La Rai ha trasmesso nel 2016 un prodotto che ha avuto molto successo, I Medici, mettendo d'accordo più o meno tutti, a discapito della solita serialità italiana. In realtà si tratta di una collaborazione anglo-italiana che racconta l'ascesa della famiglia Medici, casata a capo della città di Firenze in epoca rinascimentale. All'inizio, pensando fosse la solita scarsa produzione Rai, non trovavo il minimo interesse nel vederla (anche perché mi annoia solo stare dietro settimanalmente ad ogni puntata), poi diversi anni dopo, poiché ne ho sentito parlare molto bene, l'ho iniziata. Fortunatamente sia RaiPlay che Amazon avevano caricato tutte le stagioni.
Protagonista principale nella prima stagione è Cosimo de' Medici (Richard Madden), accompagnato dal fratello Lorenzo (Stuart Martin) e il padre Giovanni (Dustin Hoffman). Fin da subito la serie coinvolge, dando quella sensazione di mystery già alla prima puntata, che si apre con la morte di Giovanni de' Medici. Chi l'avrà ucciso? Ovviamente, come tutte le serie a stampo storico, c'è molto del romanzato e i fatti non vengono descritti tutti alla perfezione. D'altronde è più che comprensibile che ci siano incongruenze tra realtà e finzione quando si tratta di periodi storici. Una prima inesattezza è la morte di Giovanni che non fu avvelenato, bensì morì di vecchiaia. Inoltre è inesatto anche il riferimento che fa la serie ad un periodo storico, che dovrebbe corrispondere al 1429 (morte di Giovanni), segnato dalla Signoria, invece in quell'anno ci troviamo ancora nella Firenze repubblicana. Firenze diventerà signoria solo nel 1434 ad opera di Cosimo de' Medici che fu eletto gonfaloniere della città.
Giovanni de' Medici è un banchiere della Signoria di Firenze, ha un piano per aumentare il suo potere familiare, stringendo un accordo con la Chiesa di Roma. L'elezione di un nuovo Papa sta per avvenire e Giovanni manda i suoi figli Cosimo e Lorenzo a Roma, al fine di incoraggiare l'elezione di un Papa che sia vicino alla propria famiglia. A Roma, Cosimo, affascinato dalla bellezza delle antiche architetture e dell'arte, incontra Donatello ed una delle sue modelle Bianca (Miriam Leone), di cui si innamora.
Cosimo, in contrasto con la volontà del padre che lo vorrebbe vedere banchiere per mandare avanti il patrimonio di famiglia, ha il desiderio di diventare un artista. Vediamo, così, crescere il giovane Cosimo: assistiamo al matrimonio obbligato con la Contessina de' Bardi, le conseguenti infedeltà con Maddalena (Sarah Felberbaum), la ricerca del colpevole per la morte del padre, fino ad arrivare a temi più ampi, come i giochi politici per l'elezione del Papa, al fine di avere il primo grande appoggio della Chiesa per la banca de' Medici. Infatti, prima della morte del padre, viene eletto a Papa il candidato dei Medici, evento che assicura alla banca de' Medici un potere economico senza pari, grazie alla possibilità di gestire il conto papale. L'eterna inimicizia con Rinaldo degli Albizzi e, per concludere, l'esilio forzato a Firenze sono i momenti chiave più importanti de I Medici. Infine l'unione tra un giovane Piero de' Medici (Alessandro Sperduti), figlio di Cosimo e Contessina, e una giovane Lucrezia Tornabuoni (Valentina Bellè) sancirà l'inizio dell'età d'oro di Firenze con Lorenzo Il Magnifico.
Nonostante i continui flashback che possono appesantire e disorientare, le interpretazioni dei personaggi non deludono totalmente (il doppiaggio fa pena) e anche le ambientazioni ricalcano abbastanza i luoghi e lo stile quattrocentesco. Le atmosfere cupe degli interni e i costumi dei personaggi ricordano più il periodo medievale, ma il contorno della città luminosa, a volte anche troppo, fa pensare ad un passaggio graduale dal Medioevo al Rinascimento.
L'ossessione di Cosimo per la cultura e l'arte porterà la città di Firenze ad un livello elevato di bellezza, grazie soprattutto alla costruzione della cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore da parte di Filippo Brunelleschi (un Alessandro Preziosi piuttosto esaltato). Nei flashback vediamo soprattutto quanto Giovanni abbia influito nella vita fiorentina e nella vita di suo figlio. Cosimo sfrutta le sue conoscenze artistiche per innalzare la città e portare avanti le azioni politiche del padre. Nel frattempo, però, il mistero che circonda la morte di Giovanni si infittisce e Rinaldo Albizzi, il principale avversario di Cosimo nella Signoria, cerca di bloccare la costruzione della cupola del Duomo e di incitare il popolo ad insorgere contro i Medici.
Paradossalmente, rispetto a quelli principali, i ruoli secondari sono apparsi più convincenti: il personaggio di Marco Bello (Guido Caprino), pittore rinascimentale, ad esempio, è risultato credibile rispetto al resto del cast. Il personaggio di Cosimo viene spesso oscurato da quello di sua moglie, interpretato da Annabel Scholey. L'attrice, molto più convincente di Madden, fa un baffo a tutte le amanti di Cosimo, compresa Miriam Leone. Della serie levateve proprio.
Donna così devota che porterà Cosimo ad imparare ad amarla a suo modo, anche se nella realtà non fu Contessina a battersi per la commutazione della condanna a morte di suo marito in esilio, ma lui stesso, cosa che nella serie porterà i due alla rottura. Dunque la serie vuole descrivere il matrimonio tra Cosimo e Contessina pieno di sacrifici fino alla fine e diciamocelo che ci piace pure parecchio il loro amore.
Paradossalmente, rispetto a quelli principali, i ruoli secondari sono apparsi più convincenti: il personaggio di Marco Bello (Guido Caprino), pittore rinascimentale, ad esempio, è risultato credibile rispetto al resto del cast. Il personaggio di Cosimo viene spesso oscurato da quello di sua moglie, interpretato da Annabel Scholey. L'attrice, molto più convincente di Madden, fa un baffo a tutte le amanti di Cosimo, compresa Miriam Leone. Della serie levateve proprio.
Donna così devota che porterà Cosimo ad imparare ad amarla a suo modo, anche se nella realtà non fu Contessina a battersi per la commutazione della condanna a morte di suo marito in esilio, ma lui stesso, cosa che nella serie porterà i due alla rottura. Dunque la serie vuole descrivere il matrimonio tra Cosimo e Contessina pieno di sacrifici fino alla fine e diciamocelo che ci piace pure parecchio il loro amore.
Arriviamo alla seconda e alla terza stagione, diverse rispetto alla prima sia per periodo, per avvenimenti e per personaggi. La seconda stagione parla dell'ascesa al potere di Lorenzo de' Medici, conosciuto come Il Magnifico. Le premesse del pilot sono state confermate dal finale della stagione precedente, che chiude perfettamente il cerchio con l'annuncio di Lucrezia Tornabuoni (Sarah Parish) di aspettare un figlio, che chiamerà Lorenzo. Sono, infatti, passati vent'anni rispetto agli ultimi avvenimenti e il potere dei Medici si è consolidato nel tempo, ma un tentativo di assassinio di Piero (Julian Sands) mette in luce la sua cattiva gestione della banca di famiglia. La famiglia Sforza ha il debito maggiore nei confronti della banca e riesce a stringere un accordo con Piero per cancellare i propri debiti. La soluzione proposta da Sforza comporterebbe anche l'invasione di Firenze. I figli di Piero, Lorenzo (Daniel Sharman) e Giuliano (Bradley James), si trovano a dover fronteggiare una grave crisi del banco familiare, inasprita dalla debolezza del loro padre, gravemente malato di gotta. Lorenzo, per evitare la caduta di Firenze, assume il ruolo di suo padre sia nel governo della Signoria che come capo della famiglia, evitando l'invasione di Firenze. Sebbene abbia una relazione con una donna sposata, Lucrezia Donati (Alessandra Mastronardi), Lorenzo accetta infine il matrimonio con una ricca nobildonna romana, Clarice Orsini. Suo fratello Giuliano ed il suo caro amico Sandro Botticelli si incontrano entrambi con Simonetta (Matilda Lutz), innamorandosene ambedue, anche se in modi diversi. L'interesse di Botticelli è di tipo artistico e porta alla realizzazione dell'opera pittorica "Venere e Marte", in cui Simonetta è rappresentata accanto a Giuliano. A tutto ciò si aggiunge la rivalità con un'altra famiglia fiorentina, che vorrebbe strappare ai Medici il ruolo di banca del Papa, la famiglia nobiliare de' Pazzi, nel suo rappresentante principale di Jacopo (Sean Bean). La famiglia Pazzi, guidata da Jacopo e suo nipote Francesco (Matteo Martari), unisce le sue forze con quelle del Papa per aumentare il controllo della Chiesa sui territori e le miniere circostanti, in opposizione alla politica dei Medici. Questo argomento, alla fine, porterà ad una cospirazione per uccidere Lorenzo (e anche suo fratello), nel tentativo di mettere fine al suo potere ed al suo sogno di una Firenze pacifica e culturalmente viva. In un crescendo di scontri tra i due schieramenti, si distingue la coppia formata da Bianca de' Medici (sorella di Lorenzo e Giuliano, interpretata da Aurora Ruffino) e da Guglielmo de' Pazzi (nipote "ex fratre" di Jacopo, interpretato da Charlie Vickers), che si amano segretamente e cercano di disinnescare i conflitti. Tuttavia lo scontro tra le famiglie sarà inevitabile, fino a raggiungere il culmine nella nota vicenda della Congiura dei Pazzi.
Mettendo da parte le solite inesattezze storiche rispetto ad alcuni fatti od omissioni, nessun attore mi ha convinto pienamente nell'interpretazione, risultando spesso noioso. Il personaggio di Lorenzo, che dovrebbe risultare un mecenate (ma dove?), non è allo stesso livello di Cosimo. Giuliano, il fratello di Lorenzo, oltre a non essere centrato dal punto di vista fisico, non lo è neanche nella sua caratterizzazione: nella realtà era un amante delle arti e un rispettato uomo politico. Nella serie, invece, sembra essere dedito solo al vino, alle belle donne e alla lussuria. Solo verso la fine della stagione possiamo ammirare un cambiamento del personaggio che mette a fuoco il talento dell'attore. Nulla a che vedere con un buffo Raoul Bova nei panni di Papa Sisto IV. Vogliamo parlare invece di Lucrezia Donati o Bianca de' Medici? No comment.
Dopo accordi con il papato, corruzioni, affari di famiglia, intrighi politici, amorosi e salvaguardia della banca, arriviamo alla fine. La situazione che porta alla Congiura dei Pazzi si snoda nell'arco di qualche anno e la stagione non rispetta alcuna durata: nell'arco delle otto puntate si passa, infatti, da un episodio in cui la moglie di Lorenzo arriva a Firenze, al successivo in cui ha dato alla luce un bambino. Nella terza stagione arriviamo addirittura alla vecchiaia e alla morte di Lorenzo negli ultimi dieci minuti, portandosi via anni di storia, così facendo fatica a capire in che periodo siamo. Raccontare una storia così ampia nel corso di poche puntate è impossibile per chiunque, nonostante la costruzione di alcuni intrighi e colpi di scena validi. Alcuni episodi portano addirittura alla noia, cosa mai successa nella stagione uno. La stagione si riscatta, narrativamente parlando, con i due episodi finali, che raccontano, appunto, la Congiura dei Pazzi. In questo frangente cito le uniche due interpretazioni veramente efficaci: Matteo Martari che si cala molto bene nella parte di un cattivo spregevole (a volte da una parte e a volte dall'altra) e Sean Bean, suo zio.
Daniel Sharman, insieme ad altri attori, riprende il suo ruolo di Lorenzo nella terza e ultima stagione, in cui darà più importanza all'amore per la famiglia. Vediamo un Lorenzo cambiato, non più legato a Lucrezia Donati, ma un uomo diviso tra l'amore per la sua famiglia e l'amore per Firenze, ambizione da lasciare un segno indelebile nella storia della città. Ambizione che lo porterà a fare delle scelte controverse, mettendo a rischio il futuro dei suoi figli. Sul versante politico, a seguito del fallimento della Congiura dei Pazzi, Lorenzo deve ancora affrontare una coalizione militare formata dall'unione delle truppe degli Stati Pontifici e di quelle del Regno di Napoli, guidata dall'ambizioso Girolamo Riario, il crudele nipote di Papa Sisto IV e l'ultimo responsabile della morte di Giuliano a non essere stato ancora impiccato. Lorenzo, dunque, intraprende un viaggio diplomatico a Napoli, riuscendo poi a negoziare una pace separata. Per la prima volta compare Giulio de' Medici – figlio illegittimo del defunto Giuliano – il quale viene accolto nella famiglia Medici, dapprima e soprattutto dalla madre del Magnifico, Lucrezia Tornabuoni, poi anche dal capo famiglia. Clarice, d'altro canto, comincia a subentrare a Lucrezia nella posizione di matriarca della famiglia e sarà nuovamente messa alla prova dalla presenza di Lucrezia Donati, la donna amata in gioventù dal marito e ora moglie di Ardinghelli, e da una nuova figura, Ippolita Maria Sforza, incontrata da Lorenzo nel viaggio a Napoli. Invece Bianca de' Medici, esiliata perché moglie di Guglielmo de' Pazzi, sarà una spalla per il fratello.
Le figure femminili sono indubbiamente donne molto caparbie e dalle personalità forti che riusciranno, tra intrighi ed alleanze, a imporsi sulla scena politica e sociale della città di Firenze, lasciando a loro volta un segno nella storia (Clarice Orsini, Bianca de' Medici, Caterina Sforza).
La trama della terza stagione è un po' lenta: distinguiamo da un lato l'elezione del nuovo papa, che va di pari passo con il percorso di vendetta del Magnifico, intenzionato ad eliminare l'unico superstite della Congiura, il conte Riario; dall'altro osserviamo il declino di Lorenzo e la sua ultima battaglia. Personaggio di spicco in questo frangente è Girolamo Savonarola (Francesco Montanari), frate domenicano, che con le sue parole infervora le piazze richiamandole ai puri valori religiosi. Dunque, inizialmente come amico del Magnifico, poi come suo avversario, sfrutterà il malcontento diffuso tra la popolazione, derivato dalle azioni di Lorenzo.
Come la maggior parte delle serie storiche, non tutte sono perfettamente curate ma, a conclusione delle tre stagioni, posso dire che la prima de I Medici è decisamente la migliore. Tutti ci meritavamo un Richard Madden anche nelle successive stagioni, nonostante la sua faccia sempre bastonata.
Sicuramente progetto ambizioso e promettente con una storia avvincente e personaggi interessanti.
La sigla d'apertura è la canzone di Skin, Revolution Bones, che merita di essere ascoltata per tutte le stagioni. Una chicca che dona quel tocco in più, soprattutto quando ci si sta annoiando.
La serie, seppur con qualche difficoltà, ha voluto narrare con momenti di tensione una storia, quella della famiglia Medici, trascinando lo spettatore in una serie di conflitti familiari, complotti, passione e tradimenti.