SEX AND THE CITY - THE MOVIE



Le quattro folli amiche di Manhattan sono tornate e, come tutti i fan di allora si aspettavano, nel 2008 è stato realizzato il primo film della nota e omonima serie cult (qui la recensione). Diversi anni dopo la fine dell'ultimo episodio, Carrie, Miranda, Samantha e Charlotte si ritrovano insieme a New York City per parlare come sempre delle loro vite: Carrie ha coronato il suo sogno d'amore con Big, Miranda è alle prese con Steve e il piccolo Brady, Samantha è a Los Angeles con il suo Smith, mentre Charlotte fa la mogliettina felice con Henry e la piccola Lily. Tra le donne non è cambiato nulla e come anche nel film, che è in perfetta continuità di contenuti e di stile con uno dei più famosi serial di sempre, le troviamo più mature, accasate, circondate sempre dalla Grande Mela, sempre pronte a fare shopping e a parlare di sesso. Questo film rispecchia la solita apoteosi glamour di vestiti, scarpe e borse, che però in quasi due ore e mezza sembrerebbe un lunghissimo prevedibile prolungamento della serie, raccontando con verve e spensieratezza la generazione delle donne alla soglia della menopausa.

Sex and the City può essere anche oggetto di critica, per la leggerezza con cui ha dipinto una società molto complessa e piena di contraddizioni. Eppure non ha rinunciato a momenti drammatici, maturando insieme alle sue protagoniste che progressivamente raggiungono l'unico obiettivo per cui hanno costantemente lottato: l'amore. Ed è esattamente qui che le troviamo all'inizio del film. Carrie e Big, ora, hanno deciso di sposarsi. New York sta, quindi, per perdere la sua ultima single. Ma non è detta l'ultima parola. Anche Miranda subisce dei cambiamenti nel suo matrimonio e la stessa Samantha capisce di amare più sè stessa che il suo Smith. Insomma le premesse c'erano. Le griffe c'erano, la griffante ironia pure, ma la sceneggiatura è concentrata sull'ennesima crisi tra Carrie e Big. 
Una delle grandi virtù degli episodi di Sex and the City era la brevità. Venti minuti erano il tempo perfetto per raccontare un incontro amoroso, un happy ending o un weekend agli Hampton. In un film di due ore e mezza (un'enormità!) gli equilibri devono per forza cambiare con il risultato che la tormentata storia d'amore fra Carrie e Mr. Big, che dura da ben dieci anni, viene tirata troppo per le lunghe, rischiando di annoiare. Alla fine di tutta questa salsa, a difendere l'indipendenza graffiante e individualista della single, rimane soltanto la neocinquantenne Samantha: il sesso scarseggia, la città pure (parte del film è ambientata a Los Angeles, parte in Messico), dominano gli abiti da sposa, i figlioletti, i fidanzamenti e le proposte di matrimonio. Le battute di Samantha suonano mosce ma ci riportano al passato, mentre la rigidità di Miranda ha un po' stufato, Charlotte è il ritratto della felicità mancando, quindi, di pathos, e Carrie non ha più niente di nuovo da raccontare.
Un punto a favore sul nuovo personaggio secondario che interpreta l'assistente di Carrie e che si dimostra gentile e cresciuta con valori solidi e incorruttibili quali la ricerca dell'amore, il matrimonio, la passione per le scarpe e per le borse di Louis Vuitton, ma purtroppo poco sfruttato come personaggio, infilato a forza per rimediare alla quasi totale (e imbarazzante) assenza di personaggi di colore nella serie. Un tempo infinito per il cinema per dire poco e niente: si può dire praticamente un'intera stagione condensata in un film. Il problema non si porrebbe se i dialoghi fossero particolarmente brillanti o gli intrecci della sceneggiatura avvincenti e ricchi di colpi di scena, ma, ahimè, così non è.

Insomma dal momento che le trame delle protagoniste erano già state concluse nella serie sembra che vengano riaperte unicamente a scopo di marketing, quindi possiamo dire che nessuno aveva bisogno di questo ulteriore capitolo.