L'altra Grace è una miniserie tratta dal romanzo
della scrittrice Margaret Atwood, autrice di The Handmaid's Tale. La
trasposizione televisiva, divisa in sei episodi, è stata trasmessa da Netflix
e racconta la storia della giovane Grace Marks, immigrata dall'Irlanda e
sbarcata in Canada, che viene imprigionata nel 1843, forse ingiustamente, per
l'omicidio del suo datore di lavoro Thomas Kinnear e della domestica (e amante)
incinta di lui, Nancy Montgomery, fatta a pezzi e buttata in cantina. Grace, che
all'epoca non aveva che appena sedici anni, inizialmente condannata a morte, venne condannata a carcere a vita, mentre lo stalliere James McDermott,
esecutore materiale del delitto, venne condannato a morte e impiccato.
Nonostante le prove che la inchiodano siano inconfutabili, Grace sostiene di
essere innocente anche se non ricorda cosa accadde esattamente quel giorno. Grace,
però, è dipinta dai suoi accusatori come una persona senza scrupoli, malvagia e
opportunista. Ottenne il perdono e fu liberata nel 1872.
La storia si ispira a
fatti reali, ma al contrario della realtà – dove la Marks fu liberata dopo 29
anni – nella serie, come anche nel romanzo, Grace trova un alleato nello
psichiatra Simon Jordan, incaricato di dimostrare la sua innocenza tramite una
serie di colloqui in cui il medico cerca di resistere all'oscura attrazione che
prova per la giovane donna.
La vita di Grace è un insieme di avvenimenti preparatori a quella che sarà la sua condanna: una vita da prigioniera fisica e morale con un padre ubriaco e violento, l'inizio della sua vita da donna di servizio in una casa dove conosce Mary, una cameriera con cui fa amicizia, e un futuro negli ambienti dell'alta borghesia canadese. Quello con Mary sembra essere l'unico rapporto vero che la ragazza riuscirà mai ad instaurare, anche se poi Mary morirà per un aborto, pur rimanendo sempre presente nella mente di Grace. Dopo essere stata detenuta in carcere per 15 lunghi anni, seviziata e maltrattata da inservienti e polizia, Grace conosce il dott. Simon Jordan, assunto dal Governatore per poterla valutare e ricostruire l'omicidio di cui è accusata. Il legame tra medico e paziente è molto intenso durante tutti gli episodi: entrambi i personaggi si incontrano in diversi momenti in cui lui pone domande impassibili e lei racconta costantemente la sua storia. Durante queste scene si può pensare che la storia di Grace sia un po' lenta, ma l'attrice sa raccontare la sua infanzia attraverso dettagli e contraddizioni, mantenendo viva l'attenzione. È la storia di una donna vittima di pregiudizio e violenza in un mondo di uomini crudeli. Tutto gira intorno a lei, a Grace. La cosa importante in questa serie è che la protagonista non è disposta ad accettare il suo ruolo come imposto, ma è pronta a ribellarsi dimostrandosi più pericolosa degli uomini stessi. Grace è una donna dalla doppia natura, forte e debole, crudele e sottomessa, senza mai farci capire quale delle due sia quella reale o se addirittura entrambe lo siano. Come non capiremo mai se Grace è colpevole o meno. Ad emergere, però, è in realtà un'altra personalità di Grace, un'identità che dice di essere la sua defunta amica. L'alter ego di Grace ammette l'omicidio di Nancy ma non per volere della ragazza. Questa totale ambiguità è ovviamente voluta: non è l'innocenza di Grace il fulcro della narrazione, quanto le sue costrizioni di donna, di serva, di immigrata. La seduta di ipnosi altro non è che la liberazione da queste costrizioni, un sollievo, nel caso di Grace, tanto necessario quanto pericoloso.
Come anche la regia è ineccepibile, la fotografia vuole dare spazio a colori pastello, tenendo poco conto della povertà vittoriana. Anche le musiche e i costumi sembrano fare da sfondo in un racconto dell' '800. Buoni i dialoghi, le descrizioni e le discussioni interiori tra i personaggi, come anche i frequenti monologhi della protagonista. La miniserie racconta un thriller dai toni psicotici e oscuri dove ci sono diversi punti oscuri e anche paranormali che fanno dubitare non poco il racconto. L'altra Grace è, infine, una serie che, nella sua semplicità e nell'attenta ricostruzione dei fatti, coinvolge lo spettatore con intelligenza.