Siamo abituati a numerose recenti serie che vanno avanti solo per audience e non per raccontare altro come un tempo. Lo schema di Élite era questo: un delitto che appariva in scena sin dal primo episodio, e un viaggio a ritroso, in montaggio alternato con gli interrogatori. Montaggio che aveva un doppio scopo: la curiosità per l'assassino, il suo movente, la dinamica, da un lato; il rimpianto per vedere in vita una persona che sappiamo già morta, dall'altro. Tutto questo nelle ultime stagioni di Élite (quarta, quinta, sesta), soprattutto nella settima, si perde. Ormai la serie spagnola Netflix è completamente snaturata: non solo per aver perso la maggior parte dei personaggi principali e aver fatto un turnover, ma anche per aver perso gran parte del senso del mistero, della suspense, del suo lato noir e giallo. Élite dopo le prime tre stagioni è diventato un vero e proprio spin-off della storia principale.
Nella settima stagione seguiremo il viaggio di Omar, che decide di lasciare per un momento il college e di tornare a scuola dove dovrà affrontare i fantasmi del senso di colpa, dovuto alla morte di Samuel, tra le altre circostanze.
Una sparatoria al di fuori della prestigiosa scuola di Las Encinas, presentata già negli ultimi minuti della stagione precedente, ha allarmato alcuni genitori e studenti, che puntano il dito contro il giovane Dìdac e la sua famiglia, notoriamente legata ai traffici criminali locali. Il dibattito si concentra sulla vita privata del giovane e sui suoi legami che ha costruito durante il periodo scolastico. La sua situazione influisce direttamente sulla vita di Isadora, che ha una relazione sentimentale con lui ed è ancora alle prese coi propri demoni interiori. Colui o colei che hanno ordinato la sparatoria, nell'ultimo episodio della stagione precedente, vengono svelati nei primissimi minuti del primo episodio di Élite 7 e nessuna attenzione viene prestata all'accaduto. Tutto viene liquidato in pochi minuti. Inoltre facciamo la conoscenza di alcune new entry in Élite 7, tra cui Chloe e sua madre Carmen, così come Eric, il cugino di Nico. Questi personaggi contribuiscono ad ampliare la narrazione, affrontando una stagione che è allo stesso tempo frammentata e forzata, ma anche stranamente coerente con lo spirito originario della serie tv.
Anche se in Élite la gente continua a morire, in questa stagione ciò che notiamo di diverso è che si basa su una storia di bilanci truccati e di truffe economiche che coinvolgono la famiglia di Isadora, la deejay e influencer interpretata da Valentina Zenere, uno dei pochi volti carismatici rimasti nella serie, e in qualche modo anche la madre di Rocìo, magistrato che ha qualche scheletro nell'armadio. L'indagine sembra più che altro un espediente per far litigare i due innamorati, Isadora e Dìdac, che collabora con la polizia. A differenza del passato, adesso la dimensione criminale cede il passo a una maggiore enfasi sui conflitti interiori e sugli errori dei personaggi principali, che si muovono in un quadro disordinato concentrato sull'aggiungere avvenimenti piuttosto che a esplorarne le ragioni.
Autolesionismo, profonda insicurezza, manipolazione violenta, maschilismo tossico sono solo alcune delle sfide con cui questi giovani si troveranno a confrontarsi, cercando di aggiornare leggermente la struttura narrativa precedentemente adottata. Di conseguenza, ci troviamo di fronte a una narrazione densa di eventi che cerca in tutti i modi di recuperare un'energia attualmente irraggiungibile, sfruttando il dinamismo del cast per affrontare nuove storie personali che, pur interessanti e diverse rispetto a prima, purtroppo non vengono approfondite a sufficienza. Ed ecco che, proprio nel finale di stagione, l'episodio 8, ci scappa il morto. Vediamo la polizia che copre un cadavere con una coperta termica. È una persona che è caduta, o si è lanciata, dall'ultimo piano di un palazzo. Non siamo sicuri su chi sia, e sembra la cronaca di una morte annunciata: qui, per la prima volta in tutta la stagione, una sorpresa c'è. Ma il punto è un altro. Da un lato, non siamo riusciti ad empatizzare davvero con nessuno dei personaggi, in fondo tutti a loro modo negativi, o insulsi, nessuno con quel qualcosa che, anche da cattivo, riesca a intrigarci, a conquistarci. Dall'altro, il fatto che la morte arrivi nell'ultimo episodio mescola le carte, perdendo lo schema iniziale. Forse un tentativo per migliorare le sorti di una serie ormai in declino?
Il nuovo Élite vuole essere una sorta di serie inclusiva, che racconta le differenze, le diverse inclinazioni. Questa è una scelta che ha ripagato, perché ha finalmente portato qualcosa di nuovo, che da queste parti non si vedeva da parecchio. Il fatto è che Élite non è il posto per farlo. Se parti per fare la serie scandalo poi non puoi parlare di temi delicati. Sara e Raúl sono qui per parlarci di violenza domestica e maschilismo tossico, anche se non viene quasi mai menzionato il fatto che Sara sia responsabile dell'incidente di Ivan. Chloe sembra volerci parlare di revenge porn e dei rischi dei social (anche se capiremo presto il ribaltamento della questione). Tuttavia, il suo comportamento audace nasconde profonde insicurezze e un rapporto tossico con la madre Carmen, amante della bella vita e della seduzione, che compete con la figlia in molti modi. Joel delle difficoltà del mondo del lavoro, di chi non ha nulla e per vivere fa il rider. E, infine, Eric ci porta nel mondo della politica, e dei centri sociali occupati. Parlando sempre di discutibilità, ci sono diverse scene – tra cui una madre e un figlio che si incontrano – che sono chiaramente buttate lì senza nessuno scopo apparente. Sono indicativi di un problema più ampio: nessuno sembra avere più una ragione per fare ciò che sta facendo.
In generale, però, Élite 7 risolleva almeno un po' le sorti di una serie che da tempo era precipitata in un buco nero. Visto il trend assunto, sicuramente questo è un grande risultato e fa ben sperare in attesa di un'ottava stagione che finalmente sarà l'ultima e metterà la parola fine a questa lunghissima produzione. Si ripartirà dal finale dell'ultima puntata, dal video di Dalmar che inchioda Carmen per la caduta di Raúl: la speranza è che questa scelta per Élite 7 si ripercuota anche sull'ottava stagione, andando solo a chiudere le trame dei pochi personaggi rimasti senza nuovi salti pindarici.