco a poco. Per questo il percorso travagliato di dolore e analisi dei figli alla fine, in questa stagione, li conduce tutti a lei: si riconcilia definitivamente con Kate, dopo decenni di incomprensioni e rivalità insensata; esonera dal senso di colpa e di responsabilità Randall, che si è sempre sentito in dovere di proteggerla da tutto, persino dalla storia della madre biologica; e infine, dà uno scopo e un progetto a Kevin: la casa che costruirà conserverà la memoria che a poco a poco lascerà la mente di Rebecca, mostrerà in modo tangibile la presenza indiscutibile di Jack in tutte le loro vite, anche dopo la sua morte. In un certo senso, in quella emozionante conversazione tra Rebecca e i Big Three, c'è anche Jack, non fisicamente, ma la sua presenza si fa sentire perché tutti pensano a come avrebbe gestito la situazione di Kevin.


Nel finale di stagione di
This Is Us 4, abbiamo assistito al litigio tra Kevin e Randall, con Randall che ha accusato Kevin di non esserci stato alla morte del padre Jack e Kevin che ha detto che la cosa peggiore della sua vita è stata l'adozione del fratello. In qualche modo ci eravamo, comunque, rassicurati, vedendo nel futuro i due fratelli uniti al capezzale della madre Rebecca morente, assistita da zio Nicky con la fede al dito. Nella quinta stagione, Kevin e Randall si confronteranno una volta per tutte, e sarà uno degli episodi più emozionanti della stagione. Per quanto riguarda Kate e Toby, vedremo come arriveranno a dare al piccolo Jack una sorella di nome Hailey, che abbiamo visto, nella quarta stagione, cresciuta, assistere alla nascita di Hope, la figlia che il musicista Jack avrà nel futuro. Anche Kevin e Madison sono alle prese con l'arrivo dei gemelli, che abbiamo visto nel futuro nel cottage di montagna ricostruito da Kevin su disegno del padre Jack. La proposta di matrimonio avanzata a Madison subito dopo il parto, semplicemente per assumersi le sue responsabilità, è sembrata assolutamente fuori luogo e affrettata sin dall'inizio, per questo ci saremmo aspettati un cambio di rotta da parte di Kevin. Infine, vedremo come Rebecca affronterà l'evolversi del suo morbo di Alzheimer, dopo aver rifiutato il trial a cui Randall l'aveva iscritta, per curarsi con nuove medicine. 
Dunque, per non deludere mai gli spettatori, anche la quinta stagione si è conclusa con un grande cliffhunger: le nozze saltate di Kevin e Madison, perché lei si è resa conto che lui non la ama (ancora) davvero. Nonostante molti di noi spettatori non si sentissero coinvolti nello shippare questa coppia, gli indizi riguardo l'annullamento del matrimonio erano già stati disseminati, ma ciò che colpisce in maniera positiva è il modo in cui gli autori hanno deciso di portare in scena la scelta dei protagonisti: niente pianti isterici o gesti impulsivi. È stato portato in scena l'annullamento delle nozze in maniera decisamente elegante, una presa di coscienza adulta e senza drammi. Kevin, come gli aveva fatto capire Zoe precedentemente, non è innamorato di lei, ma dell'idea della famiglia (che in questo caso ha creato con Madison). A differenza di Kevin, che si è trovato a subire semplicemente la decisione dell'annullare il matrimonio, cosa che speriamo lo farà maturare nella prossima stagione, il personaggio di Madison, visto inizialmente come fastidioso e immaturo, nel tempo è cresciuto e non l'abbiamo più visto solamente come l'amica "anoressica" di Kate, ma una donna che non ci aspettavamo avesse quella forza d'animo di annullare le nozze, esaltando, quindi, lo sviluppo del suo personaggio. Ci ha fatto capire che una donna come lei, come tutte, non è più destinata ad accontentarsi nella vita, come in passato, delle briciole di affetto che le venivano date (e che molto probabilmente le hanno causato gli attuali disturbi alimentari), ma a desiderare un uomo che la ami completamente. 
Neanche il tempo di riprenderci dallo shock, ed ecco un altro dei tipici flash forward di questa serie: non nel futuro che abbiamo già visto, quello in cui Rebecca sta per morire, ma prima, tra cinque anni (Kevin dice di avere 45 anni). Sembra di essere di nuovo nella location del (mancato) matrimonio di lui e Madison, e Kevin sembra vestito da sposo. Sembrerebbe che da un momento all'altro ci aspettassimo di vedere Madison o Sophie, ma ecco che Madison non è vestita da sposa, bensì da damigella, e la sposa non è altro che Kate. Ma la sorpresa più grande è che il matrimonio è con un certo… Phillip. Come prima reazione, vedere Kate sposare un altro uomo, ovvero il suo capo, così di botto, mi è sembrata una scelta del tutto fuori fase. Ci sono rimasta davvero male e mi sono fatta mille domande su che fine avesse fatto Toby, dopo aver già superato alcuni problemi tra loro nel corso di questa stagione. Dopo vari interrogativi ho escluso la morte poiché nel futuro che abbiamo conosciuto nella quarta stagione, quando Rebecca è in punto di morte, abbiamo visto Toby, e non Kate. Cosa può significare ciò? Non sappiamo se Kate sia morta nel frattempo, ma la presenza di Toby al capezzale di Rebecca ci fa capire che, nonostante molto probabilmente i due non stiano più insieme da diverso tempo, lui continuerà a rimanere in buoni rapporti con tutta la famiglia Pearson. 
A proposito di futuro, si notano poi altre cose: Nicky è già sposato, non sappiamo con, anche se molto probabilmente, con l'unico amore della sua vita, Sally, a seguito del discorso all'addio al celibato di Kevin. Inoltre c'è un altro dettaglio: prima Kevin è uscito da una stanza d'hotel in cui, oltre a essere in bella mostra un numero della rivista New Yorker con Randall in copertina e la scritta "rising star" (stella nascente), sembra esserci un'altra persona. Chi sarà? Per questo aspetto tocca aspettare This Is Us 6 (qui la recensione), che chiarirà, speriamo, molti dubbi.


Non mancando di solita carne al fuoco e alcuni epiloghi, come al solito, alquanto prevedibili, la quinta stagione è assolutamente all'altezza delle precedenti, con un livello emozionale per nulla scalfito dalla pandemia, che tra le altre cose ha causato anche un taglio di due puntate della stessa serie, composta da 16 episodi anziché 18. Ma si sa This Is Us è così: imprevedibile, emozionante, ridondante, malinconica. Non posso non chiudere la recensione di This Is Us un po' perplessa sull'adattamento italiano per la serie, Noi,  che sta andando in onda proprio in questo periodo per Rai1. È vero che il successo è stato tanto e nessuno vuole avere molti pregiudizi, ma mi sono rifiutata di seguirla, un po' perché ho capito che la storia è per filo e per segno uguale, un po' per la pessima recitazione di alcuni attori, a parte Lino Guanciale, e soprattutto per la scelta pessima di non aver voluto doppiare un personaggio di colore o, comunque, farlo interpretare da un attore con un buon accento italiano, essendo Randall cresciuto a tutti gli effetti in una famiglia americana. E poi della chimica che c'è sempre stata tra i veri Jack e Rebecca ne vogliamo parlare? Ineguagliabili e insostituibili.