PEAKY BLINDERS


Creata da Steven Knight, devo dire che Peaky Blinders è una delle serie più belle che abbia mai visto su Netflix. Premetto che deve piacere il genere perché in alcuni momenti può annoiare e non si riesce a capire il susseguirsi degli eventi. Ho iniziato a vedere la serie più tardi del previsto, per la precisione alla fine dello scorso anno. Ero approdata su Netflix già da un po' e, visto che ne parlavano tutti molto bene, ho deciso di vederla. Sinceramente il pilot non è uno di quegli episodi che ti prende e ti fa venir voglia di divorarti gli altri episodi, tant'è che da subito avevo voglia di abbandonarla. Ho fatto passare una settimana e poi ho deciso di dargli un'altra possibilità. Nel giro di qualche settimana l'ho conclusa, anche perché non è particolarmente lunga. Sono sei episodi a stagione. Arrivata alla quinta, è stato durante il lockdown che è creatore della serie ha fatto un cambio di rotta, all'inizio delle tanto attese riprese nel 2021, annunciando che la sesta sarà l'ultima stagione per poi seguire con un film.

Siamo nell'Inghilterra degli anni '20, subito dopo la prima guerra mondiale. 
I protagonisti sono, appunto, i Peaky Blinders, veterani ed ex combattenti, che, tornati in patria, si sono rimessi in affari. Scommesse, gioco d'azzardo, scazzottate, whiskey, sigarette, pub e lamette nascoste ingegnosamente sotto il berretto: questi sono i Peaky Blinders. La serie si ispira ad una storia vera, ispirata a fatti di cronaca realmente esistiti, riguardo ad una banda criminale, ma prima di tutto racconta la storia di una famiglia, gli Shelby.
Il capo famiglia è Thomas Shelby, interpretato da un enigmatico Cillian Murphy, leader furbo, attento ad ogni cosa, ma soprattutto fedele verso la propria famiglia. I suoi fratelli eseguono i suoi ordini. Ognuno di loro ha un ruolo ben studiato e caratterizzato come quello di Tommy: abbiamo prima la zia Polly, che si è presa cura degli Shelby come fossero suoi figli, poiché le hanno strappato i suoi; Arthur, il primogenito, un po' schizzato e violento; Ada, inizialmente ribelle e desiderosa di amore, poi saggia e devota alla famiglia come tutti gli Shelby; poi c'è John che, insieme a Tommy e Arthur, si occupa degli affari di famiglia, a differenza dell'ultimo, Finn, ancora piccolo per entrare direttamente nella banda. 
Gli Shelby rappresentano la classica grande famiglia che, nonostante gli innumerevoli screzi e litigi, è compatta contro il resto del mondo. 

La faccia sempre arrabbiata e gli occhi chiarissimi di Cillian Murphy ti fanno innamorare di lui fin dalle prime immagini. Inutile dire che è un personaggio negativo, ma quello sguardo misto tra rabbia e sofferenza ci vuole dire qualcosa, arrivando dritto al cuore. Tutti i personaggi, in realtà, sono negativi perché scelgono di essere criminali, anziché persone per bene, e forse Tommy è il peggiore di tutti, ma tra tutti i personaggi è quello che compatiamo di più. Gli leggiamo l'anima, per questo ci piace.

Il segreto di questa serie sta nella scrittura, nella bravura degli attori e nell'attenzione ai dettagli nel ricreare la società dell'epoca. Vediamo la lametta nascosta nel berretto, la perenne sigaretta nella bocca di Tommy e gli abiti d'epoca perfettamente realizzati. Inoltre, come già detto, l'aspetto psicologico del protagonista che evolve in maniera discendente è superlativo. Tommy da un lato si innalza politicamente, ma dall'altro lo vediamo crollare mentalmente.

Ci troviamo nella Birmingham del 1919 e abbiamo a che fare con la polizia, la politica e gli affari. In Irlanda c'è l'IRA (Esercito Repubblicano Irlandese), un'organizzazione militare clandestina, sorta per liberare il paese dal dominio inglese. Al governo c'è Churchill. Nel quartiere di Small Heath gli equilibri riguardo gli affari loschi di Tommy vengono interrotti dall'arrivo in città dell'ispettore Campbell che, su mandato di Churchill in persona, è deciso a smascherare un furto d'armi. Tommy cercherà di fuggire alla polizia, ma allo stesso tempo creare le sue prime alleanze, e marcare antiche rivalità riguardo le scommesse (Billy Kimber). Grace Burgess è una donna dal passato misterioso che farà breccia nel cuore freddo di Tommy, ma che si rivelerà essere un'agente sotto copertura, incaricata di tenere sotto sorveglianza proprio la famiglia Shelby, in particolare il capo famiglia. Tommy se ne innamorerà ma allo stesso tempo ne rimarrà deluso. I piani di Campbell vanno in fumo quando scopre che Grace nutre un sincero sentimento per Tommy. Nonostante la ami e sia disponibile a perdonarla, Tommy lascerà andare Grace, perché comprende che non ha tempo per l'amore. Non si darà per vinto e sarà sempre più determinato a conquistare il sud del Regno Unito.

La stagione si conclude con un cliffhunger che ci lascia con il fiato sospeso nell'attesa della seconda stagione. Dopo un anno dai fatti avvenuti nella prima stagione e dalla lontananza da Grace, Tommy è pronto ad allargare il suo dominio. Dopo aver conquistato la stima del primo ministro Churchill, è deciso a conquistare Londra. A fatica ci riuscirà tra scontri ed alleanze con la gang italiana capeggiata da Sabini e quella ebrea di Alfie Solomons, personaggio secondario affascinante e rappresentativo interpretato da un altro attore indiscusso, Tom Hardy. Capo della banda criminale di Camden Town, Alfie è violento e imprevedibile, ma anche intelligente e calcolatore. Le scene tra Tommy e Alfie sono eccezionali dal punto di vista dei dialoghi. Anche qui le atmosfere stile gangster sono sempre le stesse e non deluderanno nemmeno nelle stagioni successive. Tommy, però, se la dovrà vedere ancora con il suo più temibile nemico, l'ispettore Campbell, deciso ad ottenere la sua vendetta personale. Ora zoppo, perché ferito da Grace nell'ultima puntata, ricatta Tommy. Sul finire della stagione, dunque, torna a fare il suo ingresso in scena Grace, che dovrà dividere il cuore di Thomas con May Carleton, l'addestratrice della puledra di Tommy. Ovviamente Grace avrà la meglio, altrimenti avrei scatenato io un'altra guerra mondiale. La scena più bella della stagione è sicuramente quella dell'uccisione dell'ispettore Campbell per mano di Polly, che qualche puntata prima era stata costretta a subire violenza da parte sua, pur di riavere il figlio da poco ritrovato, Michael Grey. La stagione si conclude con il rapimento di Tommy da parte di un'organizzazione paramilitare unionista irlandese che lo condurrà in un campo per giustiziarlo, ma, poco prima della sua sentenza, Tommy viene salvato dal boss che gli comunica di essere un esponente dei servizi segreti, con i quali in futuro potrà sdebitarsi.
Beh, che dire...l'attimo prima di essere giustiziato verrà ricordato per sempre nella storia.


La terza stagione si apre con un altro salto temporale e con il matrimonio tra Grace e Tommy, che hanno un bambino di un anno. La felicità viene interrotta da un colpo di pistola che uccide Grace. La scena è decisamente una delle più drammatiche: Grace viene stretta da Tommy disperato, la folla si allarga intorno a loro, mentre vediamo dal lato opposto l'assassino italiano che viene pestato da Arthur e John. Violenza e disperazione.
Inutile dire che Grace non era un personaggio fondamentale nella storia di Peaky Blinders, ma era anche l'unica in grado di far emergere la parte umana di Tommy e renderlo felice. Nonostante fosse un personaggio poco caratterizzato, grazie a lei vediamo l'animo buono di Tommy, un uomo che è in grado di amare ed è pronto a cambiare. Non a caso nell'ultima scena prima della tragedia, Tommy promette alla moglie di salvare lei e il bambino da quel mondo orribile. Non ci sono parole.
Ancora non ho perdonato gli sceneggiatori di questa scelta brutta che mi ha rovinato una ship bellissima.

"Grace, guardami. Fanculo a queste persone. Cazzo, ho bisogno di te. Ho bisogno che tu stia bene. 
Ho bisogno di te, Grace. Ho bisogno di te".


In questa stagione Tommy si vuole espandere, ma questa volta fino al resto del mondo. Fin da subito i russi si metteranno in contatto con Tommy per chiedere protezione alla famiglia Shelby. Il piano per l'accordo consiste nel pagamento da parte della duchessa Tatiana in cambio dell'uccisione dell'ambasciatore russo. Grace, prima di morire, indossava uno zaffiro ricevuto come pagamento per l'uccisione del russo da parte di Arthur, ma era un gioiello maledetto, almeno questo è quello che dice Tatiana a scoppio ritardato. Tommy starà così male per la morte di Grace che avrà sensi di colpa, penserà per un attimo di lasciar perdere quella vita, per poi avere solo sete di vendetta. John minaccia la famiglia Changretta e Arthur spara al vecchio evitando di fargli subire un'atroce tortura da parte di Tommy: il figlio dei Changretta che ha sparato il colpo di pistola era stato precedentemente minacciato dagli Shelby per aver avuto una relazione con la prostituta Lizzie ed averla umiliata, quindi grazie Lizzie. Tramite Ada, Tommy scopre il vero ruolo di Padre Hughes, ovvero un informatore della Lega Economica che vuole opporsi all'affare tra gli Shelby e i russi. Una volta riferita la notizia a Tatiana, ci finisce a letto. Tommy proverà a dimenticare Grace in tutti i modi possibili e in un momento di disperazione rischierà la vita a causa dei giochi pericolosi di Tatiana. Tommy va completamente fuori di testa e per la prima volta lo vediamo cedere. È sempre stato un uomo triste a causa della guerra, ma la morte della moglie lo porterà ad abusare troppo delle sue dipendenze. 

Avrà in ogni caso il consenso per uccidere Padre Hughes e penserà anche ad un piano per eliminare i contatti tra Inghilterra e Russia. Quando il piano di Tommy starà per entrare nel vivo, sarà proprio Alfie a tradirlo. Nell'episodio finale avremmo grossi colpi di scena: dal rapimento del piccolo Charles da parte di Padre Hughes come forma di ricatto, all'omicidio commesso per mano di Michael, con il quale aveva dei conti in sospeso, e a Thomas che, scopriremo, nonostante i soldi ricevuti, ha tradito tutti i suoi membri della propria famiglia, vendendoli alla prigionia. Personalmente credo che la terza stagione sia stata la migliore sia per i colpi di scena sia per il modo in cui vediamo l'evoluzione di Tommy.


La prima puntata della quarta stagione inizia già con una certa tensione, poiché tutti i membri della famiglia Shelby, escluso Tommy, rischiano la morte per impiccagione. Sarà un intervento dall'alto a salvarli. Ovviamente grazie a Tommy. Trascorso del tempo, gli Shelby ricevono un biglietto di Natale da parte della mafia, che farà riavvicinare il resto della famiglia a Tommy. Eh, caro Tommy, il tuo tradimento nella terza stagione ti è costato caro. Aveva giurato di avere un piano e che li avrebbe liberati non appena avrebbe sistemato le cose come voleva lui. 
Luca Changretta (Adrien Brody) è arrivato direttamente da New York per vendicarsi della sua famiglia precedentemente assassinata dagli Shelby. Immediatamente avviene una delle tante scene più drammatiche della serie: l'uccisione di John da parte della mafia italoamericana. Un altro colpo al cuore. Tommy sta perdendo tutto e la morte di suo fratello gli costerà cara. Riunisce la famiglia e stringe un'alleanza con Aberama Gold per sconfiggere definitivamente i Changretta. 
L'azione non manca negli episodi successivi, fino ad avere la meglio. Tommy ha un astuto piano: durante un incontro di pugilato tra il figlio di Aberama e il pugile di Alfie, inscenando la morte del fratello Arthur, incastrerà Changretta che offrirà una tregua a Tommy, unito ormai al partito comunista. Tommy confessa, inoltre, di essersi alleato con Al Capone, così da far perdere potere a Changretta in America, fino a quando verrà ucciso per mano di Arthur. L'episodio si conclude con l'uccisione di Alfie a causa del suo ennesimo tradimento e l'allontanamento di Michael da parte di Tommy per averlo voluto vendere a Changretta. Questa stagione segna anche un importante punto di svolta finale per Tommy: il suo legame con Lizzie, incinta, e l'inizio della sua ascesa politica.


Arriviamo all'ultima stagione, la quinta, e siamo ormai arrivati al 1929. Siamo nel periodo della grande crisi, annunciata già dal crollo della borsa di Wall Street, che manda in fumo i progetti degli Shelby, che pensavano di gestire il loro patrimonio a livello legale. Sicuramente è la stagione con più collegamenti storici ed anche la più difficile da seguire. Sinceramente l'ho un po' sofferta senza John e senza un Tommy lucido. Siamo all'alba degli anni '30 quando i movimenti nazionalisti stanno prendendo potere, dal fascismo al nazismo, preannunciando le tensioni politiche che sfoceranno nel secondo conflitto mondiale. Tommy Shelby, dopo essere stato eletto tra i membri del partito laburista, deve affrontare i suoi doveri da politico e fare i conti con un nuovo rivale e con una psiche ormai in pezzi. I traumi del passato si fanno sempre più strada nella sua testa (avrà delle allucinazioni della sua Grace) e i problemi di salute aggravati dalle sue dipendenze emergono. Il rapporto con la nuova moglie Lizzie è sempre più consumato. Così il tono dark si fa sempre più intenso, in particolare nelle prime scene con i Billy Boys, una banda di fascisti scozzesi, che vogliono il terreno di Tommy. Dall'America torna Michael, che non ha obbedito agli ordini del cugino, il quale dovrà di nuovo sporcarsi le mani e fa fatica ad accettarlo in famiglia. Lo sfondo del crollo di Wall Street è un accostamento al crollo psicologico di Tommy. Egli ha visioni, paure, pensieri suicidi e non dorme la notte. Pensa che rovina tutto ciò che tocca, sospetta che qualcuno voglia prendere il suo posto e si sente accerchiato, sostiene che nessuno lo ascolti e teme il peggio. Thomas non ci sta a lasciare il posto a qualcun altro, che sia Michael o Mosley. 
Il rapporto tra Michael e Tommy, in particolare, non sarà una facile questione da risolvere, mostrando il  vero volto del ragazzo. Con il ritorno sulla scena del redivivo Alfie nasce una nuova collaborazione tra lui e Tommy in modo da fermare il partito fascista, ma Alfie è un doppiogiochista spietato e gli metterà i bastoni tra le ruote ancora una volta. Tommy, per la prima volta, fallirà.

La serie, in questa stagione, viene portata ad un livello più umano. Vediamo il nostro protagonista cadere. Il nuovo nemico di Tommy, Mosley (personaggio realmente esistito come Billy Kimber), diventa una minaccia più grande di lui e che forse non è in grado di affrontare. Abile nel gestire gli affari, ben vestito e temibile, sembra proprio un alter ego di Tommy. Mosley è il rappresentante di un nuovo partito nazionalsocialista che sta per nascere e rappresenta il peggior cattivo, tutto ciò da cui Tommy in tutti questi anni si è allontanato. È la rappresentazione del male e rispecchia il clima d'odio contaminato dal razzismo di quegli anni. 
In questa stagione Tommy avrà più di un nemico e anche la sua famiglia lo lascerà solo.

Peaky Blinders si distingue dalle altre serie per molti motivi: la scrittura, la regia, i dialoghi, le interpretazioni dei personaggi, le musiche e le ambientazioni. Arriva, inoltre, ad un crescendo dal punto di vista psicologico. In particolare il personaggio di Thomas, da sempre criptico e malinconico, riusciamo a compatirlo sempre di più nel vederlo in uno stato mentale fuori di sé. Tommy, in una delle scene di delirio, ricorda Grace quando lo avvertì dicendo "Ti spezzerò il cuore", e lui, come una sorta di premonizione, rispose "È già spezzato". Il cuore di Thomas appare davvero spezzato nella quinta stagione e solo lì avvertiamo tutta la fragilità del protagonista: Tommy ha sofferto la guerra, Grace gli ha davvero spezzato il cuore dopo quello scambio di battute e, dopo la sua morte, gliel'ha spezzato di nuovo. Tommy cerca di andare avanti, anche se dentro di sé sa di poter amare soltanto Grace e, quando lei glielo ricorda, Tommy è consapevole di non riuscire a farcela, di aver completamente il cuore spezzato questa volta, diventando quell'uomo che non si cura più nemmeno di suo figlio. Attirato dalle parole della moglie e devastato dalla propria mente, gli ultimi momenti della stagione ci lasciano con un grosso cliffhunger. Sarà, forse, questo il momento di raggiungere la sua amata Grace?