Di serie comedy non ne abbiamo mai abbastanza. Non ne sono una divoratrice, ma alcune come il classico Friends (qui la recensione) o Scrubs sono incredibili. Ognuna ha le sue particolarità e anche se raccontano storie in contesti simili o diversi (in un loft/in un ospedale), anche se sono lunghissime, anche se possono sembrare demenziali per le battute, anche se le situazioni sono surreali, le possiamo aver viste dieci o venti volte ma non ci stancheremo mai. New Girl è una di queste. La serie tv americana prodotta nel 2011 e ambientata a Los Angeles vede come protagonista una ragazza, Jess, che va a vivere in un loft assieme a tre coinquilini maschi. Il suo bizzarro approccio alla vita e i suoi modi di fare sconvolgerà la vita degli altri inquilini in situazioni paradossali, sentimentali e al limite della follia. Già la canzoncina dell'intro, cantata dalla stessa protagonista della serie, Zooey Deschanel, e le immagini che le accompagnano sono realizzate in modo alquanto bizzarro e originale: infatti, ci vengono mostrati gli attori principali che finiscono di montare il set, come se fossero una compagnia teatrale intenta a mettere a punto gli ultimi ritocchi prima dell'entrata in scena. La sigla, che dalla quarta stagione viene sostituita da un breve intro di pochi secondi, fa più o meno così:
Hey girl, whatcha' doing?
Hey girl, where you going?
Who's that girl? (Who's that girl?)
Who's that girl? (Who's that girl?)
It's Jess!
Jess è una maestra trentenne che nella prima puntata scopre il tradimento del suo ragazzo e disperata va a vivere in un appartamento con tre ragazzi: Nick (Jake Johnson) che ha abbandonato la facoltà di legge e ora è un barman pigro e scansafatiche, Schmidt (Max Greenfield), un moderno Casanova ebreo che si riscatta dopo essere stato per tanti anni un ragazzo obeso allontanato dal genere femminile, e Winston (Lamorne Morris), un ex giocatore di basket totalmente idiota.
Jess è una ragazza strampalata, ma adorabile, semplice, sensibile e che ama canticchiare. Sembra uscita dalle fiabe classiche, per cui si ritrova a dover mettere alla prova il suo ottimismo con la vita reale; ottimismo che cozza con lo scontroso e negativo Nick.
Fin da subito si instaura un bellissimo legame tra i quattro ragazzi, a cui si aggiunge la migliore amica di Jess, Cece, bellissima modella indiana dalle battute pungenti. Su tutti le vicende di Jess e di Schmidt catalizzano interamente lo show attraverso la loro presenza e la loro personalità, mentre il personaggio di Winston si dimostra il più inutile, catapultato come per sbaglio lì dopo che Damon Wayans Jr. ha dovuto dare forfait, già dalla prima puntata, nell'interpretare stabilmente il ruolo di Coach, un personal trainer fanatico di sport. Solo dopo la terza stagione il personaggio di Winston comincia a prendere forma.
Numerose sono le citazioni di film o saghe e altrettanto le guest stars (Jamie Lee Curtis, Brenda Song, Jessica Biel, Prince ecc.). Molte sarebbero le puntate memorabili da citare e, senza perdersi in numerosi dettagli - pochi dal punto di vista incisivo e narrativo - proverò a scrivere almeno quelle che più ho amato.
Prima fra tutte l'ultima puntata della prima stagione, in cui Nick decide di andare via dal loft e, dopo diversi tentativi nel fargli cambiare idea, i suoi amici lo lasciano andare, per poi ritrovarselo a cantare sotto le note degli AC/DC, contemporaneamente i ragazzi si mettono a ballare per la felicità come se avessero capito tutto senza bisogno di parole. La seconda stagione mette in risalto i crescenti sentimenti di Nick e di Jess l'uno per l'altra (dolcissimo il loro primo bacio), quindi i momenti imbarazzanti saranno numerosi e anche molto romantici, fino ad arrivare alla fine della stagione in cui si mettono insieme. Indimenticabile il loro primo appuntamento fuori da ogni schema. In quanto a Schmidt e Cece, dopo una relazione occasionale nella prima stagione, li troviamo separati, e lei in procinto di sposarsi con un uomo indiano proprio come vorrebbe la madre, per poi finire di interrompere il matrimonio perché si scopre innamorata di Schmidt. Quando confesserà i suoi sentimenti al ragazzo, il quale ha cercato di sabotare il matrimonio insieme a Winston, è indeciso se scegliere tra lei e la sua ex ragazza. In tutto questo Jess litiga con Nick perché lo riteneva complice.
Nella terza stagione, invece, Schmidt non riesce a decidere con chi stare tra le sue due ex, Cece ed Elizabeth, così decide di non scegliere e stare con entrambe mentendo a tutte e due. Le conseguenze saranno ovviamente un disastro, ma anche molto molto esilaranti. In questa stagione, oltre alla storia d'amore tra Nick e Jess, assistiamo anche al rientro del personaggio di Coach che ho molto apprezzato.
Non solo abbiamo dovuto dire addio a Coach sul finale della quarta, ma la quinta stagione si apre con Jess che è costretta ad andare via dal loft per intraprendere la carriera da giurato. Mi sono tranquillizzata quando ho scoperto che sarebbe tornata dopo poche puntate (aggiungerei, sofferte): l'attrice si è solo dovuta assentare per un periodo di maternità, così quella manciata di puntate sono state le più noiose di tutta la serie, soprattutto per la presenza di una Megan Fox nel ruolo di Reagan per niente empatica. Più vedevo lei e più sentivo la mancanza di Jess. Quando l'attrice rientra, un ritorno di fiamma tra lei e il suo ex Sam salva la stagione a dir poco calante, dal momento che si concentrava soprattutto sui preparativi del matrimonio tra Cece e Schmidt. Una delle scene più belle di questa stagione sofferta è quando Jess confessa di aver baciato inconsapevole il padre di Schmidt e lui assume un'espressione iconica tra il disperato e lo schifato. Tutto il merito va all'attore che ha trasformato una scena raccapricciante in una troppo divertente.
Con arrivi e partenze tra Reagan e Coach, anche la sesta stagione non è delle migliori ma ogni episodio lo si divora tra una risata e un'altra: con Cece e Schmidt sposati e alle prese con la nuova casa, con Winston che ha trovato la sua anima gemella nella collega di polizia Aly, a cui chiederà di sposarlo in una maniera troppo buffa, e con una buffissima Jess segretamente ancora innamorata di Nick; la vediamo pochissime volte con altri ragazzi a parte Robbie (un ex di Cece e che si scoprirà essere un cugino di Jess). Arriviamo all'ultimo episodio, il più romantico, tutto dedicato a Nick e Jess: lui lascia Reagan, ma non conosce ancora i sentimenti di Jess nei suoi confronti; solo il suo migliore amico Schmidt - qui fondamentale - gli ricorderà che è sempre stato innamorato di lei, così Nick va al loft da Jess per impedirle di partire e i due si rincorrono salutandosi dalla finestra prima l'uno e poi l'altro e con il sempre presente furgone del trasloco sotto casa in una scena che ricorda il finale della prima stagione.
New Girl è un nuovo tipo di comicità, dove le battute non vengono spiattellate allo spettatore esplicitamente, ma gli vengono suggerite, in modo che possa elaborarle personalmente. Quindi un umorismo intelligente, caratterizzato da una demenzialità altrettanto intelligente. Venti minuti a puntata sono più che sufficienti per andare a letto con un bel sorriso sulla faccia. Ovviamente deve piacere il genere e non ci si può aspettare una serie piena di intrighi o drammi. Mi è piaciuta non tanto per le storie, a volte strampalate o campate per aria, ma per la simpatia nei suoi protagonisti. New Girl siamo un po' tutti noi: siamo imbranati e sognatrici come Jess, siamo insicuri e scorbutici come Nick, siamo perfezionisti e vanitosi come Schmidt, siamo divertenti e scemi come Winston, siamo schietti come Cece, siamo motivati come Coach.