HEDER


Procedurale svedese tutto al femminile creato dalle attrici Julia Dufvenius, Sofia Helin, Alexandra Rapaport e Anja Lundqvist che interpretano le protagoniste Elin, Karin, Janni e Nour (rispettivamente da sinistra). La serie, disponibile sul canale StarzPlay dal 30 aprile 2020, prende il nome dallo studio legale delle quattro amiche avvocatesse. La loro amicizia è quello che le rende speciali, ma soprattutto solide nell'esercizio della professione. Di fronte ad una società che preferisce non vedere, le quattro donne sono pronte a tutto pur di rappresentare le loro clienti, spesso prostitute, donne vittime di violenza o crimini di natura sessuale. La sceneggiatura e la recitazione sono abbastanza curate e molta attenzione viene data ai drammi che coinvolgono le protagoniste attraverso alcuni flashback.

Heder è un thriller in otto episodi dove le protagoniste in guerra contro il patriarcato, in ogni episodio, si concentrano su un caso specifico legato agli abusi sulle donne, portando spesso avanti anche una ben precisa storyline. Isabel è una giovane ragazza che è stata violentata da un uomo che ha incontrato in diverse occasioni e che, in cambio, la pagava in molti modi. Le donne, in seguito ad atti vandalici nei loro confronti e intenzionate a scoprire la verità, si trovano ad indagare su un'applicazione chiamata NEAT con la quale gli uomini pagano per incontrarsi con alcune prostitute, però l'applicazione sparisce all'improvviso dal telefono di una di queste, Sandra. Quest'ultima ha un passato nascosto che verremo a conoscere solamente nell'ultimo episodio nel quale, improvvisamente, le quattro avvocatesse, trovatesi negli uffici della "Heder", si trovano in trappola quando dalle finestre viene lanciato un attacco con gas lacrimogeni.

La serie, personalmente, mi è piaciuta molto e prende abbastanza. Ci sono numerosi colpi di scena e la storia si segue bene senza troppi buchi di trama. Inoltre le vite delle quattro protagoniste vengono narrate in maniera approfondita e incalzante, facendoci incuriosire e guardare gli episodi successivi. 
Il finale aperto e alcuni dubbi lasciano ben sperare in una seconda stagione.