DOWNTON ABBEY


La serie britannica Downton Abbey è stata creata nel 2010 e trasmessa diversi anni dopo su Netflix, dove l'ho vista interamente. La serie è composta da sei stagioni, ciascuna formata da pochi episodi, quindi si finisce in fretta. Lo show ha trovato enorme successo negli anni ed anche negli speciali natalizi, inoltre ha vinto numerosi premi, tant'è che quattro anni dopo la fine della serie è stato realizzato un film (recensito qui) uscito nelle sale nel 2019 e ambientato nel 1927, appena un anno dopo le vicende narrate. Un secondo film, invece, è uscito nelle sale nel 2022, inizialmente previsto nel 2021, ed è ambientato nel 1928.
Downton Abbey crea una storia drammatica, raccontando come sfondo eventi storici realmente accaduti, come la prima guerra mondiale e l'indipendenza irlandese. Ironia, romanticismo, melodramma e sfumature da soap opera contraddistinguono la serie che non manca di stupire anche sotto il punto di vista drammatico e storico.

Situata nello Yorkshire, Downton Abbey è la splendida tenuta di campagna del Conte e della Contessa di Grantham e delle loro figlie, con a loro seguito un gruppo di servitori. Ci troviamo nel 1912 e il plot si apre descrivendo una normale giornata della famiglia Crawley: i servitori accendono i fuochi, sistemano le stanze e la colazione in un vassoio e silenziosamente preparano il tutto prima che i campanelli suonino. Questi piccoli dettagli descrivono i consueti rituali domestici e regole dell'epoca. La famiglia Crawley si trova immediatamente a dover affrontare un problema interno quando, a seguito del naufragio del Titanic in cui ha perso la vita il cugino del conte insieme a suo figlio, la proprietà resta senza un erede, poichè impossibile tramandare alle tre figlie femmine (Mary, Edith e Sybil). Matthew Crawley, lontano cugino della famiglia e avvocato di Manchester, diventa il nuovo beneficiario. Alla Contessa Madre Violet (Maggie Smith) non va giù questa decisione e nascerà non poco astio tra il nuovo arrivato e la famiglia. In particolare Matthew si trova ad affrontare non solo l'irritante Contessa Madre, ma anche i diversi caratteri delle figlie del conte: l'altezzosa e rigida Mary, la dolce e rivoluzionaria Sybil e la timida e invidiosa Edith. Quest'ultima, secondogenita, ha un rapporto conflittuale con la sorella maggiore Mary. 
Mentre la prima stagione è molto introduttiva, dandoci parecchie informazioni sulla famiglia Crawley, la sua servitù, i loro problemi e l'introduzione di Matthew nella famiglia, la seconda stagione si incentra per tutti gli episodi sulla prima guerra mondiale.

Mary, destinata a sposare Matthew per mantenere il patrimonio di famiglia, dovrà fare i conti con sé stessa e con i suoi risentimenti: Matthew dapprima partecipa alla prima guerra mondiale nella seconda stagione, poi finalmente nella terza si dichiarano amore, si sposano ed avranno un bambino, ma proprio nell'ultima puntata Matthew muore in un incidente stradale. Quando un investimento sbagliato del Conte Grantham fa finire in fumo la dote di sua moglie Cora, temiamo il peggio per la tenuta di Downton Abbey. Ma dopo la sconvolgente morte di Matthew, ciò che ci turba di più è vedere una donna forte come Mary cadere in pezzi, stanca di doversi occupare da sola del figlio, così da portare avanti la quarta stagione a fatica. Sybil, invece, dopo aver partecipato alla guerra come infermiera volontaria, dà scandalo innamorandosi dell'autista di famiglia, Tom Branson, di idee socialiste come lei. Dopo una fuga in Irlanda, nella terza stagione i due tornano sposati e, dopo aver dato alla luce una bambina, Sybil muore di parto. La morte di Sybil non l'ho accettata, dal momento che mi piaceva molto come personaggio, compresa la sua storia con Tom, a differenza di Mary che si è sempre mostrata odiosa e il suo rapporto con Matthew non mi trasmetteva alcuna sensazione. Inutile dire che prima con Sybil e poi con Matthew, la terza stagione si è portata più morti della storia delle serie tv. Dopo aver saputo che erano stati gli stessi attori ad aver voluto abbandonare il cast, ero anche parecchio irritata oltre che dispiaciuta. 

La rivalità di Edith con sua sorella maggiore, Mary, è visibile fin da subito: è alimentata dal fatto che Edith amava sinceramente l'erede di Downton Abbey, Patrick (deceduto nel naufragio del Titanic), ma non aveva alcuna possibilità di conquistare il suo affetto, giacché lui era promesso sposo di Mary. Tutti erano favorevoli alla loro relazione per mantenere vivo il patrimonio, ma Mary stessa non lo amava e non era soddisfatta. Quando Matthew entra nelle loro vite, Edith cerca di corteggiarlo inutilmente, per poi capire che l'uomo è destinato a Mary. Mentre Edith si innamora di un uomo più anziano di lei, Sir Anthony Strallan, che era sul punto di chiederle la mano ma cambia idea alla fine della prima stagione, a causa di un litigio tra le due sorelle, Mary cercherà di mitigare il suo carattere irritante e comprendere meglio la sorella. Il rapporto tra le due cambia radicalmente dopo la terza stagione in cui, ormai da sole, cercano di darsi una mano. 
Rispetto ad un inizio offuscato dalle sue due sorelle, Edith piano piano viene caratterizzata: durante la seconda stagione la donna è la prima della famiglia ad imparare a guidare un'automobile, prendendo lezioni dall'autista di famiglia, Branson. All'inizio della guerra lavora in una fattoria e conosce un uomo sposato con cui inizia una relazione, per poi essere invitata a lasciare la fattoria. Quando un veterano ferito che afferma di essere il defunto Patrick Crawley arriva a Downton per la convalescenza, Edith crede alla sua storia. Le dice che ha sempre saputo che l'amava e che vuole sposarla una volta che la famiglia lo accetterà di nuovo. Quando Patrick se ne va all'improvviso, le lascia un biglietto con su scritte le sue scuse: è troppo difficile, per lui, reintegrarsi in una famiglia che non lo riconosce. Dopo la fine della guerra, Edith cerca di riprendere una relazione con Sir Anthony Strallan, ma lui rifiuta poiché ha subito una grave ferita che ha reso inutilizzabile una delle sue braccia, e non vuole costringerla ad assistere un disabile per il resto della sua vita. Nella terza stagione sembra che l'uomo si convinca a sposare Edith ma, purtroppo, la lascerà all'altare. 
Dunque nella quarta stagione troviamo grossi cambiamenti con la conseguenza di perdere un po' la curiosità che caratterizzava le prime stagioni. Ambientata nel 1922, la stagione è decisamente più lenta, non mancando comunque di colpi di scena. Divenuta giornalista, Edith s'innamora del suo editor, sposato e impossibilitato di divorziare dalla moglie inferma, il quale alla fine muore in Germania ucciso dai nazisti, lasciando Edith incinta e costretta ad affidare la bambina. Solo successivamente le cose le sembrano girare nel verso giusto: Edith è giornalista, fa pace con la famiglia e conoscerà un uomo che entrerà a far parte della sua vita. Finalmente Edith comincia ad emergere come personaggio e paradossalmente ha un ruolo quasi maggiore rispetto a Mary che, per ben due stagioni, fa fatica ad andare avanti dopo la morte di Matthew. Dopo diversi corteggiatori che lei rifiuta, capisce di dover andare avanti. In particolare la quinta stagione, ambientata interamente nel 1924, si incentra sempre di più sul cambiamento e si avverte che si sta avviando verso una conclusione. Nella quinta stagione, dopo aver ereditato l'impresa editoriale in cui lavorava, Edith recupera la figlia e, infine, solo a conclusione della serie, troverà l'amore in un proprietario terriero. Mary riceve la visita di Lord Gillingham, suo vecchio amico d'infanzia, che ha rotto il fidanzamento e le propone di diventare amanti. Lei accetta la sua offerta perché vuole cercare di capire se lui gli piace o no e organizzano un appuntamento segreto a Liverpool. Mary dice alla sua famiglia che trascorrerà, invece, del tempo con un'amica, dice a Charles Blake, suo corteggiatore, che le dispiace se lo ha ferito, ma lui insiste che è felice per lei. Ben presto si accorge che ha poche cose in comune con l'uomo e Blake l'aiuta a liberarsene. Nel 1925 (sesta stagione) vediamo lo sceneggiatore dover chiudere le storyline aperte, portando decisamente pochi colpi di scena. Di Edith ho già parlato, sembra aver trovato la felicità (l'uomo decide di sposarla e accetta anche la figlia che non sa essere di Edith); Mary, invece, conosce un pilota d'auto da corsa nell'ultima stagione e, insieme a Tom, inizia a gestire la proprietà della tenuta in sostituzione del padre che, a causa di un problema di salute, è impossibilitato nel prendersene cura. Mary, però, invidiosa della sorella, poiché l'uomo che ha conosciuto rompe il fidanzamento con lei dopo un litigio riguardo ad un incidente d'auto in cui è morto un amico di lui, facendo rivivere a lei la tragedia di Matthew, decide di vendicarsi: Edith ha paura di dire al suo uomo la verità sulla bambina, ma Mary "accidentalmente" spinge Edith a rivelargliela durante una cena. L'uomo di Edith rompe il loro fidanzamento, perché sente che non può fidarsi di lei. Mentre Edith sta preparando le sue cose per partire per Londra, Mary entra nella sua camera da letto e cerca di scusarsi con lei sostenendo che non sapeva che Edith non aveva mai detto all'uomo della figlia. Edith, che è completamente furiosa, esprime i suoi veri sentimenti nei confronti di Mary definendola due volte con un termine poco gentile. Aggiunge: "Non ti bastava rovinare la tua vita, hai deciso di mandare a rotoli anche la mia!". E ancora, mentre sta per uscire dalla stanza, dice: "Henry è perfetto per te. Sei solo troppo stupida e presuntuosa per accorgertene; ma almeno lui si è liberato di te". In seguito Mary ha risolto i suoi problemi con Henry e i due si riconciliano, decidendo di sposarsi subito; Edith torna, dunque, a Downton per il matrimonio. Dopo una conversazione piuttosto dolce, le sorelle si riconciliano.
Tutto molto carino, finale coerente con happy ending, ma senza alcuna emozione.


Ma passiamo ai personaggi più importanti della servitù. All'interno dello show ci sono diversi domestici, tra cui Carson e Mrs Hughes, rispettivamente capo maggiordomo e capo governante, ma una delle storie più romantiche è quella fra John Bates, il valletto di Lord Grantham, e Anna, la cameriera personale di Lady Mary, intorno ai quali ruotano tutte le vicende della servitù: John è uscito da poco di prigione quando arriva a Downton, è zoppo, e Thomas Barrow, cameriere odioso e ambizioso, poiché pensava di avere una promozione, lo minaccia, alleandosi con Mrs O'Brien, cameriera personale di Lady Grantham, cercando di incastrarlo in mille furti. A causa della sua disabilità Lord Grantham lo stava per licenziare ma fa un passo indietro, l'unico insieme ad Anna a mostrare solidarietà verso l'uomo, a differenza di tutta l'altra servitù. Verso la fine della stagione, inoltre, si scopre che Bates è sposato ma non ama la moglie. Inoltre è stato in prigione per coprire sua moglie, l'effettiva ladra nelle dimore londinesi di Lady Sybil. A causa di queste prove raccolte da Anna, Bates non rischia più di lasciare Downton Abbey. Nella stagione successiva è in procinto di divorziare da Viola e chiedere la mano ad Anna ma la donna si presenta a Downton per minacciare la reputazione dei Crawley raccontando lo scandalo di Lady Mary con Kemal (per cui Mary ha incastrato la sorella, mandando all'aria il suo matrimonio). Bates è costretto a dimettersi dal suo lavoro contro la sua volontà per tornare a vivere con lei. John offre a Vera soldi per tacere sulla storia con cui lo stava ricattando e per lasciarli soli. Bates va a confrontarsi con sua moglie e torna con una cicatrice sulla guancia. Il giorno successivo arriva un telegramma che informa che Vera è morta mangiando una torta avvelenata. Si sospetta che la morte sia stata un suicidio. Bates aveva comprato dell'arsenico per uccidere i topi nella loro casa quando si erano sposati e crede che Vera lo abbia usato per incastrarlo. Bates e Anna si rendono conto che lui potrebbe essere accusato di aver ucciso sua moglie. Anna e Bates si sposano in segretoPrima che lui venga portato via dalla polizia, Anna e Bates ripetono ad alta voce il loro amore. John Bates riceve il sostegno di Anna, dei membri della servitù di Downton e della famiglia Crawley. È persino rappresentato dall'avvocato di Lord Grantham. Sebbene inizialmente condannato all'impiccagione, la mancanza di apparente premeditazione si traduce nella commutazione in ergastolo. Una disperata Anna e gli avvocati, tra cui Matthew Crawley, progettano di impugnare il verdetto. Nella terza stagione Anna continua a fargli visita in prigione. Nel frattempo, a Downton Abbey, Thomas Barrow ha assunto il ruolo di valletto di Lord Grantham. Anna trova informazioni che possono liberare Bates di prigione: Audrey Bartlett, un'amica di Vera, aveva visto Vera preparare la torta dopo che Bates aveva lasciato Londra in treno per tornare a Downton. Dato che l'arsenico è stato trovato nella torta, ma non negli ingredienti, Vera doveva averlo messo da sola. Quando Audrey Bartlett rende una testimonianza che riabilita il suo nome, John Bates viene rilasciato dalla prigione e può riabbracciare Anna, con cui va a vivere in un cottage nel villaggio di Downton. Bates riprende il suo posto da valletto. Inoltre Bates, alla tenuta, ha saputo dalla signora Hughes che Thomas aveva provato a baciare il cameriere Jimmy intrufolandosi nella sua stanza di notte e la O'Brien aveva spronato Jimmy a denunciare Thomas per quanto aveva fatto. Bates, per intimorire la signorina, si avvicina al suo orecchio e le dice: "La saponetta di Milady". John, nonostante la rivalità con Thomas, non vuole vedere la vita di nessuno rovinata e aveva chiesto a Thomas cosa dire alla O'Brien per intimorirla. Bates non ha idea a cosa alluda la saponetta di Lady Grantham, ma il trucco ha funzionato e la O'Brien convince Jimmy a smettere di insistere. Thomas aveva scoperto, in qualche modo, che la signorina O'Brien aveva provocato l'aborto spontaneo a Lady Cora nel 1914 mettendo una saponetta accanto alla sua vasca da bagno, mossa di cui la cameriera personale si è sempre pentita e per cui prova tutt'ora rimorso. Nella terza stagione John tiene anche d'occhio Alex Green, il valletto di Lord Gillingham, che viene frequentemente a Downton Abbey e che ha stretto un bel rapporto di amicizia con tutti i domestici, tra cui Anna. Green la violenta in una stanza della servitù, ma nessuno ne viene a conoscenza, ad eccezione della signora Hughes, che aiuta Anna la quale, disperata, le chiede di non far sapere nulla a suo marito, Anna comincia ad essere seria e fredda nei confronti di Bates e lo respinge quando lui cerca di avvicinarsi. Dopo aver sentito Anna parlare con la signora Hughes, Bates si confronta con quest'ultima e le chiede di dirgli la verità, perché altrimenti si licenzierà. La donna dice la verità ma non ammette il nome di Green anche se l'uomo è sicuro che sia lui il responsabile. Tempo dopo, Lady Mary comunica ad Anna di aver saputo che Green è morto in un incidente stradale. Entrambe sospettano che John sia coinvolto poiché è stato assente per tutto il giorno dell'incidente e aveva detto a Carson che sarebbe andato a York, ma non ci sono prove che sia coinvolto, perciò le due non portano oltre la questione. Nella quinta stagione la polizia torna a Downton Abbey chiedendo di Green, perché si sta domandando se la morte di quest'ultimo sia stata davvero un incidente, e apparentemente Green aveva detto agli altri membri della servitù di Lord Gillingham che non andava d'accordo con John Bates. Questi spiega ad Anna che voleva ucciderlo e aveva intenzione di andare a Londra, ma non è salito sul treno nonostante avesse acquistato un biglietto: sapeva che se lo avesse trovato lo avrebbe ucciso e sarebbe finito in prigione: non poteva, però, fare soffrire Anna, dunque non aveva agito. La polizia, dopo le indagini, arresta Anna dopo che ella viene identificata da un testimone, che ricorda di averla vista sul marciapiede vicino a Green prima che cadesse. Bates cerca di impedire loro di prendere Anna, ma viene trattenuto da Lord Grantham. Entrambi sono sconvolti, così come tutta la servitù e gli altri membri della famiglia Crawley. Bates fa visita ad Anna in prigione, così l'uomo prende in mano la situazione: scrive lettere separate in cui confessa di aver ucciso il signor Green e si nasconde in Irlanda, lasciando solo le informazioni di contatto a Lord Grantham, che le mantiene segrete. La servitù riesce a dimostrare che Bates il giorno dell'incidente non si trovava a York. Bates, dunque, torna presto, intrufolandosi nella festa della vigilia di Natale di Downton e sorprendendo Anna con la sua presenza. Nella sesta stagione si viene a sapere che è stata fatta una confessione sulla morte di Green, ma ancora mancano delle prove sufficienti. Poco dopo i Bates vengono scagionati e, dopo le recenti vicissitudini (Anna, inoltre, ha subito, nel corso dei mesi, degli aborti spontanei ed è nuovamente accaduto), John e Anna riusciranno ad avere un bambino. Nell'ultima stagione la situazione per Thomas, invece, precipita quando viene allontanato da tutti e tenta il suicidio. Accettando la propria omosessualità, in quell'epoca considerato un crimine, Barrow si riscatta mostrando la sua umanità e prendendo il posto di Mr Carson come capo maggiordomo. 
Paradossalmente le vicende della servitù risultano più intriganti rispetto a quelle dell'aristocrazia.


Si tratta di una saga che intreccia l'alta società di "sopra" (tra cui Maggie Smith, vincitrice di cinque Emmy) con quella di "sotto", della servitù, formata da numerosi domestici (John Bates, Carson, Thomas Barron, Mrs Hughes, Mrs O'Brian, Anna ecc). La biografia della famiglia del Conte, della Contessa di Grantham e delle loro figlie, il destino del patrimonio, i lutti e la prima guerra mondiale, l'avventurosa discendenza si rispecchiano, si complicano e si riflettono nelle biografie della servitù, negli affetti ostacolati dal destino, negli orientamenti sessuali nascosti, nei loro sogni e bisogni. Viene, dunque, narrata la storia di una famiglia aristocratica, nei primi del '900, in contrapposizione alle vicende della servitù, onorati entrambi da un grande senso di rispetto gli uni verso gli altri. L'aristocrazia si mostra gentile nei confronti della servitù; ciò che, infatti, sorprende è l'assenza di stereotipi e pregiudizi nella classe sociale più abbiente. Quindi la serie racconta prima di tutto la differenza tra le due classi sociali: i due mondi si intersecano continuamente pur rimanendo distanti, mostrando somiglianze sorprendenti nei modi di fare e di agire.

Downton Abbey è molto più di un drama storico che ha costumi, scenografie e un'alta produzione, sicuramente appassiona non solo per la fantastica narrazione e recitazione, ma anche per le ambientazioni interne ed esterne, che ricalcano perfettamente il periodo storico inglese del tempo. Infatti ci troviamo poco prima della Grande Guerra e la prima stagione termina proprio con il suo scoppio. Alcune puntate non mi hanno particolarmente entusiasmata ma, nonostante il ritmo molto lento e i dialoghi lunghi, la serie non annoia e continua a tenere alta l'attenzione.
Il prodotto si distingue dalle altre serie di costume per l'accuratezza storica dei luoghi e dei costumi e l'approfondimento di dinamiche tra i personaggi. Sicuramente essi sono molto caratterizzati e ben delineate le loro personalità. In particolare l'eccellenza dell'attrice Maggie Smith si contraddistingue dal resto del cast e diventa il personaggio più amato. Anche la regia, i dialoghi e la scrittura colta sono ricche di dettagli sulla vita dei personaggi e le relazioni sociali.