UN VOLTO, DUE DESTINI - I KNOW THIS MUCH IS TRUE

 

La miniserie HBO, basata sul romanzo del 1998 scritto da Wally Lamb La notte e il giorno, trasmessa su Sky e diretta interamente da Derek Cianfrance (già regista di Blue Valentine e Come un tuono), vede come protagonista l'attore Mark Ruffalo che interpreta sia lo schizofrenico Thomas sia il gemello Dominick che deve occuparsi di lui e toglierlo dalla struttura in cui è internato. 
I Know This Much Is True, il titolo originale della serie, è divisa in tre serate che hanno trasmesso i sei episodi in Italia, anche se io ho preferito vederla interamente. Fin dal primo minuto getta lo spettatore in quell'angoscia che caratterizza la vita dei due fratelli che, attraverso vari flashback, ci viene mostrata.

Dominick e Thomas Birdsay sono nati a poche ore di distanza nella notte tra il 31 dicembre 1949 e il 1° gennaio 1950 e vivono in una piccola cittadina del Connecticut. Cresciuti senza il padre, terrorizzati dal patrigno durante l'adolescenza, perdono la madre per un cancro alla soglia dei 40 anni. Quell'evento sarà ciò che farà traboccare l'infelicità di Thomas che vive stabilmente in un istituto d'igiene mentale. Malgrado le medicine gli consentano di vivere in una condizione di parziale serenità, lavorando in una caffetteria, è spesso vittima di allucinazioni visive e uditive. In particolare, convinto di essere uno strumento di Dio, entra in una biblioteca di Three Rivers e si sega via una mano, così in seguito all'estremo gesto, verrà internato in una struttura carceraria; il fratello cerca in tutti i modi di tirarlo fuori da lì, venendo a conoscenza della situazione tremenda nel carcere. Siamo nel 1990 e Dominick lavora come operaio prendendosi cura di Thomas ma, quando raggiunge in ospedale il fratello che sostiene di aver compiuto il gesto per fermare la Guerra del Golfo, per volere di Dio, è già stanco: non è la prima volta che Thomas gli rende la vita difficile. Nel frattempo Dominick, logorato dal senso di responsabilità, deve affrontare anche la sua di vita – che difficile è sempre stata - divisa tra crisi e ritorni con l'ex moglie e tra disperazione per la vita che conduce suo fratello che lo porteranno a troncare una delle sue tante relazioni. Dopo aver iniziato a dare segni di stress post-traumatico, Dominick decide di sottoporsi a una serie di sedute di psicoterapia con la dottoressa Rubina Patel che lo aiuta a capire meglio la malattia di Thomas e ad affrontare un percorso emotivamente difficile dopo la lettura del manoscritto di famiglia che racconta le cruenti vicende del nonno siciliano. È vero che la sua famiglia è stata punita da un malocchio? Durante la visione siamo, dunque, immersi nella vita passata di Dominick: il suo matrimonio con Dessa, la morte improvvisa in culla della loro bambina, il suo divorzio; tutto va avanti mentre Thomas sta lì a guardare. Ed è proprio quella forza straordinaria di Dominick a fare la differenza, mettendo la salvezza del fratello (ma anche della madre, della moglie ecc.) prima di ogni sua possibile chance di felicità. Sul letto di morte di sua madre ha promesso di prendersi cura del fratello e così farà fino alla sua fine. 
Un volto, due destini è un flusso di pensieri, un viaggio tra passato e presente, dove Dominick, oltre alla preoccupazione per il fratello, ripensa alla sua vita e alle sue sofferenze del passato che ancora lo tormentano cercando anche di scoprire la verità sul suo padre biologico. Vincitore del meritato Emmy, Ruffalo dà il meglio di sé nel doppio ruolo e del modo incredibile di recitare con sé stesso ed è di una grande intensità non solo per la difficoltà nell'interpretare un uomo schizofrenico e paranoico come Thomas ma anche per l'umanità nel rappresentare un uomo disperato come Dominick.


Nei vari flashback di Dominick ricordiamo anche Ray, il patrigno, che nel passato lo vediamo solo come un uomo violento, ma nel presente come una persona diversa, tutt'altro che mostro. La verità sta sempre nel mezzo e, come suggerisce la psicoterapeuta Patel, non è vero che lui non ha mai avuto un padre. Ottimo anche l'attore che lo interpreta che grazie alla sua recitazione riesce veramente a colpire. Alla fine si arriva ad una riconciliazione, non solo tra Dominick e Ray, ma anche tra Dominick e il suo passato: il malocchio viene sconfitto dalla verità, per quanto dura da accettare. 
Altre interpretazioni da citare sono quelle femminili come dell'ex moglie di Dominick, Dessa, interpretata da Kathryn Hahn, e dell'assistente sociale, Lisa Sheffer, interpretata da Rosie O'Donnell; ultimo – ma non per importanza – c'è Marcello Fonte, attore rivelazione nel Dogman di Garrone, che qui interpreta il nonno dei gemelli di origini italiane, la cui eredità familiare segnerà per sempre il destino dei protagonisti. 
La regia silenziosa fatta di piccolissimi piani e la fotografia con toni ombrosi, però, sicuramente hanno fatto la differenza cercando di non annoiare lo spettatore. Tutto sembra perfetto dietro la macchina da presa, donando un velo di intimità e calore umano.

La storia di Dominick è la storia di un uomo che lotta disperatamente per il bene di suo fratello, mentre il resto del mondo - a cominciare da chi dovrebbe aiutare le persone malate e non precipitarle nel terrore - non è disposto a concedergli nemmeno un attimo di tregua. Thomas è malato ma perfettamente in grado di comprendere cosa gli sta succedendo, rifiutato dal mondo per non vederlo e fingere che non esista. Attorno alla malattia mentale ruotano accenni all'Aids, agli abusi negli istituti psichiatrici, alla discriminazione razziale, alla morte prematura. 
Nella serie non ci sono grossi colpi di scena e ci sono pochissimi momenti positivi e solari: la storia si basa quasi completamente sul dolore e sulla sofferenza. Provare compassione per i due fratelli è la chiave per cercare di sopportare i problemi della famiglia Birdsey. Per fortuna il racconto non diventa mai stucchevole e, accettando queste promesse, si riesce ad entrare in questo clima un po' terso con un ritmo rilassato. Una storia drammatica, commovente, piena di riflessioni e di denunce verso la società.